𝖢𝖺𝗉𝗂𝗍𝗈𝗅𝗈 11「Chi sei?」

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Quando Dabi raggiunse la stanza dove l'eroe stava combattendo contro Twice ormai aveva capito tutto.

Hawks non si accorse nemmeno del suo arrivo.

Traditore.
Era questa l'unica parola che rimbombava nella testa di Dabi e gli stava facendo perdere il buon senso.

Dopo un paio di minuti si riprese, giusto il tempo per rendersi conto che era ora di attaccare.

Quindi attirò l'attenzione di Hawks, liberando Twice dalla sua presa, lanciandogli addosso un attacco con le fiamme, senza esitare neanche un secondo.

Hawks riuscì comunque a schivare il colpo come meglio poteva, salvando anche Twice, ma le sue ali rimasero quasi completamente bruciate.

Hawks capì che ormai la sua copertura era completamente saltata.

Aveva commesso un grande errore ed ora doveva pagarne le conseguenze.

"Come hai fatto a capirlo?" Chiese a Dabi.

"Semplice, non ti ho mai creduto."

Ma non era vero, conosceva bene tutta l'ammirazione che, Hawks, aveva verso gli eroi, certo, ma una parte dentro di sé sperava che in realtà sarebbero potuti tornare amici un giorno.

Che Hawks sarebbe stato dalla sua parte.

Ma ancora una volta si era sbagliato e a rimanere bruciato era stato lui, ancora.

La verità era che eroi e villain non potevano andare d'accordo, senza secondi fini.

Hawks voleva un mondo senza problemi, dove gli eroi potevano avere tanto tempo libero. 

Dabi voleva far cadere quegli stessi eroi, falsi, dai loro piedistalli.

Arrivò un altro attacco da parte di Dabi, che però permise ad Hawks di uscire dalla finestra e a Twice di cercarsi di mettersi in salvo.

Dabi se ne accorse subito, Hawks era troppo veloce, non poteva batterlo, quindi usò l'ultima arma in suo possesso.

Anche se questo equivaleva pugnalarsi al cuore, da solo.

"Keigo Takami!"

Il fuoco non lo colpì, ma comunque Hawks si fermò, con gli occhi sgranati, aveva trovato il suo punto debole.

Forse l'unico, a parte quello di non andare troppo d'accordo con il fuoco.

Al meno questo lo avevano in comune.

Era da quando era bambino che ad Hawks non era permesso dire il suo nome.

Lo aveva detto ad una sola persona, ma non poteva essere la stessa.

Stai zitto. Non volare troppo in alto.
Perché non gli aveva dato retta?

Si riprese subito, per colpa delle fiamme blu che lo stavano raggiungendo.

Però grazie a quel attacco Hawks riuscì ad uscire dalla stanza e arrivare alle spalle di Twice, pugnalandolo.

Non era sua intenzione, ma non poteva fronteggiare le fiamme di Dabi e controllare anche Twice, non c'era altra scelta.

Aveva appena ucciso una persona che si fidava di lui, lo aveva tradito.

Tutta colpa degli eroi, sarebbe stato meglio se non fossero mai esistiti.

Ora però Dabi, aveva perso del tutto quel buon senso che aveva permesso di mantenere la calma fino a quel momento.

Subito dopo lo attaccò ancora, però questa volta riuscì a colpirlo in pieno, bruciandogli le poche piume che gli erano rimaste, arrivando fino alla schiena e facendolo cadere a terra.

Faceva male, molto, ma non doveva arrendersi.

Subito dopo Dabi si avvicinò e tornò a colpirlo con le fiamme, lasciandolo agonizzante per terra.

Le sue fiamme avevano lo stesso colore dei suoi occhi, ma se le fiamme erano calde, gli occhi erano di ghiaccio.

Lo sguardo di Dabi gli faceva paura, più di quello che gli aveva rivolto quella sera.

Nei suoi occhi azzurri non traspariva solo la freddezza e timore, ma pura pazzia.

Ormai non riusciva più a ragionare come doveva. 

Forse aveva ragione suo padre quando gli diceva che aveva lo stesso corpo debole della madre, forse non aveva ereditato solo quello da lei.

E vedere Twice morire gli aveva dato il colpo di grazia.

Hawks, ora voleva soltanto sapere la verità, con tutte le ricerche che aveva fatto non aveva trovato nulla sul suo conto.

Eppure sembrava che Dabi lo conoscesse, anche bene.

E forse la verità gli si era palesata davanti agli occhi troppo violentemente.

In realtà Hawks aveva capito, ma pensava fosse il dolore alla schiena a giocargli brutti scherzi. 

"Chi sei?" Chiese Hawks.

Dabi non rispose, ma sorrise.

Ad Hawks, il sangue si gelò nelle vene.

"Dimmi Hawks, ti ricordi ancora di quella promessa, vero?"

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