Capitolo 19

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B  L  U  E

Tornata a casa dopo essere stati a Malibu, ero esausta. E ovviamente incazzata perchè Harry era stato un cretino.

Era il solito, non sarei dovuta essere così sorpresa.

"Ehi... dovessi aver bisogno di compagnia..."

"Non ora, Harry." sospirai.

"Oh andiamo, non ti va nemmeno un po'?"

Scossi leggermente la testa buttandomi sul letto.

"Che succede? Non hai mai rifiutato questo tipo di offerte prima." indagò, il materasso si abbassò leggermente quando si sedette alla fine del letto.

"Dylan."

"Oh, quel coglione che ti ha spezzato il cuore, giusto?"

"Stavo pensando di non avergli dato neanche una possibiltà per spiegarsi." mormorai. "Ed ora sono qui allo stesso punto con te... di nuovo. Sta succedendo di nuovo."

"Io non ti ho mai fatto del male."

"Già... pensa ancora." sollevai un sopracciglio.

Ci pensò su per un po'. "Che ho fatto?"

Esattamente. Non sa neanche che ha fatto.

"Tu mi hai messa in imbarazzo davanti a tutti il giorno del diploma. Quel discorso significava molto per me... ed è stato rovinato da te." mi prese un dolore al petto al solo terrificante ricordo.

"Quello era il liceo, t--"

"Che è stato esattamente due anni fa."

"Mi dispiace..."

"Sì, dispiacersene non è abbastanza per mettere tutto apposto. Ma grazie per averci provato." dissi sarcasticamente.

Lui scrollò le spalle.

"Okay, ho bisogno di stare da sola, sempre se non ti dispiace." gli feci cenno di uscire.

"Puoi spiegarmi che ti prende, esattamente ?"

"Oh, adesso ti interessa?"

"Perchè presupponi di sapere sempre ogni cosa, Blue? So cercando di far funzionare questa roba, per il pubblico. Per gli altri. Se pensi che mi interessi un cazzo di te, beh non è così. E se pensi di sapere tutto su di me, allora ti stai fottutamente sbagliando. Quindi chiudi il becco, okay." scattò arrabbiato.

Rimasi impassibile. "Okay." mormorai alzando le spalle. "Se i tuoi fottuti manager hanno bisogno di qualcos'altro... puoi dirgli di andare a farsi fottere." lo spinsi verso la porta.

Lo cacciai fuori prima di chiudergli la porta in faccia.

Lamentandomi, mi buttai nuovamente sul letto. "In che diavolo mi sono cacciata." sussurrai a me stessa.

Come un segno, il mio cellulare iniziò a vibrare al mio fianco e sollevai di poco la testa.

Risposi incurante, portando l'apparecchio all'orecchio.

"Sì?" Risposi seccata, sapendo già che fosse Hanna.

"Salve, è Blue Anderson che parla?" chiese una voce sconosciuta dall'altro capo del telefono.

"Sì, sono io." mi accigliai rotolando sul letto.

"Salve, Blue. Mi chiamo Noelle, sono una giornalista."

"Uh... okay?"

Ridacchiò, sembrava molto nervosa, il che mi fece accigliare maggiormente. "Come ha fatto ad avere questo numero?"

P.S. I hate you (Harry Styles) [Traduzione italiana]Where stories live. Discover now