CAPITOLO 43

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Griff per risposta mi abbracciò nuovamente, e quando si staccò mi chiese - Ora cosa hai intenzione di fare?-

-Onestamente? Onestamente non lo so. Poco ma sicuro che in quella casa non ci torno, magari chiamerò Payton o Jaden e gli chiederò se posso restare a casa loro, una settimana da uno e un'altra da l'altro farò uscire un mese circa-

-Beh... La mia proposta è ancora valida- esordì lui

-Cioè? Mi stai dicendo che vorresti ospitarmi a casa tua? Sul serio?

-Certo. Io non mi rimangio la parola data, ti ho detto che se fosse successo qualcosa io ti avrei aiutata ed eccomi qui! Al suo servizio- scherzò infine lui

-Davvero Griff non so come ringraziarti- ho le lacrime agli occhi. La prima cosa che mi passa per la testa la faccio, abbraccio Griffin. Lo abbraccio fortissimo. Lo abbracciai talmente forte che Griffin mi fermò -Non...Non respiro-

-Oddio, scusa ma sono molto contenta-

-Tranquilla-

Dopo che abbiamo parlato del più e del meno Griffin mi domandò

-Allora quand'è che ti dimettono?-

-Credo domani, il dottore ha detto due giorni-

-Credo che abbia detto due giorni per questioni di burocrazia. Domani vedo il da farsi e vedo se riesco a farti dimettere prima ok?-

-Grazie Griff! Te ne sarei molto grata- dissi io con un sorriso a trentadue denti. Grazie a questo ragazzo non pensai più a tutte le cose brutte successe quel giorno e il sorriso mi tornò, per quella sera

-Scusa, devo un'attimo andare in bagno. Torno subito- esordì e si dileguò verso il bagno

Io mi girai nel letto e senza volerlo mi addormentai.

**toc toc**

Un suono mi svegliò all'improvviso. Qualcuno stava bussando alla porta

-ehmm.... Avanti- dissi io con la voce ancora impastata dal sonno

-Buongiorno signorina Ryan, le dico il programma di questo pomeriggio. Allora: tra un'ora la dimettiamo, e poi potrà tornare a casa ok?

-ehmm si ok. Posso chiederle che ore sono?-

-Sono le 13.20- concluse il medico per poi uscire dalla stanza

Mi alzai dal letto e andai al bagno per lavami. Poi mi vestii. Controllai nuovamente l'orario e erano le 14. Perfetto ancora 20 minuti e finalmente me ne posso andare.

Presi il telefono che non accendevo da quando Josh se n'era andato. Lo accesi e controllai le notifiche.

**20 nuovi messaggi da: Amore mio**

**5 chiamate perse da: Amore mio***

e notifiche di instagram che ora non mi importano più di tanto.

Ignorai Josh e aspettai che Griffin mi porti via da questo ospedale di merda, perchè non ce la facevo più a stare qui dentro. Ho già passato abbastanza tempo qui dentro e non ho intenzione di restarci ancora.

Dopo circa dieci minuti, la mia porta bussa.

-Pronta?- domandò lui

Feci un respiro profondo. Sono davvero pronta? Sono davvero pronta a lasciare Josh e tutti i problemi che abbiamo in sospeso? Si, sono pronta. Sono pronta perchè sono una vigliacca. Sono una vigliacca perchè scappo dai miei problemi anzichè affrontarli. Ma sapete una cosa? Non me ne frega un bel niente. Datemi pure della vigliacca, ma nella mia vita ho sopportato già tanto e ora sto scoppiando. Quindi quest ala definirei una pausa. Si, esatto una pausa da tutto il casino che a quanto pare è la mia vita. -Si- mi limitai a dire prima di cambiare idea

-Allora è meglio se ce ne andiamo-

In risposta annui soltanto. 

Ci dirigemmo verso l'auto. Griffin avviò il motore, e partimmo.

Entrammo in un vialetto e Griff spense il motore

-Eccoci nella mia umile dimora- disse lui spegnendo il motore dell'auto

Mi fermai a guardare la casa. Non era niente male. La casa era a due piani. Dinanzi a me l' edificio bianco, questo non era nè troppo grande ne troppo piccolo. La porta di casa era di un rosso fuoco, e con tutto quel bianco sicuramente risaltava. Risaltava come il verde sgargiante del giardino ben curato. -Beh, questa casa tutto è tranne che umile mio caro Griff- scherzai io

-Beh si, hai ragione- rispose lui grattandosi la nuca -Che facciamo allora? Entriamo?-

Feci un sorriso enorme e risposi -certo! Entriamo-

Salimmo la piccola gradinata che divideva il bel giardino curato dall'ingresso di casa. Griffin aprì la porta di casa con le chiavi e uau. Appena Griff aprì la porta, non potei fare a meno di restare a bocca aperta. La casa è bella sia da dentro che da fuori. -Uau Griff! E' bellissima-

-Dovrei ancora sistemarla, ma tra l'ospedale e l'università non riesco a trovare un pò di tempo per sistemare le ultime cose, e allora lì, non sarà solo bella, ma perfetta-(modesto il ragazzo mi dicevano) esordì lui

-Allora, mi fai vedere la casa?- chiesi io curiosa di conoscere questo ambiente a me sconosciuto

Lui annuì con il capo e con la mano mi fece segno di seguirlo, e così feci.

Al piano terra, dove ci troviamo ora c'è: un piccolo ingresso con uno specchio, camminando si va in un ampio salotto con un televisore molto grande con davanti due puff, un divano e una poltrona, poi c'è la cucina con tutti gli elettrodomestici di cui una cucina ha bisogno e un piccolo tavolo nel bel mezzo della stanza, questa è un pò piccola ma nella sua misura sa essere ottimale, e infine c'è il bagno, quest'ultimo è un pò piccolo e poco illuminato, al suo interno si trova una lavatrice e un'asciugatrice ai quali ho chiesto Griffin di farmi vedere come programmarle, lui non voleva dirmi come programmarla ma dopo averlo supplicato me lo disse.

Poi ci recammo al piano superiore. Salite le scale, ci sono davanti a noi tre camere da letto, le quali una è la sua, e le altre sono per gli ospiti. Entro nella camera che per questo momento di fuga ora è "mia". Questa, è la camera degli ospiti più grande della casa, anch'essa ha le pareti dipinte di bianco, ha un letto singolo, una scrivania e un piccolo comò dove riporre i vestiti, e il bagno padronale.

-Io ti lascio sistemare. Sta mattina ti ho cambiato le lenzuola e in bagno ci sono degli asciugamani puliti, nel caso volessi farti una doccia o non lo so... Magari darti una rinfrescata. Va bene, ho già parlato fin troppo ora ti lascio, ma per qualsiasi cosa non esitare a chiamarmi.- concluse  lui

-Grif! Aspetta! Vorrei ringraziarti per avermi ospitato qui, non so davvero come ricambiare-

-Non ce n'è bisogno, tranquilla Emily. Mi casa es tu casa- affermò lui

-Griff mi sa che c'è un problema...-

-Quale?-


SPAZIO AUTRICEE

Ei guyss, non ve lo sareste mai aspettate ma I'm come back e I will come back soon, ok lo so, io non so l'inglese ma ehi, ho la scusa che non vado a scuola da quattro settimane orami. Lo so, vi starete dicendo "Ma ohh, chi ti vuole?" e la mia risposta a questa domanda è "Nessuno! Ecco perchè sono qui" ahahah vabbè scherzi a parte, lo so che mi amate, ed eccomi qua con un nuovo capitolo. Come state? Io sono stanca, non avrei mai pensato di dirlo ma mi manca la scuola, Voi? Vi manca la scuola? Cosa ne pensate di questo capitolo? Rega io non so più come scassarvi quindi vi saluto, ma vi ricordo di lasciare un commento e una stellina, ma so già che lo farete perchè io vi amo e niente cia-

|innamorata di te| Josh RichardsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora