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fiducia.
ahia, parola difficile.
beh, quarto capitolo, terza parola, la prima in cui sono in difficolta'.
cosa vorra' mai dire questa, apparentemente semplice, ma tutt'altro che facile parola?
fidarsi di qualcuno credo voglia dire affidarsi a quel qualcuno, affidare la propria vita, i propri sogni e le proprie speranze.
in quanto ragazza, ogni volta che sento "fiducia" o "ti fidi di me?" o robe varie, il mio pensiero va subito a titanic.
"ti fidi di me, rose?"
ed e' proprio colpa di jack.
dai, gente, tutti meritiamo un jack dawson nella vita, o cosi' crediamo.
pensiamo di meritare lo strafigo di turno, dolce, bellissimo, simpatico e a cui affideresti tranquillamente la tua vita. anche se stessi sul titanic.
e cosi' ci creiamo nella testa uno standard altissimo per il nostro futuro fidanzato (o fidanzata), anche se sappiamo che il prossimo (o la prossima) sara' quasi sicuramente il caso umano di turno a cui non affidereste, di norma, neanche il vostro sputo, ma a cui date, senza scrupoli, il vostro cuore.
beh, chi sono io per fare morale sulla vostra fiducia negli altri mal riposta?

esatto, chi sono io per giudicare il vostro AMORE FOREVAH AND EVAH, quando, anche io, ho regalato il mio cuore gratis ad una stronza.

beh, in realta' non era proprio una stronza.
quando era con me, tempo prima, era tutto tranne che stronza.

era dolce, gentile, anche sensibile, ogni tanto.
mi stava cambiando. stava cambiando la parte che si nascondeva sotto chili e chili, anzi tonnellate di, beh, di che cosa?
insicurezza? nah, non credo.
bisogno disperato di amore mai trovato? forse.

e quindi perche' e' successo quello che e' successo?
semplice, molto semplice.
una tra le cose piu' vecchie del mondo: l'effetto pecore.

e andatevene affanculo voi, stronzetti etero che sostenete che "l'OmOfoBiA nON esISte, pOi aDEsSo a ScuOlA sOnO tUtTi pRo".
non e' vero manco per il cazzo: se non sei eterosessuale, puoi pure dire addio ad avere una vita normale a scuola.
che poi, gente, davvero, che cazzo cambia a voi se a me piacciono le ragazze invece che i ragazzi.
io davvero non vi capisco.

ma tralasciamo, per adesso, i miei discorsi contro l'omofobia e a favore LGBTQIAPK (si, ho imparato tutte le lettere e ci tengo a condividere la mia genialita' con voi) saranno in seguito. ve lo prometto.
sapete, sono abbastanza fondamentali, credo.

comunque, senza andare eccessivamente fuori tema... voi, cari i miei amati e, dopo quattro lunghi capitoli, oserei dire quasi affezionati, lettori, non sapete ancora cosa ha fatto veronica.

beh, in parte, pensandoci adesso, a mente lucida e piu' distaccata, forse, lo ammetto, potrebbe essere stata, anche se solo in minuscola parte, un po' colpa mia.
qui dico e qui nego.

tenete sempre presente, pero', che questo e' la MIA storia e il MIO libro (scritto da moi) e quindi e' anche la MIA verita'.

quindi, prima di continuare con la lettura, vi avverto: da questo momento inizieranno, per me, un sacco di cose brutte e, si', non sara' piacevole raccontarvele, ma faro' del mio meglio, con la solita autoironia (e anche puro e semplice sarcasmo verso il mondo), ma, ricordate che, per quanto io abbia sofferto, anche io ho fatto soffrire molte persone.
e non lo sto dicendo solo perche', adesso, mi hanno convinto ad andare in terapia (anche se, forse, questo un po' c'entra), ma semplicemente perche' si', devo dirlo.
sono tanto vittima quanto colpevole.

dopo questa lacrimosa introduzione, credo sia meglio iniziare.

bene, eravamo rimasti tutti a COSA LE SARA' SUCCESSO DOPO QUELLA SERA ALLA FESTA QUANDO TI SEI (ora uso un termine moderno) PACCATA VERONICA?

beh, subito dopo nulla.
come ho detto prima, molte ragazze ubriache, quella sera, per quello stupidissimo gioco, si sono baciate.
peccato che, ovviamente credo solo, nessuna abbia limonato con la proprio cotta.

comunque erano tutti troppo ubriachi per accorgersi di questa cosa, cosi', verso le 3, essendo io la piu' sobria (e, fidatevi, ce ne vuole), tra le due, decido di guidare e la porto, di forza, a casa.

i veri problemi sono iniziati il lunedi' dopo.
certo, diciamo, il fatto che io fossi convinta che anche lei fosse follemente innamorata di me, non ha di certo aiutato, ma potete biasimarmi?
immagino che, anche voi se, una sera, aveste pomiciato con quell* che vi piace, sareste al settimo cielo.

comunque quel lunedi' mattina io, come ogni giorno, sono andata verso di lei, solo che, quella volta, animata da, beh, non so bene cosa, forse non avevo ancora smaltito la sbronza del tutto, decisi di dichiararmi o, almeno, di parlare di quello che era successo. una delle due. sarebbe stato meglio, all'epoca, la prima, ma, si sa, non si puo' avere tutto dalla vita, no?

le reazioni della ragazza furono molteplici.
ha iniziato con l'essere preoccupata, dopo il mio ansioso arrivo e il "ho urgentemente bisogno di parlarti",
per poi passare a confusa alla parte "ho pensato molto a quello che e' successo tra di noi alla festa",
fino a diventare imbarazzo dopo la mia confessione dei sentimenti per lei,
per poi terminare con una bella risata.

in quel preciso istante, ogni mia sicurezza e' crollata.
la mia fiducia e' crollata.

eravamo in un corridoio stra pieno: molti ci hanno ascoltato. lo sputtanamento e' stato inevitabile.

tante persone a cui, normalmente, non avrebbe potuto fregare di meno di me-che-mi-dichiaro-ad-una-tipa, se non fosse stato per alcuni piccoli ma importanti, almeno per questa storia, dettagli.

partiamo dal fatto che, beh, veronica si e' messa a strillare, credo insultandomi.
prima non sapevo perche' lo avesse fatto, ma ora lo capisco.
non riuscivo a capire perche' volesse distruggermi cosi', ma poi ho capito: non sarebbe successo nulla se, accanto a noi, in quel preciso istante, non fosse passato archie andrews, noto giocatore di football, play boy e testa di cazzo.
che poi, se avesse almeno meta' di quello che ha li' sotto, come cervello, magari sarebbe un po' meno una carota.
carino, per la santa carita', ma stupido. molto stupido.
infatti lui era il GRANDE AMORE, ovviamente non corrisposto di veronica.
inutile dire anche razzista e omofobo. oppure solo stupido.
in realta' non so, per davvero, se fosse omofobo, ma, almeno secondo la morettina si'.
e quindi che figura ci avrebbe fatto se, IL SUO BIG BIG LOVE avesse scoperto che era la migliore amica di una lEsBicA (ommioddio1!1!1) e che, tra le altre cose, avevano pure limonato?

ma, anche in questo caso, non sarebbe successo comunque nulla.
"lesbica" non e' un insulto. smettiamola di considerarlo tale, cazzo.
il problema e' che se, una bella ragazza, magari anche tra le piu' popolari, urla "sei una lesbica di merda! non avvicinarti piu' a me!", tutti lo vengono a sapere.
e, diciamocelo, alle superiori qualunque scusa e' buona per insultarsi.
e, si', l'orientamento sessuale e' uno degli argomenti tirati spesso in ballo per insultarsi.

quindi, beh, voi potreste anche pensare, alla fine, che io non abbia sbagliato gran che'.
a meno che non siate omofobi e, allora, vi sconsiglio di andare avanti con la lettura.

il mio errore o almeno quello che io consideravo tale, e' stato quello di riporre ciecamente la mia fiducia nella prima stronzetta che passava.
perche' si', mi sono fidata di ben poche persone nella mia vita, credo siano talmente poche da poter essere contate sulle dita di una mano.

e, si', veronica era una di loro.
e, per colpa sua, sono stata distrutta.

ma questo lo scoprirete solo andando avanti.

io vi consiglierei di girare la pagina, in questo momento...

//spazio autrice//
eii, bella gente.
vi prego fatemi sapere cosa ne pensate della storiaaa
(con un commentino, e' semplice, dai 🙃💕)

cheryl - (im)perfectWhere stories live. Discover now