16. Harry Potter e cedere pt.2

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Dopo essere arrivati entrambi al culmine Harry continuò a baciarmi, ero sdraiata su di lui, continuavo a giocare con i suoi capelli cosa che lo faceva sorridere.

-

Continuammo così per tutta la giornata, baci, sesso, altri baci e ne volevo ancora, Harry non era mai abbastanza e come se mi stesse leggendo nel pensiero: "non è mai abbastanza" disse sorridendo continuando a baciarmi.

"ancora e ancora" dissi.

"forse sarà il nostro per sempre" disse ironico.

"ok è ufficiale ti hanno rapito gli alieni, non puoi essere il vero Harry" dissi guardandolo.

"quanto viaggi con la fantasia Thompson" disse.

"sai cosa vorrei ora?" dissi mettendomi seduta.

"fare sesso?"

"no, mangiare, ho una fame assurda" dissi toccandomi la pancia.

"ecco cos'era, era il tuo stomaco quel rumore che ho sentito prima" disse prendendomi in giro.

"idiota" dissi spintonandolo.

"che ore sono?" mi chiese.

Guardai l'orologio al polso ed erano le quattro del pomeriggio.

"sono quasi le quattro e mezza" risposi.

"andiamo a mangiare qualcosa?" chiese.

"mi devo cambiare" affermai alzandomi.

Mi alzai andando così in bagno per fare una doccia, legai i capelli per non bagnarli, mi lavai velocemente per poi uscire ed infilarmi in un accappatoio; tornai in camera dove Harry era ancora sdraiato sul letto, presi dei vestiti dall'armadio e tornai in bagno per cambiarmi.
Misi dei jeans neri, delle tennis per stare comoda e un maglione per stare calda.

"sono pronta" dissi entrando in camera.

"d'accordo andiamo" disse alzandosi.


Io ed Harry trovammo un posto dove facevano degli hamburger che sembravano davvero buoni, così decidemmo di fermarci lì.

"eccomi" disse il cameriere arrivato davanti il nostro tavolo.

"siete pronti ad ordinare?"

"signorina lei cosa vuole?" mi chiese.

Guardai istintivamente Harry che lo stava guardando male, il che mi fece ridere.

"io vorrei-"

"mi dica" disse continuandomi a sorridere.

"si, un hamburger di pollo con delle patatine fritte" dissi.

"da bere cosa le porto?"

"un'acqua naturale grazie" dissi porgendogli il menù.

Rimase li, mezzo imbambolato, mi sentivo tra l'imbarazzata e il divertita.

Harry schiarì la voce e schioccò le dita in faccia al cameriere che si svegliò dallo stato di trans e guardò Harry corrugando la fronte.

"occhi su di me" disse Harry.

"io prendo un cheeseburger con delle patatine, voglio anche le salse, scrivitelo e da bere portami una birra" disse secco.

"ora puoi andare, e smettila di fare gli occhi dolci alla signorina, tua madre non ti ha insegnato che è maleducazione fissare la gente?" sputò acido.

Il cameriere sbiancò, per poi dire un semplice si signore o scusi signore e andando via.

"sassy Harry" dissi ridendo.

Colpita da una stella ||h.s|| 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora