CAPITOLO 58 🥀

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leggete lo spazio autrice vi prego è importante

-Buongiorno, piccola- 

Aprii gli occhi e scorgo delle iridi azzurre che mi scrutavano attentamente e un sorriso meraviglioso. Josh è sempre stato bello, ma di prima mattina è ancora più bello, ed era una tortura dolcissima stare sdraiata sul suo petto mentre mi scosta i capelli dal viso

-Buongiorno- biascicai io con voce ancora impastata dal sonno.

Josh mi posò un bacio delicato sulla tempia e disse -Dormito bene?-

-Con te dormo sempre bene- chiudo gli occhi per schiarire i pensieri annebbiati dal suono della sua voce roca e assonnata

-Io dormo solo se ci sei te- disse lui.

 Alzai lo sguardo verso lui confusa -Cioè?- chiesi io per concludere poi con un rumoroso sbadiglio che però ho coperto con la mano anche se il tentativo di smorzare il suono fastidioso è stato vano.

-Beh... Prima che ti incontrassi, la notte non dormivo bene. Non ho mai passato la notte con una ragazza. Ma con te riesco a dormire tranquillamente- disse lui

-Ah- dissi io -Perchè non dormivi bene?- chiesi io non capendo dove volesse arrivare

Lui si alzò a sedere, io lo seguii a ruota, mi guardò fece un sospiro e disse - C'è una storia che non ti ho raccontato- disse lui

-Lo sai che puoi dirmi tutto vero?- gli dissi io

-Si, lo so. E' solo che non pensavo che la nostra storia sarebbe stata così seria, ma ora che ho la conferma che tengo a te più della mia vita e tu lo stesso credo sia ora che ti debba dire una cosa molto importante riguardo me-

-Josh, così mi stai facendo preoccupare- dissi io, appunto, preoccupata.

Fece un respiro profondo e iniziò-Sai perchè non ti ho mai parlato di mio padre?- 

-Sinceramente no, ho sempre preferito non trattare questo argomento perchè non ne hai mai voluto parlare e sapevo che non appena saresti stato pronto ti saresti aperto con me- dissi io

Lui sorrise e disse -Infatti, e credo che ora sia arrivato il momento di parlarne-

-Va bene- dissi io con un sorriso confortante

-Quando ero piccolo, mio padre beveva, beveva molto e quando la sera tornava a casa sempre arrabbiato per qualche motivo diverso. Ci picchiava, picchiava sia me che mia madre, io provavo in tutti i modi a difendere mia madre dai pugni e dai calci che lui le dava ma non ottenevo niente, l'unica cosa che ottenevo era raddoppiare la sua rabbia su mia madre e poi anche su di me. La sera in cui finalmente se ne andò, io e mia madre eravamo molto felici ma dentro di me il terrore che lui potesse ritornare a casa ubriaco mi lacerava da dentro; e la notte, se riuscivo a prendere sonno, nella mia testa vedevo sempre l'immagine di mia madre a terra sanguinante e dolorante che piangeva per tutte le percosse che riceveva e io, vigliacco come sono, me ne stavo lì fermo, sull'angolo della porta a guardare quella scena raccapricciante-

Oramai stavo piangendo -Oddio Josh, mi dispiace un sacco- dissi io per poi abbracciarlo tra vari singhiozzi -Non sapevo... che avessi passato... tutto questo, mi.... mi... mi dispiace tanto-

Lui ricambiò subito il mio abbraccio -Shh. Tranquilla piccola, è tutto passato ora sto qui con te- disse per poi staccarsi dall'abbraccio e asciugandomi le lacrime

-Non sapevo davvero che tu avessi passato tutto questo, mi dispiace tanto- dissi prendendo la sua mano e stringendola

-Facevo lo stesso incubo ogni volta che dormivo, l'unico modo per provare a evitarli era andare alle feste e ubriacarmi fino al punto di star male, oppure dormire con Anthony-

|innamorata di te| Josh RichardsOù les histoires vivent. Découvrez maintenant