Prima che me ne accorgessi, sbattei le palpebre e una lacrima mi scivolò sul viso.

"Sai, mi mancano Harry." Sussurrai, abbassando lo sguardo e notai che mi stessero tremando le labbra. "Mi manca avere una madre e un padre. Mi sento così sola." Piansi evitando di guardarlo.

I suoi occhi erano comunque su di me, lo sentivo.

"Mi dispiace tanto." Mormorò, portò la sua mano sulla mia e sollevai lo sguardo.

"So comunque che non sarò mai davvero sola. Perché tu sei qui, Tyler, Hanna. E i ragazzi." Iniziai ad elencare le persone che ritenevo importanti.

Harry sorrise. "Non sarai mai sola, va bene? Ricordalo."

Dopo un lungo viaggio finalmente riuscii a sospirare di sollievo quando atterrammo a New York. 

"Allora, che vuoi fare prima di stasera?" sorrise Harry ampiamente.

"Possiamo riposarci un po'? Harry, sono stanchissima. E sembra che le gambe mi stiano per cadere." Gemetti.

Lui rise. "Blue, sembra che tu abbia il jetlag." Poi continuò. "Il management vuole che stiamo ad un preciso hotel, non so perché comunque. Possiamo... riposarci." Disse a disagio e sorrisi.

"Vuoi un passaggio?" mi chiese noncurante, ed io sorrisi ampiamente annuendo.

"Posso salirti sulle spalle?" chiesi.

Harry sogghignò. "Sì."

Lo facemmo in pubblico, davanti a tutti, Harry si piegò sulle ginocchia e mi sedetti velocemente sulle sue spalle, misi le mani sulla sua testa.

"Bene, ora mi alzo." Mi informò. "Tieniti."

Gridai, perdendo momentaneamente l'equilibrio e strinsi la presa sui suoi ricci.

"Ohw! Cazzo, i miei capelli!" Gridò e le persone intorno a noi ci guardarono stranite, finalmente ritrovai l'equilibrio tenendo semplicemente le mani sulla sua testa.

Mi sentivo così alta, e in qualche modo mi sentivo una bambina.

"Mi farai cadere, ne sono sicura." Dissi ansiosamente, lui rise.

"Oh no!" scherzò, piegandosi leggermente.

"HARRY!" gridai, strinsi le gambe quasi fino a soffocarlo e lui boccheggiò.

"Blue, non farlo." Disse.

"Allora smettila di fare lo stronzo." Contrattai, dandogli un piccolo schiaffo sulla guancia.

Lo sentii appoggiare leggermente la testa all'indietro in modo che strofinasse tra le mie gambe, e boccheggiai, schiusi le labbra.

"Harry, non in pubblico." Scattai, gridando leggermente.

"Mhm piccola, le tue gambe sono calde. Mi piace qui."

"Cazzo." Sentii ancora una volta quella familiare sensazione di piacere. "Harry sono seria."

"Andiamo piccola. Mostrami la tua parte selvaggia." Mormorò prendendosi gioco di me.

"Oh. Vuoi una parte selvaggia? Te ne darò una, devi solo aspettare."

"Bene, è questa la mia ragazza." ridemmo.

Arrivati in camera spinsi immediatamente Harry sul materasso e salii su di lui.

"Ecco la parte selvaggia." Sussurrai sulla pelle del suo collo.

"E' un male che sia eccitato?" mormorò e sorrisi.

"Mi sento in vena di usare i denti, oggi."

Schiuse le labbra, e poi le chiuse, sbattendo le palpebre, estasiato.

P.S. I hate you (Harry Styles) [Traduzione italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora