P.S. I Hate You (Harry Styles) [Traduzione italiana]

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*ALCUNI CONTENUTI DI QUESTA STORIA NON SONO ADATTI AI MINORI DI TREDICI ANNI. *


PASSATO [anno 2011]

Sospirai, rigirandomi tra le coperte. Questo rito stava diventando, per me, piuttosto fastidioso. Per qualche motivo quel letto sembrava fin troppo vuoto nonostante ci fossi io, e iniziai a credere che un letto, per metterti completamente a tuo agio,  dovesse essere condiviso.

L'unico suono udibile oltre le quattro pareti della mia camera era quello della pioggia, che batteva copiosamente alla mia finestra.

Decisi di chiamare l'unica persona che sapevo mi avrebbe fatto compagnia in una notte come quella, cercai il mio telefono nel buio e quando lo trovai, lo presi e lo sbloccai, componendo il suo numero.

Dovetti aspettare tre squilli prima di poter sentire la sua voce, così profonda.

"Pronto?" disse.

"Harry," feci una pausa. "Vieni stasera?"

"Scordatelo, stavo dormendo." rispose seccato dal fatto che lo avessi chiamato alle tre del mattino.

"Per favore." lo implorai alzando gli occhi al cielo.

Aspettai per una risposta, mentre sentivo diversi rumori dall'altra parte della linea.

"Vuoi fare sesso?"

Sorrisi, mordendomi il labbro. "Non sarebbe male," lui rise appena mentre sbadigliai.

"Sono da te in dieci minuti." Rispose, finalmente.

"Sono nuda sotto le lenzuola." lo informai, arrotolando una ciocca di capelli tra le dita.

"Forse cinque, allora." Rispose lui mentre sentii altri rumori che mi fecero pensare si stesse sistemando.

Mi venne da ridere al pensiero. "Oh, e comunque," Iniziai, sentendo i suoi passi per le scale.

"Sì?" sospirò.

"Ti odio."

Aspettai pazientemente il suo arrivo, coprendomi con le coperte, fredde contro la mia pelle nuda. A coprirmi, oltre le coperte, c'erano i capelli scuri che lasciavo cadere sulle spalle, li adoravo. 

A differenza di ciò che possiate pensare, Harry non era mio amico, e anche definirci amici di letto sarebbe stato completamente sbagliato. Ci odiavamo, che vogliate crederci o no, eravamo l'uno l'opposto dell'altro: lui arrogante e stronzo sfacciato, mentre io ero la brava ragazza, anche se mi divertiva fare la cattiva in segreto. Tutti mi conoscevano come l'alunna modello, quella che aveva raggiunto risultati strabilianti. Ero una delle più attive e coinvolte nei corsi scolastici. Harry invece era il completo opposto, con la mentalità di uno stupido ragazzino di tredici anni.

Ero praticamente il migliore esempio dell'adolescente perfetta, ciò nonostante mi mancava una cosa di cui sentivo il disperato bisogno: l'amore. Non intendevo il vero amore, sia chiaro, ma avevo bisogno di un affetto che andasse oltre, volevo il sesso, quel contatto fisico che ti fa bruciare dentro e ti travolge meravigliosamente.

Era alla base del patto che avevo stretto con Harry, entrambi avevamo bisogno della stessa cosa dall'altro. Giurammo di non dirlo mai a nessuno, io in particolare ero la più preoccupata tra i due di cosa avessero pensato di noi. Agli occhi degli altri, non ci eravamo mai rivolti uno sguardo o una parola, eravamo sconosciuti, e avrei voluto che le cose restassero tali.

Mi spaventai quando sentii un colpo sulla finestra. Lasciando il mio amato cuscino intravidi la sagoma di Harry dietro la finestra. Mi avvolsi velocemente nelle coperte e mi alzai per raggiungerlo.

Aprii la finestra cercando di non far rumore. Lui era lì che mi guardava, con un sorriso. Lo fissai per pochi secondi, poi con un cenno della testa lo invitai ad entrare e chiusi la finestra alle nostre spalle.

"Non c'è nessuno in casa, avresti potuto usare la porta." dissi un po' duramente. Mi fulminò con lo sguardo prima di rispondermi sarcasticamente.

"Scusa se volevo essere prudente" fece una pausa, "Li hai già fatti i compiti, tesoro?" Rise facendomi alzare gli occhi al cielo.

"Sì." risposi incrociando le braccia.

"Hey, posso avere un bicchiere di-"

"No." lo fermai, mi avvicinai a lui fermandomi a pochi centimetri di distanza.

"Va bene." alzò le sopracciglia, poi mi baciò improvvisamente.

Quel piacere familiare mi fece sentire scintille in tutto il  corpo, mentre il bacio lentamente veniva approfondito. Socchiusi le labbra per permettergli più accesso, mentre gli accarezzavo il petto con le mani.

"Il tempo fuori faceva schifo, eh?" sospirai sulle sue labbra, tirando l'orlo della sua maglietta per toglierla di mezzo.

"Mh, zitta" sussurrò, lasciandosi spogliare. Lo guardai, sorridendo.

"Immagino ti piaccia ciò che vedi, nerd."

"Proprio così, stronzo." risposi alzando le spalle. Ci appoggiammo sul letto con me su di lui. Il bacio non era ancora stato interrotto. Spostò le sue labbra dalla mascella al collo, facendomi gemere delicatamente alla sensazione. Gli accarezzai la schiena nuda con le mani, prima lentamente, poi iniziai a graffiargliela.

In risposta mi diede un morso sul collo, facendomi gemere. Harry si fermò, si spostò i capelli dagli occhi e poi guardò in basso per aprire i suoi jeans. Lo fermai.

"Faccio io." sussurrai. Cercai di slacciargli la cintura e abbassargli la cerniera il più lentamente possibile, per prenderlo in giro.

"Cazzo, smettila di prendermi in giro, Blue." sussurrò tra i denti, facendomi ridere. Gli tolsi lentamente i pantaloni ed avanzammo sul mio letto. Si mise sotto le coperte ed io gli salii sopra. Continuò a mordermi la pelle facendomi ansimare.

"Ho gli esami finali domani." sospirai, ricordandomi che avevo ancora da fare quegli stupidi esami.

"C'è lo zero per cento di possibilità che tu possa fallire." disse brevemente, lo guardai tirare fuori un preservativo.

Sorrisi prendendolo.

"Vuoi mettermelo, o...?" sollevò un sopracciglio. Annuii leggermente, lui mi avvicinò al suo corpo caldo con un braccio.

Ed è lì che iniziò.


TRADUZIONE di ahngvst  // @smellyboixx on Twitter

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