Exploration pt.2

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Dopo dieci minuti arriviamo al centro commerciale. Per fortuna riusciamo a trovare subito parcheggio. L'edificio é davvero grande. Apro la portiera e scendo dalla macchina, sempre continuando a fissare la struttura.
<<Ahia!Samanta ma dove hai la testa>>urla Jack. Mi giro e lo vedo per terra e capisco che per sbaglio, nell'aprire la portiera, l'ho colpito.
<<Oddio, mi dispiace tanto. Non me ne ero accorta, ero davvero presa a guardare il centro commerciale.>>dico io e mi affretto ad avvicinarmi a lui.
<<Ehi voi due cosa state combinan->>Caleb si avvicina ma scoppia subito a ridere. Anche la sua risata é davvero bella, é talmente  contagiosa che inizio anche io a ridere. Jack mi guarda male, si rialza e inizia a camminare spedito verso il centro commerciale. Io gli corro indietro per chiedergli una spiegazione, ma Caleb mi prende per il braccio e mi ferma.
<<Perché lo hai fatto?>>dico io.
<<Fatto cosa>>risponde lui.
<<Perché mi hai fermato. Lo stavo solo seguendo per chiedere una spiegazione.>>
<<Fidati di me, lascialo stare. Prima o poi vedrai che si renderá conto di aver esagerato a reagire in questo modo>>
<<Hai ragione>>. Nel dirlo lo guardo dritto negli occhi. Non mi ero resa conto che era una da un po' che mi stava fissando, mi osservava intensamente.
Appena distolgo lo sguardo, lui ne approfitta per mettere il suo braccio attorno alla mia spalla.
<<Io sinceramente preferisco entrare con te nel centro commerciale, dai ti offro un gelato.>>
<<Oh non ce n'é bisogno.>>dico io.
<<Sh, accetta e basta>>
<<Beh se insisti così tanto>>.
Ci avviamo verso l'entrata e lui aggiunge: <<Così potrò anche conoscere  meglio una ragazza maldestra come me>>. Io mi stacco da lui e senza rendermene conto gli tiro un pugno sul bicipite. Entrambi sembriamo sorpresi da quel gesto.
<<Oh-oh scusami tanto, non so perché io lo abbia fatto>>dico io.
<<Non preoccuparti. Mi piacciono le tipe toste come te>>. Si avvicina a me e appoggia nuovamente il suo braccio sulla mia spalla. Continuamo a camminare, io sono rossa in faccia. Devo dire che l'ultima frase mi ha davvero sorpresa. É palese che lui ci stia provando con me, ma c'è qualcosa in lui che mi attira e non é il suo aspetto esteriore oppure il suo modo di flirtare. Devo riuscire a capirlo. Appena mettiamo piede dentro all'edificio ci imbattiamo in una fontana enorme; di punto in bianco lui mi prende per mano, io non mi opponge, anzi mi sento al sicuro e piccolina corrispetto a lui. Si gira verso di me,mi guarda negli occhi e mi sorride; continuamo a camminare, poi un negozio attira la mia attenzione cosí gli chiedo di entrarvici e lui accetta.
<<Ehi Caleb se vuoi io vado nel reparto donna e tu uomo e quando abbiamo finito ci ritroviamo di nuovo qui>>dico io.
<<Stai tranquilla, oggi non ho intenzione di prendere qualcosa>>
<<Oh, va bene>>. Ci guardiamo per qualche secondo negli occhi e ho la stessa sensazione di quella prima volta in cui ci siamo incontrati. Mi rendo conto di quello che stava succedendo e distolgo lo sguardo; lui sembra imbarazzato infatti si gratta la testa.
Inizio a guardare i vari vari vestiti e uno nero a tubino con il collo alto e senza maniche attira la mia attenzione. Mi giro e noto che Caleb mi stava fissando, poi tossisce, prende il telefono e cerca di fare l'indifferente.
<<Ehm, Caleb io vado a provare questo vestito, se vuoi aspettarmi pure qua, tanto io faccio veloce>>. Lui senza alzare lo sguardo annuisce e io mi dirigo verso i camerini. Entro nel primo che mi capita, tolgo subito i vestiti per non far aspettare Caleb e mi guardo allo specchio: questo vestito risalta molte il seno e i fianchi, mi calza a pennello, ma mi sembra troppo provocante. Spalanco la tenda e mi allontano camminando all'indietro per vedere come mi stesse da lontano.
<<Wow>>. Sento qualcuno parlare dietro di me, mi giro di scatto e vedo Caleb a bocca aperta.
<<Ti sta veramente bene Samanta>> continua lui.
<<Sicuramente lo dici ad ogni ragazza>> dico io per non dar a vedere l'imbarazzo.
<<Peccato che questa volta io lo pensi veramente>>
<<Oh, beh grazie>> e mi sistemo una ciocca di capelli dietro un orecchio<<penso che non lo prenderó, é troppo provocante>>
<<io invece penso che dovresti prenderlo>>. Mi giro verso di lui e gli leggo negli occhi la sinceritá.
<<Ok, mi hai convinto, lo prendo>>. Gli sorrido, entro nel camerino e mi cambio velocemente.
Esco nuovamente e lui mi prende un'altra volta per mano; ci dirigiamo verso la cassa, pago e usciamo.
<<Ehi Cal, che ore sono?>> chiedo io, ma solo dopo mi rendo conto di averlo chiamato con un soprannome. All'inizio lui sembra sorpreso,ma poi sorridendo mi dice che sono le 9.00; decidiamo di entrare in altri negozi. Nell'arco di tempo in cui ci spostavamo da un negozio all'altro Caleb ha fato battute su  le commesse oppure su degli indumenti alquanto strani. Io rido ad ognuna delle sue battute. Non ho riso cosí tanto in tutta la mia vita.
Dopo due ore e mezze di shopping ricevo una chiamata da Jack.
<<Ehi Samanta, mi dispiace tanto per come mi sono comportato prima, non avrei dovuto reagire in quel modo. Ti prego dimmi che tu e Caleb siete ancora al centro commerciale, io non voglio prendere il pullman, é brutto e sporco e non c'é mai posto. Ehi->>
<<Ehi, stai tranquillo. Io e Caleb siamo ancora al centro commerciale, stavamo per andare a mangiare qualcosa. Raggiungici alla fontana, ok?>>lo interrompo io.
<<Ok, sarò lí tra cinque minuti>>
<<Ok a dopo>> e poi chiudo la chiamata.
<<Era Jack?>>chiede Caleb.
<<Si, gli ho detto di raggiungerci qui>>
<<Allora proporrei di sederci su quelle panchine mentre aspettiamo il mio cuginetto permaloso>>
<<Ehii, non vorrai farlo scappare un'altra volta vero?>> e mentro lo dico gli tiro uno schiaffetto sul braccio. Ci sediamo sulla panchina, io appoggio la testa sulla sua spalla, lui non dice niente, anzi sembra essere rilassato.
Dopo cinque minuti esatti Jack ci piomba davanti, fa cadere per terra i suoi sacchetti e inizia a fissarci incredulo. Io capisco cosa sta per succedere, allora mi siedo dritta e stacco la mano da quella di Caleb.
<<Oddio, Caleb pure con lei dovevi provarci!>>.
<<Oddio, J a caso stavi pensando. Samanta é solo un po' stanca perché abbiamo camminato per tre ore, io l'ho notato e le ho detto che se voleva poteva anche appoggiarsi a me.>>
<<Oh>>Jack si gira verso di me e mi chiede<< é vero quello che sta dicendo?>>
<<Emh, s-si>>
<< Allora scusatemi. Vabbe, penso e spero che voi non vogliate mangiare qui vero? Qui il cibo fa schifo. So io dove andare>>
<<Ok, allora guidaci tu>> dico io.
<<Allora dobbiamo uscire e andiamo da Roaster's?>>chiede Jack.
<<Ottima scelta amico>> risponde Caleb.
Jack si gira e inizia a camminare a passo spedito verso l'uscita, mentre io e Cal cerchiamo di stargli dietro. Durante il tragitto mi volto verso Caleb e gli dico:<<Grazie>>.
<<Per cosa?>>
<<Per prima con Jack>>
<<Oh, non c'é di che>> mi fa l'occhiolino e mi prende di nuovo per mano. 

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