Deadly Trap.

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La caverna era avvolta completamente nel buio, la lanterna emanava una fievole luce che riusciva a malapena ad illuminare il mio viso. Non facevo altro che pensare a quest'ultima settimana. In fondo non ho mai creduto di appartenere per davvero al mondo degli umani, mi sono sempre sentita fuori posto.
Una folata di vento fece spegnere la lanterna e ovviamente io non andava in giro con dei fiammiferi piazzati in mezzo alle tette, così abbandonai quel pezzo di ferraglia a terra e volteggiando un po' con la mano inizia a creare più luce di quanto potesse farne la lanterna. Era tutto così strano.. come poteva Elaine essere di nuovo qui tra noi? Insomma, da quello che mi aveva raccontato Ban, non si sarebbe svegliata con uno schiocco di dita. Inoltre, perché Ban ci teneva così tanto a me? Forse in passato siamo stati qualcosa che io probabilmente non ricordo. Istintivamente i miei pensieri andarono verso Estarossa e Zeldris, anche loro erano miei fratelli eppure non avevano nessuna voglia di essere gentili come Meliodas.
Continuai a camminare e la paura piano piano scomparve a causa di tutti questi miei pensieri, da poco avevo scoperto che Arden fosse completamente un demone, e io invece.. l'essere più puro mai esistito. Credo che ci sia ancora una parte demoniaca in me e la cosa che mi spaventa di più é che vorrei che questo male cresca, vorrei diventare completamente qualcosa di oscuro e confondermi con il buio di questa caverna. Io non ho mai amato e non sono fatta per amare, ma perché ora desidero essere un demone solo per amare Arden? Solo per non farlo sentire inferiore a me, solo per non fargli credere che io sia migliore di lui, perché in realtà io non sono migliore di nessuno e sono certa che questa parte demoniaca che vive dentro di me, seppur piccola, non sparirà mai.

"Melll" sentii urlare fino a quando la figura di Arden non mi si parò avanti, ma quanto poteva essere bello? Aveva i capelli scompigliati e le labbra semichiuse, il suo volto era illuminato semplicemente dalla luce che fuoriusciva dal palmo della mia mano.
"Non puoi stare qui Arden, cosa ti balena in testa" chiesi con tono per niente tranquillo, il solo pensiero che qualcosa potesse ferirlo mi faceva rabbrividire. Sapevo che era molto forte, anche più di me credo, ma sentivo comunque la necessità di proteggerlo da tutti i mali.
"Non potevo farti entrare da sola" disse facendo un passo avanti. Sì sentì il suono di un crack e prima che guardassi i miei piedi per vedere cosa fosse successo, fui pervasa da una sensazione di vuoto e mi sentì precipitare fino a sbattere la testa contro qualcosa di estremamente duro e freddo.

-

"Merlin che cazzo fai!" esclamò Meliodas che si stava piano piano infuriando.
"Non posso capitano, sono lì dentro insieme e se non porró fine a tutto questo ci rimetteremo la pelle" rispose Merlin mentre usava la sua magia per chiudere il piccolo varco in cui erano entrati Mellain ed Arden.
"É mia sorella! E tu sei una stronza!" esclamò ancora Meliodas mentre Ban lo teneva fermo stringendogli le braccia. "Sei stata tu a crearli e adesso con quale faccia vuoi distruggerli, mi fai schifo! E tu Ban sei un traditore, mollami!" urló ancora Meliodas.
Elizabeth era dietro di lui e per quanto avesse voglia di stringerlo tra le sue braccia per calmarlo, decise che quello non era per nulla il momento, doveva restare al suo posto.
"Non portarmela via di nuovo Merlin.." disse Meliodas, ed ora il tono della sua voce si era abbassato lievemente e somigliava più ad un lamento che ad un ordine imposto da un capitano.
"Mi dispiace" disse di nuovo Merlin una volta assicuratasi che lo squarcio fosse ben chiuso. Sapeva che nessuno riusciva a sopravvivere lí dentro, ma sapeva anche che quei due insieme sarebbero riusciti ad arrivare al centro del mondo se solo avessero usato un po' di più i loro cervelli.

Merlin non era una persona stronza, ma era molto ambiziosa ed é sicuro che molte volte salvasse le persone solo per uno scopo personale, per usarle come suoi esperimenti ma Meliodas credeva che fosse una persona migliore di così, forse non era ancora consapevole del fatto che nulla si fa per nulla e che il mondo non é tutto rose e fiori come si vuol far credere.
"Escanor, é mezzogiorno e ho bisogno che tu trasformi questa caverna in semplice terra bruciata"
esclamò poi Merlin guardando l'uomo possente e con dei baffi esilaranti che si trovava difronte a lei.
"É colpa mia se sono lì dentro, non mi perdoneranno mai se farai una cosa del genere, per favore! Ho bisogno del loro aiuto" disse nuovamente Meliodas che ormai era caduto sulle ginocchia per la disperazione mentre le sue parole risultavano quasi come un sussurro "Non posso perderli, non posso perdere Elizabeth.. non voglio che succeda di nuovo" . Il biondo sapeva che con un semplice scatto di rabbia o con della semplice forza di volontà sarebbe riuscito a fermare Merlin e a riaprire quello squarcio, ma ormai si sentiva troppo debole, come se il suo malumore fosse riuscito a prosciugargli tutte le forze, ma lui non poteva arrendersi, in fin dei conti lui era il peccato d'ira con il simbolo del drago.

Spazio autrice

Eccomi quaaaaaa!!
Volevo solo dirvi che la storia sarà diversa dai capitoli precedenti, i capitoli saranno più lunghi e narrati diversamente, spero che questo non vi dispiaccia.

Mi scusa ancora per questa lunga assenza e vi lascio a questo piccolo capitolo!

-Mel xx

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⏰ Last updated: Jun 03, 2020 ⏰

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