33. Formiche di cristallo

118 14 33
                                    

La prima cosa da fare è trovare Iris; mi guardo intorno nel corridoio, ma di mia sorella non c'è nessuna traccia. Probabilmente si è spostata quando ha sentito l'elfo tornare con le guardie, o almeno così spero perché altrimenti vorrebbe dire che hanno catturato lei al posto mio.

Alzo la mano per interrogare l'anello-bussola, ma mi accorgo subito con un tuffo al cuore che le mie dita sono spoglie: evidentemente le guardie mi hanno confiscato pure quello e io ero così ubriaca che non me ne sono nemmeno accorta. Fatto sta che ora sono perduta perché non solo non ho idea di come ricongiungermi a Iris, ma non ho neppure molte possibilità di ritrovare Rohkeus e Gordost. Finora mi ero affidata all'anello come un bambino piccolo alla madre e ora mi sento perduta.

All'improvviso una mano fredda mi afferra il polso, facendomi fare mezzo giro su me stessa. Sto per gridare per la sorpresa e lo spavento, ma riconosco davanti a me gli occhi ambrati di mia sorella e l'urlo mi muore in gola, strozzato e strozzandomi.

— Santissimi fiumi! — esclama lei, ma tenendo la voce bassa. — Ero convinta che ti avrebbero catturata. Cos'è successo? Come hai fatto a scappare?

Mentre parla tende le braccia verso di me, come a volermi stringere a sé per il sollievo di avermi ritrovata, ma subito si ferma e si ritrae, non convinta che il nostro abbraccio di prima si possa replicare. Sembra che abbia paura che da un momento all'altro io possa tornare a essere la Lympha scontrosa e saccente che ha conosciuto per tutte queste primavere, e per questo motivo pare timorosa di toccarmi, come se un numero eccessivo di smancerie possa irritarmi e risvegliare il mostro che è ancora sopito in me. O forse si è semplicemente ricordata che se siamo in questa situazione è solo colpa mia e che quindi forse meriterei di morirci, qui all'inferno.

In ogni caso io non annullo la distanza tra noi con un altro abbraccio: benché ora veda lei e me stessa con occhi diversi, da qualche parte all'interno del mio petto, o forse nel mio cervello, c'è qualcosa che mi frena, impedendomi di ricambiare il gesto, come se stessi affrontando una battaglia interiore tra la nuova e la vecchia me. Così le braccia di Iris le ricadono molli lungo i fianchi, mentre lei mi guarda interrogativa in attesa di una spiegazione.

Ed è in questo momento che lo realizzo: Alveus non mi ha denunciata, e se non lo ha fatto vuol dire che da qualche parte è scattato qualcosa. Una scintilla del suo amore per me è ancora presente in lui, anche se non ne è consapevole, e quindi non tutto è perduto. Deve essere per forza così, e più lo ripeto nella mia testa più mi convinco che è vero. È questa la prima cosa che dico a Iris, riassumendo poi in fretta gli eventi.

All'inizio lei pare rattristata dal fatto che, mentre Alveus non aveva avuto nessun problema a denunciare lei, con me non sia riuscito a fare altrettanto, a ulteriore conferma della maggiore importanza che io rivesto ai suoi occhi. Certo, è una cosa già ampiamente appurata, ma a Iris pare fare male come se fosse la prima volta che se ne rende conto. Quante volte in passato questa scena si è già ripetuta senza che io me ne accorgessi? Per quanto tempo ho ignorato quell'espressione di dolore sul volto di mia sorella?

— Non vuole venire via con te, ma comunque ti ha protetta? — chiede conferma lei, mentre l'espressione triste sbiadisce, sostituita da una briciola di speranza. — Quindi può essere salvato.

— Sì, ma come? Vedermi e parlare con me non ha funzionato — le faccio notare, prima di concludere in un sussurro: — E nemmeno baciarmi...

Lei si fa pensierosa e quasi posso sentire il suo cervello che lavora, in cerca di una soluzione, mentre con i denti si mordicchia il labbro inferiore.

— Cosa sappiamo dell'incantesimo della bhanrigh? — chiedo.

—Quasi nulla, per la verità. Tra la servitù ho sentito qualcuno dire che l'ha ottenuto grazie a un patto col demone, ma non so se è vero. E se anche fosse, cosa ce ne facciamo di questa informazione?

Fonte limpidaWhere stories live. Discover now