𝖢𝖺𝗉𝗂𝗍𝗈𝗅𝗈 1 「Ali rosso fuoco」

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Questa storia è nata grazie a Barbara_Rose  che mi ha suggerito i personaggi e che mi ha supportato (o sopportato?) durante la stesura dei capitoli. Grazie.

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Era il primo giorno di scuola.

O meglio, lo era per Tōya Todoroki, che aveva appena cambiato scuola.

Era il 3 maggio e a testa bassa stava entrando dal cancello principale, ignorando lo sguardo delle altre persone. 

Nessuno lo aveva accompagnato a scuola, c'era arrivato da solo a piedi, come avrebbe fatto per il resto dell'anno, dopotutto.

D'altronde, a chi interessava uno come lui?

Aveva già 14 anni e ancora non riusciva ad usare il suo Quirk senza ferirsi da solo.

Odiava il fuoco, era la colpa di tutto quello che succedeva a casa sua.

Arrivò in classe, seguendo le indicazioni che gli erano state date.

Quel giorno faceva caldo, ma lui aveva addosso la divisa invernale, rispetto a tutti gli altri.

Non gli importava soffrire un po' di caldo, anche perché era abituato, gli bastava nascondere le bende che portava sulle braccia per coprire le ustioni, questa volta aveva esagerato, probabilmente gli sarebbero rimaste le cicatrici.

Arrivò davanti alla classe, si prese un paio di secondi e poi bussò alla porta.

Quando entrò l'insegnante, solo dopo averlo salutato cordialmente, gli chiese di presentarsi alla classe.

"Tōya" Fu l'unica cosa che disse, a bassa voce, quasi per non voler far sentire quel nome, rovinato dalle fiamme.

Senza dire più niente e senza guardare in faccia nessuno andò a sedersi all'unico posto libero, voleva soltanto stare un po' tranquillo.

Quando suonò la campanella, che avvisava l'inizio della pausa, non si mosse era stato per tutto il tempo nella stessa posizione come una statua di sale, nessuna emozione traspariva dai suoi occhi azzurri, tanto belli quanto spenti e vuoti.

Tutti uscirono dalla classe, rimasto solo, così decise almeno di girare la testa per guardare fuori dalla finestra.

Mentre guardava il vento muovere delicatamente le foglie degli alberi, desiderava solo di essere libero.

Voleva andarsene, stare da solo, ricominciare la sua vita, da un'altra parte lontano da lì e magari cambiando anche quel nome, per lui ormai era diventata un agonia solo pronunciarlo ad alta voce.

Si risvegliò dai suoi pensieri solo quando una mano gli si appoggiò sulla spalla, facendolo sobbalzare.

Pensava di essere l'unico rimasto in aula, invece si sbagliava.

Un ragazzo, non tanto alto, stava in piedi davanti a lui e lo fissava.

"Ciao" Disse il ragazzo, accennando un sorriso.

Tōya si limitò a fare un accenno con il capo.

"Prima ho notato che non hai detto il tuo cognome, qual'è? E poi che Quirk hai?" Chiese, si capiva che non c'era cattiveria, mentre gli poneva queste domande, era solo curioso, una cosa normale.

Ma queste semplici due domande avevano il potere di frantumare Tōya in mille pezzi.

Si limito a farfugliare un "devo andare" per poi alzarsi e correre fuori dall'aula senza sapere neanche dove dirigersi.

Si fermò solo quando si trovò davanti ad una porta semi-aperta in un corridoio non tanto lontano dalla sua classe.

Entrò e si sedette in un angolo, voleva soltanto avere un po' di pace, era una cosa tanto assurda?

Ti Ricordi Di Quella Promessa?Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt