kuroken

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Longing

pairing: kuroken |kuroo-kenma|
rating: angst. Ce la farò a tradurre una kuroken felice in cui nessuno dei due soffre?
storia di nimbus-cloud
crediti per la fanart mookie000
entramb* su tumblr

È raro che tu preferisca stare seduto fuori invece che lontano dagli insetti, rifletté dolcemente Kuroo.

Alla fine aveva trovato Kenma seduto da solo sulla collina accanto all'edificio della caffetteria. Il suo amico era sdraiato contro le radici di un albero, le ginocchia tirate fino al petto e il cappuccio abbassato. Era tardi e la notte era fresca. Fredda anche, lo sentiva tra i capelli appena lavati.

Lui e Lev erano tornati nella stanza del Nekoma dal loro allenamento extra per scoprire che Kenma era "andato da qualche parte" secondo Yaku. 

E sebbene Kuroo dubitasse che persino Kenma potesse perdersi in un campus scolastico, andò a cercarlo ugualmente. 

"Non hai freddo?" Kuroo si calò sull'erba accanto al suo amico. L'unica risposta di Kenma fu lo scuotere della sua testa, alzando le braccia e piegandole sulle ginocchia.

Ahh... è arrabbiato per qualcosa. 

Kuroo fece scorrere la punta delle dita su alcune ciocche di capelli di Kenma, quel tanto che bastava per ricordare a Kenma che era ancora lì... non che pensasse che Kenma lo stesse ignorando.

Beh, non può essere stato Lev a turbarlo, quell'idiota era con me

Kuroo iniziò a correre tra i possibili colpevoli nella sua testa.

"Yamamoto ha fatto qualcosa?"

Kenma scosse semplicemente la testa. "Ti senti male?" Insistette Kuroo. 

La risposta era la stessa; Kenma si limitò a scuotere piano la testa, e il suo silenzio persistente stava facendo scattare allarmi a tutto volume nella testa di Kuroo. 

Stava per ricominciare a seguire le tracce di tutta la settimana passata per vedere se forse aveva fatto o detto qualcosa che lo avesse turbato, quando Kenma chiese improvvisamente:

"Come è andato il tuo allenamento extra? Con... Shoyo... e gli altri?"

Bene, questa era una novità. 

"Più o meno quanto puoi aspettarti con quel gruppo," ridacchiò Kuroo. 

"Il gamberetto e Lev hanno una lunga, lunga, moooolto lunga strada da fare, ma... la loro velocità è migliorata ed è sufficiente ad intimidire anche me."

"Ah."

Kuroo si avvicinò e colpì il ginocchio di Kenma con il suo. "Il tuo piccolo amico ci ha detto che non è riuscito a convincerti a fargli qualche alzata."

Kenma voltò la testa e cercò di abbassare ulteriormente il cappuccio sugli occhi.
"So che odi stancarti, ma pensavo ti piacesse il piccoletto"

lo prese in giro Kuroo.

"Non potresti fargli solo qualche lancio?" Kuroo stava per fare un altro commento sul fatto che Kenma probabilmente preferisse Hinata come compagno di squadra o come rivale, quando ha sentito Kenma inspirare all'improvviso, e il suono gli ha attraversato il corpo come un brivido improvviso nelle vene. 

"Oi, Kenma..."

"Era la faccia di Shoyo,"

Kenma si voltò a guardarlo, i suoi occhi luccicanti di lacrime alla luce della luna, la punta del naso tinta di rosa. 

"La sua faccia?" Ripeté Kuroo, senza capire. 

"È diverso... quando gli lancio la palla io... e quando lo fa lo spaventoso palleggiatore del Karasuno." 

La voce di Kenma si spezzò, e Kuroo sentì il suo battito cardiaco balbettare insieme a lui.
Erano passati anni dall'ultima volta che aveva visto Kenma piangere, e la prima volta che lo aveva visto era a causa di quello che doveva essere un cuore spezzato. 

Kuroo aveva sempre sospettato - e aveva cercato di ignorare - che Kenma forse avesse una cotta per il suo nuovo piccolo amico corvo.
Per quanto fosse stato difficile per Kuroo ammetterlo, doveva essere molto più difficile per Kenma, timido e introverso, che era cinico con le persone e probabilmente peggio con l'amore. 

"Kenma." 

Kuroo annullò la distanza rimanente tra loro e avvolse un braccio attorno alle spalle del suo amico.

Per capire di non avere alcuna possibilità solo per una sottile differenza di espressione - Kuroo aveva sempre pensato che il gamberetto sembrasse estasiato solo per avere qualcuno che gli lanciasse la palla - Kenma era davvero troppo attento per il suo bene. 

E Kuroo era abbastanza attento da capire che anche i suoi sentimenti non erano corrisposti.

"Beh, ogni giocatore ha un tipo di alzata che gli piace di più". 

Kuroo ha cercato di mantenere la sua voce il più incoraggiante possibile. 
"Questo non significa necessariamente che siamo tutti innamorati dei nostri palleggiatori".

Anche se è una tendenza...

Kenma si asciugò gli occhi con la manica. 
"A tutti al Nekoma piacciono di più i tuoi lanci! Ma se una ragazza carina chiedesse a Yamamoto di uscire, ti scaricherebbe in un baleno, Kenma." 

Kenma emise un lieve sbuffo prima di trasformarsi in una risata sommessa. Il sorriso riscaldò Kuroo, anche se il suo petto gli faceva ancora male. 

È solo l'aria fredda, si disse. 

"quello che voglio dire è, non saltare a conclusioni affrettate, okay?" Kuroo tirò giù il cappuccio e arruffò scherzosamente i capelli di Kenma. 

"Solo non... arrenderti." Allontanando la mano di Kuroo con una smorfia, Kenma gli fece un sorriso ironico e dolce,

"Kuroo... Grazie."  Poi, dopo un momento, aggiunse: "E non mollare neanche tu."

"Cosa?"

Kenma si alzò bruscamente, spolverandosi i pantaloncini e asciugandosi le ultime lacrime dal viso."Ti conosco da sempre. Posso dire che anche tu hai una cotta per qualcuno da un po'." 

"Ah .." disse Kuroo tremante, alzandosi lentamente in piedi. 

"È così ovvio?" 

"Non abbastanza ovvio da capire chi sia," mormorò Kenma, ficcandosi le mani nelle tasche. 

"Ma... comunque, grazie." 

"Sempre," rispose Kuroo con un sorriso. 

"Qualsiasi cosa per il mio alzatore preferito."

Kenma si voltò e Kuroo immaginò di vedere un rossore colorargli le guance. "Kuroo, sei così imbarazzante." 

Sì, pensò Kuroo tra sé. E irrimediabilmente con il cuore spezzato.

one shot ‹ haikyuu ›Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora