3. Non sei un problema

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La mattinata passa tranquillamente, io mi sono seduto per terra, accanto ad una poltrona all'angolo della stanza, ad osservare tutti gli altri parlare e ridere. Le conversazioni non hanno avuto seriamente alcun senso, hanno parlato di cose inutili e i collegamenti tra i vari discorsi sono stati illogici, si è passato da un sogno di Bokuto, all'altezza di Shoyo, a cosa ha mangiato Yachi tre settimane prima o alle strane relazioni di mia sorella. Tutto ciò non ha senso, però la cosa è divertente, soprattutto per quanto si immedesimano nella conversazione o per il tono ironico e le continue battutine del biondo. Ammetto che quanche volta ho sorriso, stranamente. Tutta questa allegria per me è troppa per una sola giornata, questi ragazzi hanno una strana influenza su di me, sono divertenti.

Ancora tutti in soggiorno, chi a chiacchierare, chi a farsi gli affari suoi, Kiyoko, la ragazza dai capelli lisci e scuri, che ha parlato poco e niente fa una domanda cui nessuno ha pensato.

"Il pranzo?" Tutti ci giriamo verso di lei e sembra come se al rossiccio e a Bukuto gli si siano illuminati gli occhi, come se si siano rianimati d'un tratto.

"Hai ragione! Ora che mi ci hai fatto pensare ho tantissima fame. Kuroo che si mangia?" Esclama il ragazzo a cui è tornata la vitalità come a Shoyo che intanto annuisce in modo frenetico come per dare ragione all'amico. Il moro li guarda con faccia svogliata.

"Non mi va di cucinare, sushi?" Chiede. I due a cui era rivolta la domanda inziano ad urlare, accettando. Forse c'è un problema.

"Lo prendo per un sì." Dice Kuroo e esce dalla stanza senza chiedere ad altri, dopo qualche minuto torna e ridedica la sua attenzione a ciò che ha fatto prima di essere interrotto. Mia sorella mi guarda e sorride, ha capito, io però rimango in silezio, vorrei evitare di creare problemi ad altri, evitare di stare al centro dell'attenzione.

Venti minuti dopo suonano al campanello. È arrivato il pranzo. Tsukishima va ad aprire e porta dentro due buste piene di ogni tipo di sushi, li posa sul tavolo e tutti gli altri iniziano ad abbuffarsi come se non ci sia un domani, tranne per Yachi e Kiyoko, al contrario di Mahiko che si comporta esattamente come un maschio. Finché Shoyo non volta lo sguardo verso di me e mi guarda con aria interrogativa notando il mio piatto ancora vuoto.

"Tu non mangi?" Chiede e gli altri si voltano verso di me, notando effettivamente che non ho toccato cibo, mentre mia sorella se la ride comprendendo la situazione.

"Non ho molta fame." Mento, sto letteralmente morendo di fame, ma preferisco il digiuno a quello.

"Mente." Dice Mahiko che ha capito, sia che ho molta fame, sia che non ho parlato per non creare problemi. "Odia il pesce da quando è un bambino, la prima e unica volta che ha mangiato sushi ha vomitato." Continua ridendo e ricordando la scena. Il moro seduto accanto a mia sorella mi guarda e incrocio i suoi occhi che mi mettono in soggezione.

"Scusami tanto per non aver chiesto altri pareri, siamo abituati a comprare sushi. Non ci ho proprio pensato, adesso vado a cucinarti qualcosa, per farmi perdonare, ma comunque avresti potuto dircelo." Parla Kuroo che si alza per dirigersi in cucina.

"Non c'è problema, davvero, sto bene così." Dico con un tono di voce davvero basso, ripeto, non voglio creare problemi e ne ho appena creato uno.

"Kuroo per piacere potresti cucinargli qualcosa, sta chiamente mentendo, a quest'ora a casa si sarebbe divorato minimo cinque pacchetti di patatine. Ti avverto, non fargli mettere mano sui fornelli, però. Potrebbe seriamente mandare a fuoco l'intera casa." Chiede mia sorella aggiungendo varie informazioni che avrebbe potuto evitare di dire, so di non essere bravo in cucina ma mi ha appena sfottuto davanti a persone che io conosco da massimo tre ore. Shoyo mi guarda ridacchiando e aggiungendo un "tranquillo, anche io non so cucinare una volta ho mandato a fuoco l'uovo che stavo preparando.", che mi fa sorridere.
Kuroo annuisce con un sorriso in direzione di mia sorella, gurdandomi un attimo. Esce dalla sala da pranzo e si dirige in cucina, mi ci dirigo anche io per evitare di vedere gli altri mangiarmi davanti e magari per aiutare l'altro ragazzo, anche se porterebbe al bruciare sicuramente qualcosa.

Entro in cucina, che ovviamente è gigante come il resto della casa, e vedo Kuroo girato di spalle per prendere una padella con cui cucinare una fettina di carne.

"Puoi anche evitare di scomodarti a cucinare, seriamente non c'è problema. Mangerò qualcosa dopo, torna a mangiare." Dico nuovamente.
Lui trova finalmente la padella e le mette sul fuoco, poi si gira verso di me  regalandomi un altro sorriso.

"Mahiko mi ha parlato molto di te, so che non ti fidi delle persone e che cerchi sempre di non essere una preoccupazione o un problema per gli altri. Si è notato due minuti fa, non sarebbe successo niente se avessi detto che non ti piace il sushi. Ricorda, dì cosa vuoi dire e cosa pensi, qua nessuno ti giudicherà, qua non sei un problema." Dice avvicinandosi a me, troppo, si è avvicinato troppo.
Mi sorride, dolce rassicurante, è bello il suo sorriso.

L'eterosessualità qui è andata già a farsi fottere, eh.

Non presto attenzione a cosa dice la mia testa e mi allontano velocemente, aumentando drasticamente la distanza tra di noi.

Come dicevo: è morta.

Il moro ritorna a cucinare una fettina di carne e la poggia su un piatto isieme a qualche fetta di pomodoro. Ringrazio velocemente, evitando il suo sguardo e prendendo in fretta il piatto per tornare il prima possibile dagli altri.

Entro nella sala da pranzo seguito da Kuroo e noto Mahiko che lo guarda con una faccia strana. Mi siedo vicino a lei e si volta verso di me.

"Dopo dimmi cosa è successo in cucina, non sta sorridendo ed è troppo pensieroso, deve essere successo qualcosa per forza." Mi sussurra mia sorella indicando con la testa il ragazzo con cui mi trovavo in una situazione imbarazzante poco prima.

"Niente, non è successo niente. Ha solo cucinato." Rispondo sempre sussurrando.

"Certo, io ci credo proprio. Dopo me lo dici, e ricorda che io già vi vedo come coppia e vi shippo, eh."

"E io dico che vai troppo oltre con la tua immaginazione, e ricorda la mia eterosessualità."

Ma se ho detto poco fa che è praticamente sparita, non puoi ignorarmi così

"Non ho mai sentito cosa più divertente, ti giuro. Dovresti provare a fare il comico."

"Certo, certo. Tu pensa alla tua vita sentimentale, non stai di certo messa meglio."

"Bastardo." Risponde guardandomi male, sta per rispondere finché Yachi non la interrompe.

"Ragazzi, le camere? Come ci sistemiamo? Le camere da letto sono sette, noi siamo otto."

"Immagino che Kenma dormirà con Mahiko." Risponde Shoyo guardando gli altri che in qualche modo acconsentono.

"No! Io non ci dormo con lui! Voglio dormire da sola!" Esclama mia sorella urlando e indicandomi.

"Questo dovrei dirlo io visto che russi come un ippopotamo, ma non ci puoi fare niente quindi smettila di lamentarti." Rispondo io, invano, perché lei continua tranquillamente a lamentarsi della scelta.

"Facciamo così, Kenma andrà a dormire da Kuroo che ha la stanza più grande e così non mi sentirà russare come un ippopotamo." No, aspetta...cosa? Dove dovrei andare a dormire io? Mia sorella mi guarda e io ancora confuso non rispondo.

"Bene, chi tace acconsente, è deciso."

"Cosa?" Chiedo ancora perplesso.

"Hai capito bene, andrai a dormire da Kuroo, non ti voglio con me in stanza." Dice facendomi un occhiolino senza farsi vedere dagli altri. Quella brutta bastarda...

"E poi sai, voglio seriamente che la mia ship diventi reale."

Ecco il terzo capitolo

Come al solito spero vi sia piaciuto e che mi perdoniate per gli errori di  battitura.

E niente sciauu

Amore In Vacanza~ KurokenWhere stories live. Discover now