CAPITOLO 59🥀

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Vi prego, leggete lo spazio autrice per me è molto importante, ci tengo a esprimere la mia idea e a vedere come la pensate voi e se condividete la mia idea... buona lettura... (io sto ridendo da tre ore con quel video è vecchio ma ne vale la pena) ora vi lascio veramnete al capitolo, buona lettura....

Arrivati da Starbucks ordinammo il solito e mangiammo velocemente e uscimmo, andammo verso il parcheggio quando una scena straziante si presentò proprio difronte a noi. Un poliziotto stava rincorrendo un ragazzo di colore che lo supplicava di non sparargli

-Please! Pleas! Stop! Don't shot me- lo scongiurava il ragazzo

-Alzi le mani e non si muova!- continuava ad urlargli il poliziotto

-Please God!- continuava a ripetere il signore fermandosi

-Mostri una carta di identità! ORA!- urlò il poliziotto, il ragazzo fece come richiesto, infilò la sua mano nella giacca e il poliziotto urlò -MANI BEN IN VISTA!-

Non capisco se questo poliziotto è cretino o deficiente, sono un pò confusa, prima mi dici prendi i documenti te li sta prendendo e tu gli dici di tenere le mani in vista? Ma sei rincoglionito o cosa? Sta facendo quello che gli hai chiesto, ma io boh!

Il giovane era visibilmente confuso e continuava singhiozzare e pregare di non essere sparato

-HO DETTO MANI BEN IN VISTA!-

Il ragazzo, fece come richiesto, tolse la mano dal suo giacchetto e lentamente le alzò al cielo e poi BooM! Il poliziotto sparò al giovane

Noi osservammo la scena straziati, il giovane ragazzo era accasciato a terra con le mani sull'addome sanguinante

-Josh dobbiamo chiamare un'ambulanza. ORA!- dissi e Josh fece come ordinai 

-HO DETTO MANI IN ALTO!- urlò nuovamente il poliziotto sparando altri due colpi sul corpo del povero ragazzo.

-Please stop!- furono le ultime parole prima che il suo addome smise di alzarsi e abbassarsi per respirare. Era morto. Morto in una pozza del suo stesso sangue. Solo perchè faceva quello che chiedeva il poliziotto il quale si contraddiceva da solo.

Dopo poco tempo arrivò l'ambulanza la quale dichiarò il decesso dell'uomo e parlarono con la polizia

-Josh- richiamai l'attenzione del ragazzo che era come ipnotizzato da questa scena straziante -JOSH- lo richiamai io con tono di voce più forte

-Oh si, scusa. Dicevi?-

-Ti prego andiamocene-

-Si- 

Saliti in auto nessuno dei due aprii bocca.

Arrivati a casa, ci dirigemmo in salone.

-Vuoi parlare di quello che è successo oggi?- mi chiese Josh

-Si, perchè su queste cose non si può passare avanti e fare finta di niente- risposi io 

-Hai ragione Em, ma in quel caso non potevamo intervenire guardaci abbiamo soli 16 e quell'uomo aveva una pistola. Se quel poliziotto non era armato, poliziotto o non avrei difeso il povero ragazzo pace all'anima sua- 

-Già, ci avrei scommesso- risposi io ridendo, ma la mia risata venne interrotta da una domanda di Josh

-Secondo te perchè il poliziotto ha avuto quella reazione verso quel povero ragazzo?-

-Josh, il ragazzo non aveva colpa, stava prendendo i documenti dalla giacca e il poliziotto gli ordinò di alzare le mani il che non aveva senso. Io credo che l'unica colpa che aveva quel povero ragazzo è solo il colore della sua pelle, perchè tutt'ora che siamo nel 2020 ci sono ancora pregiudizi su le varie etnie come ad esempio gli afroamericani o gli ispanici che li raffigura come stupratori o spacciatori solo perchè alcune persone che possono essere ad esempio ispaniche o di colore che fanno azioni spregevoli vanno a rovinare la nomea di tutta la sua etnia solo per l'errore di questi- risposi io

|innamorata di te| Josh RichardsWhere stories live. Discover now