Night.

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"King.." disse Diane arrossendo e vedendo il ragazzo porgergli una margherita bianca.
"É bellissima"
Il ragazzo smise di fluttuare e poggió i piedi a terra, poi si allungó per darle un bacio.
"Devo chiederti una cosa"
"Dimmi" disse Diane mettendosi i capelli davanti la bocca e arrossendo.
"Cosa siamo io e te?" disse King scostandole la mano dal viso e accarezzandole la guancia.
"S-stiamo insieme" disse la ragazza poggiandogli la mano sulla gamba.
Lui arrossí e inizió a baciarla.
"Ti va di fare un giro in città o torniamo al Boar Hat?" chiese King.
"Andiamo in città" disse Diane prendendogli la mano e iniziando a correre.

-

Ero sulla soglia della porta, guardavo Arden, era di spalle, probabilmente non si era neanche accorto della mia presenza. Prese la bottiglietta d'acqua che era sul comodino e se la gettó in testa, delle goccioline scendevano lungo la sua schiena, sul suo viso e sul suo petto. A quella vista mi morsi il labbro, per sbaglio feci rumore e lui si accorse della mia presenza.
Mi guardó notando il desiderio nei miei occhi, fece un sorriso malizioso poi si avvicinó a me, non disse una parola, l'unica cosa che fece fu tirarmi nella stanza e chiudere la porta a chiave.
"Che cosa vuoi Mell?" mi chiese mettendomi con le spalle al muro, nel vero senso della parola.
Il mio corpo era schiacciato tra il muro e il suo corpo.
"Se hai chiuso a chiave dubito che tu non abbia capito" dissi mantenendo il contatto viso.
Seguí con il dito una gocciolina che scendeva giú dal suo petto.
Guardai le sue mani, tremavano, forse dalla voglia di toccarmi o per la tensione che si stava creando.
"Toccami quanto vuoi" dissi baciandogli la spalla, il collo, il mento, la guancia, poi mi fermai e lo guardai negli occhi.
"Non possiamo" disse guardando fisso le mie labbra.
Alzai gli occhi al cielo e lo baciai. La mia lingua si muoveva nella sua bocca, mi prese in braccio e mi buttó sul letto.
Aprii gli occhi e mi alzai di colpo.
Che razza di sogno, pensai tra me e me. Guardai al mio fianco e Arden non c'era. Scesi al piano di sotto per prendere un bicchiere d'acqua.
Sul tavolo c'era un mazzo di rose.. blu.
Chissà chi le avrà comprate.
"So che è il tuo colore preferito" sobbalzai credendo di essere da sola in piena notte nel bar.
"Cosa stai bevendo?" chiesi.
"Vodka"
Gli lanciai lo sguardo piú storto che avessi mai fatto in vita mia.
"Vuoi assaggiare?" chiese.
"Sí" dissi anche se io odio la vodka.
Se ne fece scrivolare un pó sulle labbra.
"Assaggia" disse.
Stava giocando sporco, di questo ne ero consapevole.
Mi avvicinai e gli leccai le labbra.
"Ce n'é ancora un pó qui" disse indicando un angolo della bocca.
Posai le labbra sulle sue e leccai anche lì. Quando stavo per staccarmi da lui mi prese la testa tenendola attaccata alla sua. Mi bació inserendo la mano tra i miei capelli.
Sto sognando di nuovo?
"Che ci fate qui?" chiese Meliodas.
"Non riuscivo a dormire" disse Arden.
"Io ho fatto un sogno.."
"Versamene uno" disse Meliodas ad Arden vedendolo con il bicchiere in mano.
"Cosa ti turba fratellone?" chiesi.
"Elizabeth ha una settimana di vita"
"È malata?" chiese Arden con espressione sorpresa.
"A causa della maledizione"
"Sì ma ci sarà qualcosa che possiamo fare" dissi.
"Una cosa c'é.." disse Meliodas mentre io e Arden lo ascoltavamo attentamente.

-

Meliodas ci aveva detto cosa fare ma dovevamo fare il tutto senza che gli altri si accorgessero delle nostre intenzioni.
Non credevo esistesse un modo per rompere una maledizione, ma a quanto pare sí.
A saperlo eravamo solo io, Arden, Merlin e Meliodas.
"Puó entrare solo una persona nella caverna, ci fermeremo in una cittadella vicina e mentre gli altri faranno i loro comodi, noi spariremo per un pó" disse Meliodas.
"Entreró io" disse Arden
"No vado io" dissi.

Una volta che mamma Howk era ferma, tutti fecero come aveva detto Meliodas, ovvero andare per conto proprio.
Entrammo in una foresta abbastanza fitta, camminammo molto fino ad arrivare ai piedi di un dirupo, lí c'era una piccola apertura, credo fosse la caverna.
"Le regole sono tre" disse Merlin guardandomi "una volta entrata non puoi tornare indietro, non puoi urlare o sveglierai le molteplici creature bizarre che si trovano lí, proveranno ad ingannarti molte volte, non accettare nulla"
"Fai andare me, ho sentito dire che nessuno é riuscito ad uscirne" disse Arden.
Lo guardai "Non lascerò che vada tu" dissi impugnando la spada, prendendo la lanterna e avviandomi.
"Aspetta non le hai detto la terza" urlò Arden contro Merlin ma ormai era troppo distante.
"Forse é un bene che non riesca ad uscire" dissi la maga.
Arden la guardò furioso e corse nella caverna.
"No voi insieme non potet.." urlò lei.
Ma Arden era già dentro avvolto nel buio.

The Seven Deadly SinsOnde as histórias ganham vida. Descobre agora