...e che Jazz Party sia! - Parte II

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Sottobraccio, io e Mizzy varchiamo la soglia dell'ascensore e diventiamo così ufficialmente ospiti di questo folle party. Facendoci strada tra la calca, costituita dopo solo un'ora dall'inizio della festa più da gente ubriaca che sobria, io e la mia inseparabile amica ci mettiamo alla ricerca di un posticino libero per noi tra i vari tavolini su cui ci sono più bottiglie che invitati.

-Lilibeth! Lilibeth!- mi chiama Mizzy ad alta voce per fa si che possa udirla in questo casino.
-Dimmi Mizzy che c'è?- le rispondo urlando a mia volta.
-Penso che per trovare un tavolino vuoto dobbiamo andare dall'altra parte della sala, se non mi sbaglio laggiù ne vedo alcuni liberi-
-Va bene, dove vuoi tu, andiamo-

E così c'incamminiamo, o meglio, zigzaghiamo verso il lato opposto dell'immenso salone dove però la situazione non è alquanto diversa, anzi. Tre affascinanti danzatrici del ventre stanno intrattenendo un gruppo di discografici della EMI, li riconosco perché spesso li ho visti negli studi di registrazione di Londra, accanto a un incantatore di serpenti armato di flauto e cestino di vimini da cui sta facendo capolino la verde testolina del rettile.

-Guarda Lilibeth- Mizzy mi tira leggermente il braccio e mi indica di voltarmi alla mia sinistra -Guarda là chi c'è-

Non lontano da due giovani donne, rigorosamente nude, che stanno lottando nel fango, scorgo Freddie, capelli ormai corti e camicia scozzese a quadri, firmare un autografo a una ragazza vestita solo di una cordicella brillantinata attorno alla vita. Tutt'intorno, uno stuolo di paparazzi scatta fotografie a raffica per immortalare il contestabile evento, perché il suddetto autografo Freddie non lo sta firmando sul classico foglio di carta.

-Hai capito ora dove va di moda farsi firmare gli autografi?- commenta ironica Mizzy, fissando anche lei la scena.
-Si, ma da Freddie puoi aspettarti una cosa del genere, Brian penso che almeno a questo...-
-Beh, si, penso anch'io che Brian si esimi dall'autografare culi, anche se...- tentenna per qualche secondo prima di proseguire -... anche se tutto può essere-

Spinta dalla mia amica continuo anch'io a camminare, seguendola tra la folla che diventa sempre più chiassosa. Ci siamo avvicinate infatti a un gruppo di circensi che sta divertendo gli invitati con giocolieri, trampoli e numeri magici ed è proprio tra un piccolo gruppo di colorati clown che intravedo -Roger e John!- esclamo e subito Mizzy si volta verso di me chiedendomi: -Dove? Dov'è Roger?-

-Qui, qui alla mia destra, lo vedi?- le domando, indicandole il suo ex fidanzato, occhiali da sole a specchio, che in un luogo chiuso proprio non so a cosa gli servano, bicchiere in mano rigorosamente mezzo pieno, giacca bianca e pantalone bordeaux abbinato alla cravatta.
-Si, si, ora...ora lo vedo- mi risponde lei, muovendo freneticamente il capo a destra e sinistra per trovare la giusta angolazione e metterlo così bene a fuoco -Secondo me anche lui è già bello che andato- suppone Mizzy.

-Lui forse si, John non so...- m'interrompo incerta, soffermando il mio sguardo sul bassista che indossa, al di sopra della camicia, un maglioncino beige a giro che fa molto Monastery Party più che Jazz Party -... John penso sia ancora tra noi- commento infine, notando nelle sue pupille ancora un minimo di vita cerebrale.
-Si, penso anch'io così, comunque... comunque penso di aver trovato il tavolino per noi- m'informa Mizzy, indicandomi un tavolo libero non molto lontano -Vieni Lilibeth, andiamo per di qua-

La mia compagna mi fa strada in un minuscolo varco vacante, creatosi per chissà quale intervento divino, tra un gruppo di allegri trombettisti di colore e quattro succinte groupies intente ad ammaliare una piccola schiera di giornalisti giapponesi -Ecco Lilibeth, finalmente possiamo sederci- prorompe, felice e soddisfatta, dopo aver poggiato la sua borsetta sul piccolo tavolo vuoto.

-Eh si, in effetti con questi tacchi davvero non se ne può- le do ragione, sistemando la mia pochette blu accanto alla sua -A volte mi chiedo perché noi donne dobbiamo...-

On a Trip to Fame - Brian May FanfictionWhere stories live. Discover now