one shot ‹ haikyuu ›

ushiten

Twirl me around your room with feeling

pairing: ushiten |ushijima-tendou|
rating: T
di owllinaminor su ao3

note: penso sia una delle one shot più belle che io abbia mai letto, per questo ci tenevo a tradurla anche in italiano. Spero possiate apprezzarla quanto ho fatto io

Wakatoshi si è comportato in modo strano oggi durante gli allenamenti.

È una stranezza quasi impercettibile - non ovvia, come quando Semi ha provato a tingersi i capelli di rosso e si è ritrovato con un rosa gomma da masticare, o odioso, come quando Yamagata ha deciso che sarebbe stato divertente attaccare un cartello con la scritta "NERD" sulla schiena di Satori e lui non se ne accorse fino a quando i primini non iniziarono a ridacchiare di lui negli spogliatoi, o anche olfattivo, come quando Goshiki aveva iniziato a indossare un nuovo tipo di deodorante che odorava inspiegabilmente di piscio di gatto. No, questa è una stranezza più sottile, un tipo di stranezza più Wakatoshi, evidente solo nei secondi extra di esitazione tra i suoi salti e le sue oscillazioni, la leggera instabilità dei suoi atterraggi, l'imprecisione appena sopra la media nei suoi servizi.

Se Satori non lo conoscesse bene, direbbe che Wakatoshi è stanco, o forse disidratato. Ma sa che Wakatoshi ha dormito otto ore la scorsa notte -come fa ogni notte-,e che Wakatoshi controlla i suoi programmi di mangiare e bere in modo più rigoroso della zia di Satori quando si sottopone a una delle sue cure per la salute.

Inoltre, ci sono questi sguardi che Satori continua a catturare: guarderà Wakatoshi e troverà l'altro ragazzo che lo fissa costantemente, come se fossero i protagonisti di un manga shoujo o qualcosa del genere. Satori non riesce a pensare a nessuna buona ragione per questo. Stanno già uscendo insieme, per esempio, e Wakatoshi non è esattamente il tipo nervoso - se avesse qualcosa da dire a Satori, glielo direbbe semplicemente... giusto?

Oggi si allenano su lati opposti della palestra, Satori aiuta alcuni del primo anno con il loro muro mentre Wakatoshi fa pratica sulle schiacciate, quindi non ha la possibilità di parlare effettivamente con il ragazzo per ora. Esce lentamente, prendendosi il tempo di stuzzicare Semi per quanto siano terribili i capelli rosa con la loro maglietta arancione -i suoi capelli sono per lo più argento pallido di nuovo ora, ma hanno ancora la minima tinta sotto una luce intensa, e questo è abbastanza per Satori- alla fine torna in palestra per trovare Wakatoshi che sta ancora praticando il servizio.

Non si accorge nemmeno dell'arrivo di Satori, Wakatoshi deve aver praticato un milione di servizi ormai, ognuno esattamente uguale: lancio-swing-hit, lancio-swing-hit, lancio-swing-hit. Ma continua ugualmente a farlo, guardando l'arco della palla come un'aquila che insegue un topo a diversi chilometri di distanza.
E Satori si appoggia al muro e lo osserva: i muscoli tesi delle sue spalle, le curve sinuose delle sue braccia, il sudore che gli cola lungo la nuca. Mentre il ritmo costante delle palle che colpiscono il suolo si assesta nel rumore bianco, Satori si chiede a cosa stia pensando Wakatoshi durante queste lunghe prove. Forse ha notato di come la luce del giorno si affievolisca lentamente fuori dalla palestra, o ripensa a scenari nella sua testa o decide cosa mangerà a colazione la mattina dopo?

Satori è a metà strada nel capire cosa mangerà Wakatoshi a colazione -qualcosa di leggero, ma con molte proteine ​​e frutta come contorno- quando l'asso serve la sua ultima palla, si raddrizza per guardare mentre cade appena fuori dal campo con un forte schiaffo.

"Satori", dice Wakatoshi, sempre rivolto dall'altra parte del campo.

"Woah!" Satori salta di qualche centimetro in aria, poi si riprende. "Devi smetterla di farlo."