Travel

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Dopo aver salutato i miei genitori e versato qualche lacrima, salgo sul mio aereo e mi siedo vicino ad una vecchietta. Indosso le cuffiette e faccio partire la produzione casuale: parte "This Love" dei Maroon 5. Ho sempre amato questa canzone, perché ha un bel ritmo e poi mi ricorda un mio amico speciale; proprio sul secondo ritornello incomincio a sentire gli occhi pesanti e cado in un lungo sonno...

Oddio un terremoto, ma come é possibile, io pochi secondi prima ero su un aereo e adesso sono sulla terra ferma! Apro gli occhi di colpo e mi rendo conto che mi sembrava ci fosse un terremoto perché la signora di fianco a me mi stava scuotendo per svegliarmi. Tutti stavano scendendo dall'aereo: eravamo appena atterrati.
Mi alzo di scatto, inizio a camminare veloce e inciampo in una delle stringhe delle mie scarpe, ma riesco ad aggrapparmi in tempo ai sedili; scendo dal veicolo e mi dirigo dentro all'aeroporto.
Recupero le valigie e cerco di capire dov'è l'uscita, cavolo perché gli aeroporti  sembrano dei labirinti?!
Per fortuna riesco a trovarla seguendo i cartelli. Da lontano vedo cinque persone che mi fissano sorridendo e nelle mani di uno di loro c'é un cartello con sopra scrittto "Welcome Samanta Bianchi". Capisco immediatamente che quella é la mia host family, allora mi dirigo verso di loro, gli abbraccio e li saluto con un sorriso a trentadue denti.
Prendono subito le mie valigie e tutti entusiasti mi conducono alla loro enorme macchina bianca. Caricano i bagagli, mettono in moto e partiamo; devo dire che sono veramente a disagio, loro sembrano averlo notato, perció mi chiedono soltanto come sia andato il viaggio e li sono molto lieta. Beh, devo dire che come inizio non é male no?

Dove sei stato tutto questo tempo?Where stories live. Discover now