CAPITOLO 20

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RED POV'S

Il nostro viaggio cominciò alle 5:30 del mattino. Saremo andati con la nave fino al porto di Amsterdam. Avremo portato con noi le Jeep e i pick up perché ci saremo dovuti spostare in continuazione e quasi ogni giorno per non farci scoprire; perché era difficile che un gruppo di licantropi, anche piccolo, fosse entrato nel territorio di un'altro branco, era difficile che loro non lo venissero a sapere quasi subito.

.......

Ora eravamo in macchina, Luke guidava e io ero la sua compagna di viaggio. Nella jeep di Zio Ben: c'erano lui e Vladimir, mentre nel pick up di Janosh c'erano: lui Sam e Stephen. Avevamo deciso così perché sarebbe stato troppo rischioso mandare Vladimir nella stessa macchina con Stephen, Janosh, Sam e Luke, perché avrebbero scatenato il putiferio. Si comportavano come boci dell'asilo, era una cosa assurda. Per tutto il viaggio non feci che parlare con Luke e sparare cazzate via radio agli altri, perché prima di partire io e il mio fratellino abbiamo avuto la brillante idea di installare le "radioline" a mo' di polizia per tenerci sempre in contatto.

AMSTERDAM

Ormai era sera e finalmente avevamo raggiunto Amsterdam e ci siamo sistemati in hotel. Abbiamo preso due camere grandi Io, Janosh e Luke in una e gli altri nell'altra, almeno per sta notte. Comunque anche se ora è pomeriggio io ho una fame...

" Hei Luke, andiamo a mangiare qualcosa fuori? "

" Lo sai che non puoi girovagare qui in giro da sola, Red"

" Per quello ho chiesto a te."

"..." prima che potesse ribattere bussarono alla porta della nostra camera e Vlad fece capolino dal corridoio, entrò poi fece segno a noi due di zittirci. Guardò fuori dallo spioncino e poi aprì.

" Ciao Vlad. " disse Stephen con tono freddo appena gli ebbe aperto la porta.

"Oh andiamo, Stephen! Ce l'hai ancora con me perché ho baciato la tua ragazza?!"

" Uhmm... si? Certo che ce l'ho con te!"

" Ma non possiamo fare pace?"

"Vedremo" passò oltre e con poche falcate arrivò da me e mi abbracciò forte.

" Ciao piccola" mi sussurrò

" Hey" risposi

" Come va?"

" Bene e tu? "

" Anche. Vuoi venire a fare un giro?"

" Certo, prima però andiamo a mangiare, sto morendo di fame" rise quando il mio stomaco brontolò.

" Ok andiamo morta di fame- mise un braccio intorno alle mie spalle- Sam vieni anche tu!" Urlò per farsi sentire dal suo migliore amico nell'altra stanza.

" Logico!" Prese il giacchetto di pelle e uscimmo.

*********

Dopo aver mangiato una pizza andammo in centro a guardare i negozi. Ad un certo punto entrai in libreria e mentre loro mi aspettavano fuori cominciai a guardare i libri. Mi sentii osservata, mi guardai in giro ma vidi solo una ragazza dai capelli corti e neri, di corporatura media e dagli occhi azzurri che mi guardava. Si avvicinò lentamente quasi non credesse che ci fossi anche io in quella stanza.

"Tu sei la Rossa"

" No... stai sbagliando persona"

" So chi sei, era da tanto che cercavo di rintracciarvi! Non temere, voglio solo essere tua amica e tua alleata. Non ne posso più di tutte le persecuzioni che riserva quel dittatore bastardo di Rand a quelli che non sono nel suo branco, soprattutto a quelli come me, i nomadi. Comunque io sono Marsha White"

Il branco della RossaWhere stories live. Discover now