𝖢𝖺𝗉𝗂𝗍𝗈𝗅𝗈 23「L'unico eroe」

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Appena il processo venne rinviato, Dabi fu riportato in carcere.

Ad Hawks e ad Endeavor, invece, furono fatte altre domande, con le quali Hawks fu sciolto da ogni accusa.

Il giorno dopo Hawks, riuscì a trovare un permesso per fare visita a Dabi.

"Sai, che dovrei uccideri per quello che hai fatto?" Fu la prima cosa che gli disse Dabi, mentre entrava accompagato dalle guardie.

"Non mi sembra il caso di dirlo adesso." Rispose ridendo Hawks.

"Hai detto ad Endeavor chi ero!"

"Lo so, scusa, ma mi è scappato."

"Non voglio sapere come, prima che mi venga voglia di bruciarti quello che non ho già incenerito."

"Detto questo, alla fine si è risolto tutto per il meglio e dovresti ringraziarmi."

"Non è vero, non si è risolto niente!
Non sono finito in prigione a vita in questo processo, ci finirò nel prossimo." Disse Dabi, contrariato.

Aveva appena ritrovato l'amicizia di Hawks e la sua famiglia, sarebbe stato come abbandonarli una seconda volta.

"Allora ti dico questo, ieri quando ti hanno riportato qui, ho raccontato tutto quello che è successo ad Endeavor, da quando ci siamo incontrati a scuola fino a quando sei stato arre-"

"Tu, cosa hai fatto?!" Urlò Dabi.

"Aspetta, fammi finire, prima di tentare di uccidermi, per favore."

Dabi si ricompose, dopo aver fatto allarmare tutte le guardie per l'incolumità di Hawks.

"Ha deciso di pagarti la cauzione."

"Io non vado ad abitare con lui, neanche in caso di vita o di morte!"

"Infatti, per questo potresti venire a casa mia, se il giudice approverà."

Dabi sgranò gli occhi.

"Allora accetti?"

"Certo che sì." Disse Dabi.

"Bene allora ci vediamo al processo di domani." Disse Hawks, per poi alzarsi e dirigersi verso l'uscita della stanza.

Il processo del giorno dopo, durò tre ore, Dabi si stupì di vedere tutta la sua famiglia lì, che era stata avvisata da Endeavor il giorno prima.

Naturalmente anche Hawks era presente.

Alla fine fu accettata la proposta, da parte di Enji, di pagare la cauzione e anche quella di far ospitare Dabi a casa di Hawks.

Quando Dabi sentì queste parole si sentì più libero, anche se avrebbe dovuto rimanere un bel po' di tempo rinchiuso in casa, sapeva che non gli sarebbe pesato.

Venti minuti dopo, lui ed Hawks, stavano già oltrepassando la soglia di casa.

"Allora, come va?" Chiese Hawks a Dabi, sedendosi sul divano con lui.

Dabi alzò le spalle.

"Non è cambiato poi molto. Tu invece cosa hai intenzione di fare?"

"In che senso?"

"E' inutile che eviti sempre il discorso, come farai con il tuo lavoro?" Disse, consapevole di star toccando un tasto dolende.

Hawks alzò le spalle e si alzò dal divano.

"Dove stai andando?" Chiese Dabi, senza ricevere nessuna risposta.

Dabi aspettò un paio di minuti, indeciso sul da farsi, sapeva che Hawks era triste anche se tentava in tutti i modi di non darlo a vedere.

Ma era anche consapevole di essere lui stesso parte della sua tristezza.

Poi non resse e decise di alzarsi per andarlo a cercare, dopo aver girato tutta la casa, lo trovò in camera sua, rannicchiato e seduto contro la parete.

"Cosa c'è?" Chiese, anche se lo sapeva meglio di lui, che cosa lo turbava.

"Va tutto bene?" Continuò visto che non ricevette risposta.

Hawks alzò la testa e annuì leggermente.

"Vuoi parlarne?" Questa volta Hawks scosse la testa.

Dabi sospirò e si sedette di fianco a lui.

"Scusa se ho tirato fuori il discorso."

"Non è per quello."

"No? E allora sentiamo un po', per che cosa?"

Hawks abbassò la testa.

"Non c'è bisogno che dici bugie, so che cosa ho fatto e mi sento in colpa, spero che un giorno riuscirai a perdonarmi."

"Io ti ho già perdonato." Disse Hawks in un sussurro che però Dabi sentì.

"Va bene, se non vuoi parlarne me ne vado, prenditi il tuo tempo." Disse alzandosi, con l'intenzione di tornare in soggiorno.

"No!" Disse Hawks. "Rimani a farmi un po' di compagnia?"

Dabi sorrise, gli sembrava di essere tornato al giorno quando lo aveva incontrato a scuola per la prima volta, seduto in un angolo della stanza.

Non ha mai saputo che cosa stesse pensando quel giorno, ma si ricordava ancora il suo sorriso quando iniziarono a parlare.

Dabi tornò a sedersi di fianco ad Hawks e lo abbracciò, non si ricordava quando era stata l'ultima volta che lo aveva fatto.

In realtà credeva proprio di non averlo mai fatto.

Hawks, non saprebbe dire quanto tempo rimasero lì, senza dire una parola, ma di una cosa era certo, dopo si sentì subito meglio, come se il peso che si era portato dietro dal momento dell'incidente stava lentamente scomparendo.

"Spero proprio che tornerai a volare, perché sei l'unico eroe a cui tengo."

Ti Ricordi Di Quella Promessa?Where stories live. Discover now