#NonBinaryAwarenessWeek, day 6: RELAZIONARSI CON IL MONDO

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1. Qual è la tua sessualità? Qual è la tua relazione con la sessualità?
Non amo molto etichettare la mia sessualità, ritengo di essere ancora in una situazione particolare per capire chi mi piace (sessualmente o romanticamente) ma per molto tempo ho cercato lo stesso un'etichetta che mi potesse definire. Ora cercherò di spiegarmi meglio.
Provo attrazione estetica e a volte sessuale per chi presenta tratti maschili o è biologicamente maschio, quindi mi definisco androsessuale, dato che sono non binary. Mi sono innamorato sia di ragazze che di ragazzi, trovo le prime esteticamente molto attraenti, ma in realtà vivo più di attrazione platonica che sessuale. Infatti sono lithsessuale, perdo quasi sempre interesse nelle persone che ricambiano il mio amore, motivo per cui non mi sono mai fidanzato e non sento tutt'ora il bisogno di fidanzarmi.
Il romanticismo fisico, visto come "coccole" o "sesso", non è tanto nella mia mentalità, non ho bisogno di questi atti per sentirmi vicino alla persona che amo e in generale non mi piace essere toccato. Sapere di essere mentalmente connesso con chi amo/mi piace mi basta e avanza.
L'atto sessuale è quasi grezzo visto dal mio punto di vista, per me l'amore "mentale" è molto più puro e vero. (Che cosa spirituale!)
Per un po' ho creduto di essere bisessuale, di poter innamorarmi di chiunque fosse disponibile a mostrarmi una connessione mentale forte e questo non ha a che fare con il corpo o con il genere, è più come ho detto prima... Mentale perché mi innamoro più di una "persona" a livello di valori e idee, non fisicamente parlando. Il fisico o viene dopo o non mi interessa affatto. Però se non percepisco l'amore dal punto di vista fisico, non credo nemmeno di amare, ma solo di instaurare una forte amicizia, nulla di più. È una questione un po' strana, huh?
Ed è anche per questo che ho accantonato la questione sessualità.
L'altro motivo è che avevo un mostro più forte da combattere che mi stava creando qualche difficoltà in più: il gender.

2. La tua "non binarità" influenza la relazione che hai con il tuo corpo [e la terminologia intorno]?
Certo, ieri ho avuto l'esempio di questa situazione. La cosa che mi differenzia dalla persona trans media è che non (sempre) voglio cambiare il mio corpo, o il livello lieve di disforia che ogni tanto mi fa dubitare di essere del mio genere (talvolta mi dice: "beh dai, sii del tuo sesso di nascita, tanto stai solo fingendo con te stesso"). Forse ho paura di sottopormi a terapie e operazioni? Forse penso non sia la mia strada? Dal punto di vista fisico mi piacerebbe avere un aspetto più mascolino ma non mi viene mai da guardarmi allo specchio e odiare le mie features femminili, da una parte mi viene da nasconderle, dall'altro non mi fanno né caldo né freddo, io so chi sono e il mio corpo segna la mia storia. Forse normalmente mi va "abbastanza bene" (perché in realtà mi mette un po' a disagio) essere chiamato e riferito come ragazza solo perché percepisco l'allineamento pronomi-biologia, essere riferito come ragazzo, nonostante sia quello che sono a livello di identità, mi mette a disagio, perché sento molto il disallineamento pronomi-biologia. [Se non mi operassi] non potrei mai sentirmi "completamente uomo" in questo corpo, non potrò mai dire di essere un ragazzo con la stessa sicurezza che ho della mia identità, perché ci sono punti che non mi permettono di affermarlo.
Ho paura di trovarmi nello spettro non binario solo perché la mia inibizione dal punto di vista dell'identità di genere non mi permette di effettuare i cambi che vorrei al mio corpo per allinearmi a quello che realmente sono. È l'ennesima dimostrazione del fatto che vivo come la società vorrebbe e non come vorrei io. Non mi vedo a transizionare perché dopo funzionalmente parlando perderei la mia utilità, vedo in me una sorta di costrizione da parte della società in cui io mi devo vincolare in una relazione "eterosessuale" e fare figli per mandare avanti una generazione. So che sono tutte idee che non mi appartengono ma come sono disposto a eliminare dalla mia vita tutto ciò che mi può piacere, sono capace di mancare alla mia identità per diventare un bene materiale. È molto distopico.
Sono il primo a dire che "dal momento che ti senti del tuo genere, lo sei e basta" ma percepisco quel senso di mancanza dei tratti tipici mascolini che ti portano a dire "oh, questo è un ragazzo" e mi chiedo in ogni momento se "questo", ovvero una persona non binaria allineata alla mascolinità, sono davvero io o se questo è solo quello che vorrei da me.

3. Qual è la tua relazione con i ruoli di genere? Adempi ad un ruolo tipicamente femminile, tipicamente maschile, a entrambi o a qualcosa di completamente diverso?
 Per il mio allineamento alla mascolinità molto spesso faccio fatica a capire quanto i gender roles siano pressanti, biologicamente sono una ragazza (fisicamente non così tanto) ma psicologicamente non mi sento descritto dai ruoli femminili, molte situazioni non mi colpiscono, cerco di immedesimarmici ma ci capisco ancora meno. Sono consapevole della gravosità dei gender roles ma a quanto pare non abbastanza, una volta mi è stato detto che sono maschilista ma tutto quello che faccio è esprimere la mia opinione, integrando un insieme di pensieri di altri che formulano la mia linea di pensiero. Ma anche se rifletto sul mio ruolo, penso di non conformarmi a nessuno dei due. Poi escono le questioni biologiche di prima e vado in crisi. La società ad ogni modo è chiaramente per la sottomissione della donna all'uomo, questo è il massimo che so.

4. Come ti presenti (vestiti, trucco, capelli (peli, barba), atteggiamento) in relazione alla tua non binarità?
La gente mi vede e mi scambia solitamente per un maschio. Altri credono che io sia una femmina. Comincio a parlare e alcuni continuano ad essere convinti che io sia un maschio, altri una femmina. Sentono il mio nome di nascita, riconoscono che sono una femmina e usano i pronomi femminili. Mi vesto in modo maschile o neutro, prendo generalmente i vestiti più neutri dalla sezione femminile ma spesso quando compro vestiti sto solo male perché non mi piacciono le proposte, vedo un certo livello di scadenza nei vestiti per donna (spesso quelli per uomini sono dal costo medio-alto e la stoffa ha una qualità migliore) e non mi vedo descritto da quelli. Se ci fossero dei thrift stores dove vivo, prenderei molto volentieri gli articoli dalla zona maschile. Ho avuto molti episodi come "oh no guarda che è qui la tua sezione" indicando la zona per ragazze o "ma vedi che questo è per maschi" e io ho solo potuto cambiare direzione, comprare e sentirmi "a disagio" in quello che indossavo, estremamente aderente o estremamente femminile. I vestiti non dovrebbero avere genere, sono solo panni cuciti dopo tutto. Penso che comprare vestiti, sia per trans che per non binari, sia una cosa molto frustrante, specie se si è in compagnia dell'amico cisgender con cui non si è fatto coming out o con il familiare. Col make up ho avuto un rapporto di amore e odio. A volte immagino di uscire con un make up forte perché amo l'espressione artistica di per sé e rappresentare la MIA arte nel MIO corpo, poi mi ricordo che mi potrebbe far sentire femminile, strano e fuori posto. Se dovessi uscire con amici che sanno il mio gender non avrei paura di esprimermi come voglio. Il fatto che io abbia tagliato i capelli corti a febbraio ha alleviato al massimo tutti o sentimenti negativi fisici e psicologici che stavo vivendo allora e ora non vorrei più tornare indietro, potrei tagliarli in continuo. Ho tenuto i capelli lunghi quando credevo di essere cis e poi non li sopportavo più, mi facevano sentire disforico e io contribuivo ad imbruttirmi e trascurarmi volto e capelli sembrando un po' sempre una ragazza brutta. Non li volevo tagliare più, avevo vissuto qualche anno prima una sorta di trauma (mi ero fatto tagliare i capelli cortissimi decidendo impulsivamente sul posto) e non volevo riviverlo ma qualche anno prima ancora mi ricordo che mi sentivo me stesso solo quando avevo i capelli corti, mi facevano sentire carino. Il mio atteggiamento è sempre stato sulla linea neutro-maschile anche se da quando ho sbloccato la mia parte maschile è molto meno neutro.

5. Quanto spesso pensi al tuo genere?
Tanto, sono sempre a dubitare di essere non binary (come poi ho già scritto), in certi momenti penso di essere trans ftm, in altri di starmi solo convincendo, in altri momenti ancora non ci penso proprio. Altre volte mi costringo ad essere più femminile, di conformarmi a come mi vuole la società e non complicarmi la vita facendo quello che mi pare e non fare scherzi col mio corpo. Qualche settimana mi svegliavo e mi dicevo mentalmente "ok come ti senti oggi? Sì ok sono un maschio" ma se ci penso ora non ha molto senso, non puoi sentire davvero "cosa sei". 

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