CAPITOLO 36

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<<Ti credevo un'amica ma mi sbagliavo!>> esordì Genoveva.
<<Ma se non ti ho fatto niente,Geno!>> si difese Deborah con espressione contrita.
<<Non fare la gattamorta,lo sai benissimo!>> continuò ad accusarla l'altra.
<<Non ti consento di parlare così a mia sorella,anche tu fai tanto la santarellina ma sotto sotto devi essere una vipera!>> s'infuriò Esther tra sé e sé.
<<Ci provi con Amos pur sapendo che piace anche a me! Se questa per te é la definizione di amicizia hai una concezione un tantino distorta di che cosa sia l'amicizia!>> infierì l'(ex) amica della minore delle Weber,la quale cadde dalle nuvole,spalancando gli occhi:<<Io non ci provo con lui,siamo solo colleghi! Non so come tu possa pensare una cosa simile!>>.
<<Colleghi?! Sì,come no! Non credere che io sia tonta,piccola dolce Deborah! Ho visto come lo guardavi con quegli occhi da cerbiatta e come lui ti ricambiava! Oh,scusa per il mio attacco di collera, non fate caso a me... Che siate molto felici,auguri e figli maschi!>> ribatté Genoveva sprezzante e fece per andarsene ma Deborah la prese per un braccio.
<<Non so che film mentali tu ti sia fatta di me e Amos ma ti giuro sulla mia defunta sorella che tra noi due non c'é nulla!>> tentò di placarla ma l'altra si affrancò dalla sua morsa.
<<Stai spergiurando,non scomodare la tua sfortunata sorella! Non riuscirai a farmi cambiare idea,lasciami sola e non disturbarmi se non per questioni di lavoro!>> sentenziò Genoveva.

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