CAPITOLO 42

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"C-come è possibile? Era incinta? E non me lo ha detto!". Crollai. Ero in lacrime. L'unica cosa che mi veniva da fare era quella di abbracciarla. -scusa! scusa! scusa. scusa. scusa. scusa.- iniziai con voce alta per poi finire in sussurro strozzato da un singhiozzo.

Emily pov's

Josh mi abbracciò e continuava a chiedermi scusa. Io non sapevo cosa fare, così non feci niente.

Questa cosa dell'aborto mi sta confondendo più di quanto non lo sia di per se. Ma sicuramente non facilita le cose, ne tra me, ne per Josh ne per la nostra relazione.

Quando Josh si staccò da me sentii come una sensazione di vuoto dentro di me, più del vuoto che mi dominava.

-Posso farti una domanda?- chiese Josh guardandomi

-ehmm si-

-Perchè non mi hai detto che eri... beh... insomma hai capito... incinta...- Domando lui

-Il fatto è che io non lo sapevo, quando mi sono svegliata l'infermiera ha chiamato il dottore, ed è stato lui che me lo ha detto. Secondo te... te lo avrei nascosto?- chiesi io con un filo di voce

-Emily... Io non so più cosa pensare. Ma si... credo che me lo avresti detto- disse -credo- aggiunse  a voce bassa, talmente bassa che a malapena riuscii a sentirlo.

-Tra quanto puoi tornare a casa?- aggiunse

-Non lo so ancora- mentii

-ah ok, hai bisogno di qualcosa?- chiese

-Sono stanca, vorrei dormire un pò- dissi

Lui si avvicinò a me, ma lo fermai e aggiunsi - Da sola. Per favore. Ho bisogno di pensare, e con te nelle vicinanze non riesco a pensare. Quindi ora vai a casa, fatti una doccia, cena e riposa.- -almeno tu puoi farlo- sussurrai, sperando che non mi sentisse.

-Va bene, se è questo che vuoi lo farò- detto ciò si avvicinò verso la porta e aggiunse -Ti amo- Io non risposi, mi sdrai sul lettino e gli voltai le spalle. Lui fece un respiro profondo come per dire qualcosa, poi ci ripenso e se ne andò chiudendosi la porta alle sue spalle. 

Appena udii la porta della camera di questo ospedale chiudersi scoppiai a piangere. Lacrime dopo lacrima non riuscivo a smettere di piangere, finchè poi mi addormentai.

**toc toc**

Un suono mi svegli. Qualcuno bussò alla porta

-Avanti- dissi io con la voce ancora impastata dal sonno

-Permessoo- disse il ragazzo. Fa che non sia Josh. Vi prego. Per oggi basta stare con lui.

Accesi la luce per capire chi fosse. E lo vidi. Era Griff

-Oi Griff! Cosa ci fai qui?- domandai stupita dal vederlo qui

-Beh... se ti ricordi bene io qui ci lavoro. La vera domanda è... perchè TU sei qui- disse lui marcando sulla parola "tu"

-Beh... Non mi sono sentita molto bene oggi- mentii. Quel giorno non feci altro che mentire.

-Lo sai che se voglio posso sapere il vero perchè tu ti trovi qui. Lo sai vero?- continuò lui. Sono davvero una pessima bugiarda?

-Non mi va tanto di parlarne... Ma tu sai quello che mi è successo?- chiesi io

-Al dire il vero è un caso che ti abbia trovata... stavo sistemando le cartelle cliniche dei pazienti ricoverati oggi e appena ho letto il tuo nome la prima cosa che mi è venuta in mente di fare era di trovarti e sapere da te il perchè ti trovi qui. E quindi eccomi qui-

|innamorata di te| Josh RichardsWhere stories live. Discover now