K-12: Nurse's Office

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Don't cut me, punch me, just let me go
Into the nurse's office where I float away
I'm pale as the loose-leaf paper they grow
From hollowing out all my lungs in the snow

Nuovo giorno di scuola. Primo, secondo o terzo che sia è un nuovo giorno di scuola.
Non ero ancora entrata in aula e già volevo scappare via. "Userò la stessa scusa, come gli altri anni" pensai.
Sentire di nuovo quelle risatine dietro di me, sentirmi volare addosso oggetti e palline di carta. Rivedere quei professori che se ne fregano di questi atteggiamenti e, anzi, spesso e volentieri nei casini ci finivo io. Alla sola idea di rivivere tutto questo sentì il sangue defluire del mio volto lasciandomi pallida come uno straccio.

Yeah, I'm coughing
I'm bleeding, BAND-AIDS won't heal it
'cause they hate me, so I' m fakin'
All of, of this so they take, take

Attraversai quella porta che divideva la classe dal corridoio, il mio respiro iniziò a mancare provocandomi qualche colpo di tosse. Senza rendermene conto inizia a grattarsi il braccio sentendo la familiare sensazione di bruciore, sentendo il sangue bagnare i miei polpastrelli. Quando me ne accorsi non me ne meravigliai e cercai qualche cerotto nello zaino, pur sapendo che non mi sarebbero serviti a nulla.
Il tempo scorreva e mi venne in mente che potevo andare in infermieria con la scusa di medicarmi la ferita, in realtà volevo solo scappare da quel posto.

Take me home
Give me that pink slip of permission
This is old
I'm tired of wishing I was ditching

Mentre parlavo all'infermiera le spiegai il motivo per cui il mio braccio era messo così male. Mi guardò con pietà, ma ebbi la sensazione che non aveva capito la situazione perché mi rimandò in classe dopo avermi bendato la ferita. Percorsi il corridoio di ritorno, sentì le lacrime minacciare di uscire con il permesso, mi ritrovai a pregare di trovare l'ennesima scusa per poter uscire dalla classe e farmi portare a casa.

Teacher, can I sit right there?
This bitch behind me is cuttin' my hair
"No, just sit your ass down at the chackboard and stare"
I faked up a seizure and left then and there

Entrai dunque in aula sotto lo sguardo assente e disinteressato del professore. Presi il mio posto e la ragazza dietro di me iniziò a tirarmi i capelli, a nascondere cartacce nel cappuccio della mia felpa. Alzai la mano e quando il prof mi diede la parola, chiesi di poter cambiare posto. Lui mi guardò, spostò il suo sguardo verso la ragazza dietro di me e, senza dire nulla, si voltò e continuò a scrivere sulla lavagna. La ragazza, in tutta risposta, prese un paio di forbici e tirandomi forte i capelli me ne tagliò una ciocca sussurandomi all'orecchio -Non penso tu voglia scappare da me ancora-.
Finsi di dover vomitare (non che ci fosse realmente bisogno di fingere) e scappati fuori dall'aula, sentendo in lontananza le risate dei miei compagni di classe che di mescolaeono con la voce del prof che mi stava chiamando.
Corsi in bagno, mi sciacquai la faccia, mi appoggiai al lavandino e fissa gli occhi su quella pallida figura che stava di fronte a me, intrappolata nello specchio. La guardai con disprezzo: odiavo questo suo stato, questo suo modo di vivere, intrappolata in uno specchio infinito.
-Quella intrappolata sei tu. Intrappolata in questa realtà che sei costretta a vivere per l'eternità-.

I'm bleeding, band-AIDS won't heal it

Tirai un pugno mandando in frantumi lo specchio, spaccando i le nocche, rompendo il mio riflesso libero.

Home

Con le lacrime a rifarmi il viso mi riappogfiai al lavandino.
Vi prego, qualcuno mi porti a casa

Old

Vi prego.

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⏰ Last updated: Sep 29, 2020 ⏰

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