#NonBinaryAwarenessWeek, day 5: FRAINTENDIMENTI

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1. C'è qualcosa che la gente fraintende molto facilmente sul tuo genere?
Non mi è mai successo che qualcuno fraintendesse il mio genere (sempre se non parliamo di quando sono in situazioni sociali tra persone che non conosco), le poche volte che ho parlato esplicitamente del mio genere mi sono state fatte delle domande a cui ho risposto tranquillamente.  Se dovessi stare sul generico credo che da parte di una persona qualsiasi sia abbastanza difficile accettare il "terzo genere", la transessualità e il genere non binario. Non esiste una convenzione per distinguere il terzo genere e tanto meno, non esistono tratti tipici per distinguere una persona dal genere differente da quello di nascita e se esistessero si finirebbe in una "caccia ai transgender" il che farebbe sentire ancora più a disforia a chi cerca di "passare" in pubblico. Le alternative restano due: o la presa di posizione (e il coming out a tutti i presenti) o il misgender e il deadname tutto il tempo. Se penso seriamente a qualcosa che bisognerebbe insegnare sul genere, ricorderei volentieri che una persona non "si identifica" in un particolare genere, una persona nasce con proprie idee e le confronta. Prova diversi nomi e pronomi per diventare sé, cambia il suo corpo perché lo aiuta a esprimersi in tutte le sue forme. Perché chi trova se stesso deve perdere l'appoggio chi è stato nella sua vita fino ad allora? Perché quando qualcuno trova il coraggio di esprimere la propria identità deve, secondo il consiglio degli amici, rifletterci di nuovo dato che molto probabilmente si sta sbagliando? L'errore fa parte della vita, ma è anche sbagliando che si riescono a capire più parti della propria persona.

2. Quali pensi che siano le idee sbagliate più dannose su chi è non binary?
Le persone non binarie esistono e sono sempre esistite, semplicemente una persona può scegliere se rendersi pubblicamente visibile o se tenere la propria identità per sé. Negare un'identità perché "non ce ne sono tanti in giro" o perché "è una tua invenzione" o perché "non ti sai adattare" è molto sbagliato, ma forse il genere non binario fa ancora "paura" a chi non ne sente parlare. In un universo parallelo di persone per la maggioranza non binarie, essere cisgender sarebbe così "strano" che si potrebbe allo stesso modo negare l'esistenza del genere binario. Il genere è una questione difficile, ancorata sistematicamente agli stereotipi di genere, ma una persona a mio parere dovrebbe poter esprimere se stesso con le etichette che vuole. Sarebbe molto più semplice poter trovare se stessi se queste idee circolassero con più facilità. Non sono da considerare nemmeno dei tabù: d'altra parte a dieci anni ci hanno insegnato che il nostro genere è definito da ciò che abbiamo tra le gambe e lo vedo molto poco etico oltre che sbagliato.

3. In quali gruppi di persone trovi più frequentemente fraintendimenti [sul tuo genere]?
Non esistono spazi tranquilli per persone non binarie, se non hai un circolo di amici che ti capisce o che cerca di capirti non potrai mai godere di questi spazi. Molti individui (non solo non binari, anche chi non ha modo di esprimere se stesso nella vita reale) creano una rete "sicura" di contatti e amici sulla rete o sui social, ma è molto facile che anche nello stesso gruppo ci siano idee differenti sul genere ed è giusto parlarne e fare chiarezza senza mangiarsi reciprocamente.

4. C'è una cosa che le persone binarie devono imparare riguardo al tuo genere?
Il genere è mentale, non biologico.
Il genere non è esclusivamente maschile o femminile.
Il genere non è COMPLETAMENTE maschile o femminile. Ma non è nemmeno completamente neutro.
Il genere è diverso dall'espressione di genere.

Il genere è uno spettro di colori diversi, è molto più vicino alla tavola dei colori di Paint.NET che ad un segmento dove gli estremi sono i due generi binari.

5. Cosa non si dovrebbe mai chiedere ad una persona non binaria?

Personalmente accetto qualsiasi tipo di domande se non è la prima volta che interagisco con il mio interlocutore. Se è il primo dialogo che ho con qualcuno, preferisco parlare della tematica non binaria in modo più generale, senza includermi e senza ricevere domande personali. Sono scelte che possono variare da persona a persona, c'è anche chi è più propenso di me a parlarne come chi non ne parlerebbe mai. Forse le domande odio di più sono quelle che rimandano al binarismo di genere, che si limitano al sapere "cosa hai lì sotto" o al "ma prima cosa eri" o "qual era il tuo nome prima". Molti individui non binari non amano nemmeno essere chiamati pubblicamente per il loro "nome scelto", specialmente se non sono ancora abituati o credono che non sia abbastanza adeguato a loro. Altri usano il loro nome solo su Internet. Se avete amici transgender non chiedete chiarimenti troppo personali o se non hanno ancora imparato ad accettarsi non parlate in pubblico delle loro tematiche. Se si sentiranno abbastanza pronti si apriranno a voi, date loro fiducia e cercate di non farli sentire a disagio, sia con pochi riguardi che con troppi.

GENDERISMO: EXPOSED!Where stories live. Discover now