Exploration pt. 3

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Arriviamo dopo una ventina di minuti da Roaster's: é un ristorante piccolo, ma molto carino. Una donna ci viene in contro e ci conduce verso un tavolo  non molto grande. Poco dopo arriva una ragazza molto carina e ipotizzo sia la cameriera. Si avvicina a Caleb, ma lui non la sta guardando, così lei diminuisce la distanza e gli sussurra all'orecchio:
<<Ma da quanto tempo non ci vediamo Playboy?>>. Lui si gira di scatto e sorride.
<<Ehi, Sheryl come stai? Non pensavo di trovarti da queste parti. Ero convinto  stessi studiando ad Harvard>>
<<Beh diciamo che mio padre ha perso il lavoro e non siamo più riusciti a pagare gli studi>>
<<Oh mi dispiace davvero tanto. É un peccato anche perché tu sei una ragazza molto intelligente e straordinaria>>
<<Oh, grazie>>. Mentre quei due continuo a parlare tra di loro, io mi giro verso Jack e gli bisbiglio all'orecchio:
<<E questa chi sarebbe? Una di quelle ragazze che si porta a letto ogni sabato sera?>>. Per poco a Jack non va di traverso la saliva, inzia a tossire e mi guarda fisso negli occhi.
<<Allora?>>dico io.
<<Ehm... Sheryl e Caleb erano molto amici al liceo,solo che poi lei é partita un anno fa per un tour dell'Europa, poi è andata a studiare ad Harvard e hanno perso i contatti. Comunque Sheryl é fidanzata ed é una ragazza per bene, ma non é il tipo di Caleb.>>
<<Oh, capito>> esclamo.
Alla fine decidiamo di prendere un menù a base di pesce e carne. Vengo servita per prima e inizio a spiegare quanto sia così buono quel cibo e i due cugini ridono ad ogni mio urletto di entusiasmo. Finito di pranzare decidiamo di intrattenerci ancora un po'.
<<E quindi devi sapere che Caleb da piccolo aveva i capelli talmente lunghi da sembrare Gesù Cristo e non voleva saperne di tagliarseli>>mi racconta Jack e io rido tutto il tempo.
<<Ok é vero, lo ammetto, ma vogliamo parlare di quella volta in cui io e J stavamo giocando ad acchiapparella e lui, essendo sempre stato maldestro, é caduto in una pozzanghera e indossava pure delle scarpe bianche appena comprate>>dice Caleb.
<<Oddio, non ci posso credere!>> e scoppio a ridere.
Jack per ripicca decide di raccontare un altro episodio imbarazzante di Caleb. Io e Cal ridiamo fino a farci lacrimare gli occhi e intanto lui appoggia la mano sulla mia coscia per cercare la mia mano. Non mi guarda in faccia per non far capire l'intenzione al cugino; io colgo il segnale e allungo lentamente la mano verso la sua. Mi piace questa sensazione, la sua presa é ben decisa e salda, mi sento al sicuro ogni volta che gliela stringo.
<<Ehi, pianeta Terra chiama Samantaa>> dice Jack e a quelle parole mi rendo conto che ero talmente concentrata sulla mano di Caleb che non mi ero accorta che J mi stesse parlando.
<<Ehm, scusami. Cosa stavi dicendo?>>
<<Ti ho chiesto se eri sazia>>
<<Oh, ehm... si si grazie>>
<<Allora io propongo di andare in sala giochi>>interviene Caleb.
<<Mi piace come idea, adoro i videogiochi>>.
Non so per quale motivo, ma sia sul volto di Caleb che su quello di Jack compare lo stupore.
<<Ehi ragazzi, perché quelle facce?>> chiedo io.
<<Wow, sei la prima ragazza che io conosca a cui piace giocare ai videogiochi>> mi risponde Caleb.
Ora quella ad essere sorpresa sono io, poi mi ricompongo ed esclamo:
<<Ah allora preparatevi a perdere>>
<<Contaci ragazzina>> dice Caleb sorridendo.
<<Ehi ragazzi, vi ricordo che esisto pure  io>> dice Jack.
<<Guarda, pensavamo fossi un fantasma>> risponde ironicamente Cal.
Ci alziamo e ci dirigiamo verso la cassa per pagare, J e Cal continuano a camminare, mentre io mi fermo per prendere alcuni soldi dallo zainetto. Sento affiancarsi a me qualcuno, alzo lo sguardo e noto che é Sheryl.
<<Ehi, sono Sheryl.>>
<<Piacere mio, sono Samanta>>e ci stringiamo la mano.
<<Hai un volto nuovo, per caso ti sei appena trasferita?>>
<<Ehm , sono un exchange student e Jack e la sua famiglia mi hanno ospitato.>>
<<Ah, e come ti trovi?>>
<<Beh devo dire bene>>
<<Ehi, Samanta muoviti, vieni a pagare>>mi urla Jack.
<<Due secondi e arrivo.>> dico e poi mi rigiro verso Sheryl.
<<Sei molto fortunata ad avere Jack come amico, è un ragazzo d'oro, alcune volte permaloso, ma é un bravo ragazzo>>
<<Già>> sono molto imbarazzata. Sheryl si avvicina di più, si gira nella direzione di Caleb per vedere se ci sta guardando e mi confessa una cosa:
<<All'apparenza Caleb può sembrare uno di quelli che ci prova spudoratamente con ogni ragazza che incontra, ma é un gran bravo ragazzo e tu sembri interessargli>> e mi fa l'occhiolino.
<<Non penso di interessargli, sicuramente preferirá altre ragazze, di sicuro molto più belle e interessanti>>
<<Io invece penso che tu per qualche ragione tu l'abbia colpito>>
<<E perché dici questo?>>
<<Ho visto come ti guarda e poi, non dovrei dirlo, ho visto le vostre mani>> e nel dirlo mi sorride. Io arrossisco immediatamente, non cosa dire,ma per fortuna Sheryl riprende a parlare interrompendo quella situazione sgradevole.
<<Stai pure tranquilla, terrò la bocca chiusa, però se fossi in te ci farei un pensierino>>. Anche questa volta non le rispondo per l'imbarazo e lei notandolo ammette che é stato un piacere conoscermi, mi stringe la mano, io le sorrido e corro via verso la cassa.
Intanto Caleb, che mi ha aspettato,si avvicina a me, tira fuori dei soldi e li porge alla cassiera.
<<Oh, no Caleb non c'é bisogno che tu paghi per me, ho abbastanza soldi>> intervengo io.
<<Ehi, accettali e basta>>
<<E invece io ripeto che non ce né bisogno>>
<<Dai su Samanta, accetali>>. Continuamo così per altri due minuti, la cassiera sembra infastidita, io lo noto, così mi arrendo e lascio che Caleb mi paghi il pranzo. Mentre usciamo dal ristorante lui mi attira a se e mi chiede: <<Di cosa stavate parlando tu e Sheryl?>>
<<Oh, ehm... ci teneva a presentarsi. É una ragazza molto carina e gentile>>
<<Già,secondo me voi due potreste essere grandi amiche>>
<<E cosa te lo fa pensare?>>
<<Avete tutte e due un carattere molto simile>>
<<Oh. Ma scusami, Jack dov'é?>> cerco di cambiare argomento perché sono molto a disagio. Non mi piace quando sono al centro dell'attenzione e ogni volta che ricevo un complimento non so mai come rispondere.
<<È in macchina ad ascoltare la sua orrenda musica>>
<<Ehi,la canzone di prima non era male>>
<<Se lo dici tu, baby girl>>. Non so come, ma Caleb trova sempre un modo per farmi arrossire e lui sembra essere felice del suo risultato.
Arriviamo davanti la macchina, lui mi apre la portiera e rimango meravigliata da quel piccolo questo: nessun ragazzo lo aveva mai fatto per me. Io lo fisso per qualche secondo, lui non sembra capire, ora per la prima volta in tutta la giornata lo vedo arrossire.
<<Per caso ho fatto o detto qualcosa di sbagliato?>> mi chiede lui.
<<Cosa?>>
<<Perchè mi stai fissando? Ti ho solo aperto la portiera... oh aspetta, nessuno lo aveva mai fatto per te, giusto?>>. Come riesce ogni volta a capire a cosa sto pensando?
<<Ehm, beh si hai indovinato>>. Lui sorride, ma questa volta la sua risata é più dolce di quelle delle volte scorse.
<<Ehi voi due, avete ancora intenzione di rimanere fermi lì a fissarvi?>> la voce di Jack attira la nostra attenzione.
Caleb si affretta ad entrare e fa partire la macchina. J fa partire un'altra delle sue canzoni.
<<Ehi Jack come si chiama questa canzone?>> chiedo io.
<<É "Prey" sempre dei The Neighbourdhood.>>
<<Mi piace, adoro le canzoni ritmate>>
<<Invece io penso che voi due abbiate pessimi gusti musicali>>dice Caleb.
<<Allora maestro ci faccia sentire una delle sue canzoni>>. Fa partire " Don't Stop Believin' " e Jack inizia a lamentarsi.
<<Oddio, no! Avrei dovuto saperlo!>>
<<Peró, Jack, ammettilo é carina questa canzone>>dico io.
<<Ecco, hai sentito cosa ha detto Samanta?!. Adesso siamo due contro uno, mi dispiace>>dice Caleb e scoppiamo tutti a ridere.
<<Ehi, aspetta Cal, hai sbagliato dovevi girare a destra>> dice Jack.
<<E invece c'é un cambio di programma>>
<<Jack non é che tuo cugino é un serial killer e oggi ha scelto noi come vittime?>>fantastico io. Caleb si mette a ridere e io mi sento rilassata dentro. Perché mi sento cosí? Cosa mi sta succedendo?
<<Ho deciso di portarvi alla spiaggia di Fistral>>
<<Ma non abbiamo il costume!>>.
Caleb si gira verso di me, fa l'occhiolino ed esclama: <<E chi ha detto che serve il costume?>>.
<<Ok, io ci sto>> dice Jack. Io non sono molto convinta, ma una giornata in spiaggia non fa male a nessuno.
<<Ah, va bene,ci sto anch'io>>. Caleb sembra soddisfatto e continua a guidare mantenendo il sorriso sulle labbra.

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