La Giulietta della BAU//Criminal Minds

PROLOGO

Esco di casa e chiudo la porta a chiave, è una mattina di primavera, c'è un sole stupendo e si sentono gli uccellini cantare.
Mi avvicino alla macchina a passo spedito poiché sono le 7:30 e devo essere al lavoro per le 8:00, non voglio far tardi il mio primo giorno.
Entro, metto in moto e parto subito, sono elettrizzata e molto in ansia: questo lavoro per me è un traguardo, ho studiato moltissimo e ora che mi hanno chiamata per effettuare un periodo di prova non voglio farmelo scappare.
Arrivo finalmente davanti all'ufficio, guardo l'ora e sono le 7:45 non dista molto casa mia.
Osservo l'edificio davanti a me e inspiro l'aria a pieni polmoni con un sorriso sulle labbra mentre leggo la scritta esterna "F.B.I, Behavioral Analysis Unit of Quantico, Virginia".
Salgo le scale esterne ed entro nell'edificio dirigendomi nell'ufficio dell'Agente Speciale Supervisore Aaron Hotchner luogo in cui avevo effettuato il colloquio tempo prima.
Prima di bussare lancio un'occhiata ai miei vestiti per essere sicura di non avere niente fuori posto. Indosso un jeans nero attillato con una camicia bianca all'interno e ai piedi delle scarpe con il tacco non esageratamente alte, al polso sinistro ho il mio fedele Apple Watch e sulla spalla destra la mia borsa. Ho lasciato i miei capelli castano chiaro sciolti raccogliendo solo due ciocche dietro la testa con una molletta in modo da poterli lasciare al mio riccio naturale e mi sono truccata solo con un po' di fondotinta, del blush e del mascara per volumizzare, grazie alle mie ciglia lunghissime, i miei occhi verdi.
Dopo aver appurato di essere in ordine faccio un respiro profondo e busso alla porta.
-"Avanti"- sento rispondermi dall'interno, apro la porta lentamente e il mio occhio viene catturato subito dal mio futuro capo seduto alla scrivania mentre legge dei documenti. Alza lo sguardo verso di me e mi regala un sorriso caloroso.
-"Oh buongiorno signorina White, come sta?" mi domanda mentre mi indica la sedia di fronte a lui per invitarmi a sedere
-"Buongiorno a lei Agente Hotchner. Io tutto bene grazie, sono un po' in ansia ma credo sia normale" rispondo accennando una risata alla fine
-"La prego mi chiami Hotch, ormai qui lo fanno tutti e diamoci del tu se per lei va bene" mi dice gentilmente, rispondo con un sorriso di assenso
-"Allora parlando di cose più serie... oggi è il tuo primo giorno e conoscerai la squadra completa, secondo i documenti che mi hai portato hai superato già tutti i test di difesa personale e per l'arma quindi puoi direttamente non fare i test della nostra unità..." inizia a spiegarmi mentre estrae all'ultimo, da un cassetto con una cassaforte all'interno, il mio distintivo e la pistola.
-"Dopo ti mostrerò la tua scrivania e... e credo di averti detto tutto sì, quindi io direi di andare così ti faccio conoscere la squadra" conclude il discorso mentre si alza dalla sua sedia, annuisco e mi alzo iniziando a seguirlo.
Quando sono vicino alla porta noto al piano di sotto, attraverso le vetrate, due ragazzi parlare mentre guardano verso me e Hotch.
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-"Ehy Spencer hai visto la ragazza nell'ufficio di Hotch? Secondo te chi è?" gli chiedo mentre è intento a supervisionare alcuni documenti, alza lo sguardo e la osserva attentamente
-"Non saprei magari è qualcuno che conosce Hotch, un parente, un'amica... secondo le statistiche è molto alto il numero di persone che portano conoscenti sul luogo del lavoro" mi risponde lui continuando a guardarla dalla testa ai piedi
-"Beh... in ogni caso è carina vero?" lo canzono con un sorrisetto perverso sul volto
-"Beh... si... c'è... è carina si" risponde arrossendo leggermente, sto per fare un'altra delle mie battute quando vengo preceduto da Hotch che ci si para davanti con al seguito la ragazza di prima.
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Scendo le scale e mi ritrovo davanti i due ragazzi di prima
-"Ragazzi vi presento l'Agente Elizabeth White, da oggi farà parte dell'unità anche lei" si rivolge a loro Hotch i quali mi fanno un sorriso
-"Piacere io sono l'Agente Speciale Derek Morgan" si presenta il ragazzo in piedi, ha la carnagione scura, gli occhi color nocciola, un grande sorriso e un fisico ben piazzato che si intravede dalla maglietta
-"Piacere mio Agente" rispondo io facendo un grande sorriso alla fine
-"Piacere io invece sono il Dottor Reid" si presenta il ragazzo alla scrivania mentre si alza rivolgendomi un sorriso di cortesia e ricevendone un altro dalla sottoscritta.
È poco più alto di me, capelli castano chiaro e occhi color nutella, è abbastanza magro e a giudicare dal sorriso che mi ha rivolto è una persona abbastanza timida.
L'Agente Morgan fa per parlare quando vediamo arrivare una ragazza bionda con dei fogli in mano.
-"Ragazzi c'è un nuovo caso" si rivolge a tutti noi
-"Bene allora io direi di andare, tutti in sala riunioni!" ci richiama Hotch mentre si allontana e decido di seguirlo per evitare di perdermi proprio il primo giorno e arrivare tardi.
-"Ah... la ringrazio per il complimento di prima" dico all'Agente Morgan con un sorrisetto compiaciuto prima di voltarmi e seguire Hotch verso la sala riunioni.
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-"Come diavolo ha fatto?" mi chiede Reid
-"Non ne ho idea" affermo mentre la osservo andare verso la sala.
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Arriviamo e vengo presentata subito alle persone all'interno.
-"Piacere io sono l'Agente Speciale Jennifer Jareau, ma puoi chiamarmi JJ" si presenta la ragazza bionda di prima, è alta quanto me e ha un sorriso che mette allegria
-"Io invece sono l'Agente Speciale Supervisore David Rossi" si presenta a me invece un uomo un po' più anziano rivolgendomi un sorriso caloroso
-"Oh lei è italiano vero? Ho sentito tanto parlare di lei" gli chiedo e lui annuisce in risposta
-"Si lo sono, ma ti prego dammi del tu" mi risponde e io annuisco arrossendo leggermente.
Nel frattempo, sono entrati anche l'Agente Morgan e Reid quindi prendiamo posto e ascoltiamo JJ parlare.

SPAZIO AUTRICE:
Eccomi qui con una storia basata sulla serie tv Criminal Minds, spero possa piacervi e appassionarvi.
Fatemi sapere che ne pensate nei commenti.♥️✨