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Non pensavo avrei mai rivisto la mamma, dopo tutto il tempo lontana da casa.
O almeno, non pensavo di rivederla oggi, anche se ci speravo.
Come dovrei reagire, arrivati a questo punto?
Sono felice, anzi, felicissima sia quì.
Però non posso ignorare che sia la prima volta in 1 anno.
Come se noi non esistessimo, come se non avesse dei figli.
È stata capace di calarmi così in basso nel momento peggiore, non mi sento pronta a scoprire la verità, ho ancora diverse situazioni che devo mettere apposto nella mia vita, tante cose da capire, tante strade da percorrere.
Ma non penso di avere altra scelta in questo momento.
E poi, tanto vale chiudere questa storia ora, che non farlo mai più.
Sono sempre stata molto legata mia madre, eravamo due gocce d'acqua.
Forse lo siamo ancora, ma non posso dirlo con certezza.
È come se non la conoscessi, ma so che lei ci potrebbe scommettere che se dovessi scegliere tra i miei genitori, sceglierei lei a priori.
Eppure non l'ho fatto, ho chiesto di restare con mio padre quel giorno.
Ero delusa.
Vedevo qualcosa nei suoi occhi, quando ho fatto l'annuncio.
Una scintilla di disorientamento.
La mia scelta, però, non la cambierei mai.
"La più grande paura dell'essere umano è la paura dell'ignoto", in quell'istante io mi ci sono tuffata di testa in quella paura.
Ciò che avrei passato vivendo con mia madre era più che prevedibile.
È una donna di carriera, piena di lauree, può permettersi di tutto.
A quest'ora sarei in un appartamento di lusso in centro a Roma, vista Trevi, come piace a lei.
Con mio padre non avrei potuto sapere cosa sarebbe accaduto.
Eppure non sentivo un briciolo di compassione per nessuno, ero circondata solo di rabbia allo stato puro, non sono mai stata più arrabbiata.
Sofia mi affianca guardando verso la folla, non individuando la donna che guardo.
O forse facendolo, ma non dandole corda.
Mi tira per la manica e insieme andiamo verso Celine, scendendo dalla piattaforma.
Prima che riesca a raggiungerla mio padre mi si para davanti, e lo abbraccio con tutta me stessa.
Ce l'ho fatta papà.
Spero solo tu non abbia visto la mamma.

Chiacchieriamo a lungo, tra poco ci portano a prendere un gelato.
Stasera usciamo tutti insieme, festeggiare questo giorno è importante.
Ma devo risolvere una cosa.

-Torno subito, vado un secondo in bagno.

Attraverso il cortile, il profumo dell'erba tagliata è rasserenante solitamente, oggi invece mi irrita.
Salgo la scalinata davanti alla grande entrata, mi dirigo verso destra e apro la porta del bagno femminile.
L'ho vista entrare qualche minuto fa.
Probabilmente non ha abbastanza coraggio per venire a salutare dove si trova anche mio padre, che non sa nulla, a quanto pare.
Il bagno sembra vuoto.
Sul marmo del lavandino è poggiata una boccetta di sapone e un profumo a spruzzo regolare.
Mi guardo allo specchio, non ho una bella cera devo dire.
Le porte del bagno sono aperte, quindi non è quì, ma non posso farmela sfuggire ora.
Penso a strategie come in un film d'azione, mentre esco di fretta e furia e la trovo a pochi passi da me.
Il suo sorriso è uno dei migliori che abbia mai visto.
Però non è contagioso, dato che mi tiene a distanza.

-Bambina mia.

Sussurra, la sua voce è calda e accogliente.
Non so cosa dirle, me ne rendo conto solo ora.
Segue un po' di silenzio, finché non ricomincia a parlare.

-Sei diventata così grande e bella in un solo anno, quanto sei cresciuta... mio dio.

Fa un passo avanti.
E io uno indietro.
La sua espressione è smarrita, ma non fa domande.

-Ciao mamma.

Sorride ancora.

-Hai sempre la stessa voce candida pe-
-Come mai sei quì?

Chiedo fredda.

-Non mi sarei mai persa il diploma della mia piccola.
-No, come mai ti presenti solo ora? Hai avuto tempo per vedermi.

Senza Farlo Apposta. [wattpad 2018]Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon