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Le cene a casa con mio padre e Laura non sono mai state parecchio movimentate, non manteniamo quasi mai conversazioni fisse e spesso cadiamo nel silenzio imbarazzante.
Laura è una donna gentile, e penso lei e mio padre si amino alla follia.
Però non credo che lui abbia superato del tutto la storia avuta con mia madre.
Non prova più nulla per lei, e la cosa è reciproca.
Però è stato molto duro, la ha amata per anni.
Non mi stupirei se mi riferisse di non sentirsi pronto ad affrontare un'altra storia seria.
Seria in quel senso.
Sono del parere più che onesto che mio padre sia adulto e liberissimo di fare e frequentare chi vuole, quando vuole.
E voglio vederlo in un nuovo matrimonio con qualcuno di spontaneo e dolce come la madre di Lorenzo.
Tuttavia, non so come cambieranno le cose tra me e lui.
Non siamo fratelli e mai lo saremo, non stiamo insieme e mai ci staremo,
e pure se ci stessimo non sarebbe un effettivo problema.
Però i nostri sarebbero sposati.
Già, questo è un colpo basso.
Non mi sento affatto pronta a riceverlo.
Sapere di amare il mio fratellastro.
Sul serio?
È davvero una cosa stupida.
E, c'è da giurarlo, patetica.
Io e lui abbiamo un rapporto abbastanza formato, di fiducia e complicità.
Noi due contro il mondo, almeno, quello che ci accomuna.
Non mi fa paura ciò che provo, so di non doverlo affrontare.
E se dovessi, non sarei sola.
Mio padre guarda me e Lorenzo con aria di chi la sa lunga, lunghissima.
Mi sento a disagio, nessuno osa fiatare, eppure sento che qualcosa di serio sta per accadere.
Sposto lo sguardo sul moro, seduto accanto a me.
È teso e si nota, le braccia lungo i fianchi.
Stringe il bordo della felpa con le mani.
Ha le nocche bianche.
Mi fingo disinteressata e continuo a girare la forchetta nel piatto più e più volte, mordendomi gli angoli della bocca interna.
Vi prego, se c'è un rospo da sputare, spuntatelo ora.

-Vi dobbiamo chiedere una cosa.

Sono stata accontentata?
Wow, non ci credo.
Aspetta, chiedere?

-Di che si tratta?

Inizia Lorenzo, con un tono leggermente acuto, segno evidente della pressione.

-Sapete, ci abbiamo riflettuto moltissimo prima di arrivare a questo...

Quello che pensavo.

-...vorremmo sapere se ci date, insomma, il via libera per sposarci.
Siamo entrambi quasi 50enni, sappiamo di non aver più tempo per aspettare.

Claudia ridacchia guardando mio padre.
Cosa? Indendo, cosa?
Una doccia fredda, congelata.
Così di punto in bianco?
Vogliono saperlo da noi?
Tutto questo non ha senso nel modo più assoluto.
Sono in un sottosopra, nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Quanto non vorrei essere qui, l'hanno fatta complicata, molto complicata.
Lorenzo trattiene il respiro per qualche secondo, senza distogliere lo sguardo dalle Superga bianche che porta.

-Volete saperlo da noi?

Azzardo.
Questo era il colpo più basso del colpo basso.
Mi resta solo aspettare che il ragazzo accanto a me mi prenda per pazza.
Mi lancia una delle peggiori occhiatacce che abbia mai ricevuto.
Ricambio lo sguardo, tentando di tranquillizzarlo.
È un ragazzo molto tranquillo, abbastanza indifferente, eppure non posso fare a meno di notare come diventi nervoso ogni volta che si tratta dei nostri.

-Oh sì, sapete, voi siete molto legati.

Un brivido leggero mi percorre la schiena, sento la gola seccarsi.
Sposto rapidamente lo sguardo ancora sul ragazzo, che sta guardando in basso insistentemente, sembra assente.
Ma so che ha sentito perfettamente.
Mi verso l'acqua, il rumore delle gocce limpide che rimbalzano nel bicchiere riempe il silenzio della stanza.
Giacomo è uscito, quale migliore occasione per parlarne con noi da soli.
Meglio che lui non lo sappia per ora, è un ragazzino.

Senza Farlo Apposta. [wattpad 2018]Where stories live. Discover now