~|Death Boy|~ (pt 1)

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25 Dicembre 2002

Reginald Hargreeves non aveva mai dato al Natale la giusta importanza, secondo i suoi figli. Concedeva un regalo a testa, un'intera giornata libera, una diversa alimentazione e il coprifuoco di un'ora più tardi. Niente auguri, abbracci o cene di famiglia. Anzi, di solito il padre non si esiliava dalle sue solite attività giornaliere.

Quella sera la stavano passando davanti al camino, ed ognuno di loro si stava godendo i nuovi regali.

Diego stava giocando con il suo coltello col manico ricoperto di pelle e Luther, accanto a lui, maneggiava un'astronave giocattolo elettrica. Ben era sul divano vicino a Cinque, ed entrambi erano concentrati su un libro che era stato regalato a quest'ultimo. Vanya, invece, si trovava seduta da sola a terra vicino l'albero di Natale (che aveva preparato lei stessa con l'aiuto della mamma) mentre sfogliava un album fotografico con immagini di orchestre e violini. A Klaus era stato regalato un accendino che trovava particolarmente affascinante, e si divertiva ad accenderlo e spegnerlo mentre sua sorella Allison, accanto a lui, stava utilizzando la sua nuova trousse di trucchi.

-Klaus, finiscila con quel coso!- Sbottò Luther, facendo cadere per l'ennesima volta la sua astronave.

-E tu smetti di giocare con quell'affare. Sei un'incapace.- Prima che Klaus potesse ribadire, Cinque si intromise nella conversazione. E non poteva credere quel fratello lo avesse difeso sul serio.

-Ehi, nessun individuo è incapace. Lo hai sentito papà, no?- Lo riprese Allison mentre si sistemava il lucida labbra.

-Beh, ha ragione. Nessuno è inutile: forse solo Vanya in questa Accademia.- Disse Luther indicandola, fregandosene che lei fosse lì e potesse sentirlo.

-Di solito ti sbagli sempre, ma hai ragione sta volta. Non capisco perché papà la tenga ancora qui. È solo normale, dopotutto.- Aggiunse Diego.

-E perché no? In fondo ha tenuto voi.- Cinque prese le sue difese, spostando il suo sguardo verso quello deluso e triste della ragazza, che si alzò e se ne andò.

-Siete contenti adesso?- Chiese Ben continuando a tenere gli occhi sul libro.

-Con le donne non ci sapete per niente fare, ragazzi. Quando avrete una ragazza, le sue capacità saranno sicuramente normali, come quelle di Vanya. E non credo che una ragazza voglia essere trattata in quel modo.- Disse Klaus.

-Vero. Non sono tutte straordinarie e speciali come me.- Allison era soddisfatta di se stessa. Era un'eroina, poteva fare ciò che voleva. Si sentiva una regina, e adorava quando i suoi fratelli e suo padre la facevano sentire tale.

-Non ti manca l'autostima.- Osservò Cinque, mentre si alzava dal divano.

-Dove vai?- Chiese la sorella.

-Da Vanya. Non avrà poteri, ma ha molti più neuroni dei vostri. E poi se dovete parlare di stronzate come "l'amore" non voglio stare a sentire. Comunque puoi tenere il libro, Ben. Non fa per me.-

-Grazie.- Sorrise il ragazzo al fratello che lasciò la stanza.

-Vogliamo davvero parlare di amore?- Chiese Allison evidenziando l'ultima parola.

-Tipo quello che c'è tra te e Luther? Sai, pomiciate con gli occhi.- Klaus lanciava l'accendino a lo riprendeva, mentre fissava sua sorella.

-Ma che stai dicendo?- Esclamò Allison infastidita. Luther, invece, sembrò rimpicciolirsi.

-Tralasciando questo discorso, come sarebbe la vostra ragazza ideale?- Chiese Ben chiudendo improvvisamente il libro.

~ApOcAlYpSe~ (TUA)Où les histoires vivent. Découvrez maintenant