Romeo

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Solamente quando non riesco più a vedere l'auto di Alex realizzo che adesso dovrò realmente affrontare Alyssa. Lentamente salgo le scale, cercando di prepararmi psicologicamente un discorso. Niente, non riesco a pensare a nulla di sensato. Sarà per gli avvenimenti delle ultime ore, per il fatto che sono ancora arrabbiata con Alyssa o per il fatto che, in fondo in fondo, so che è anche colpa mia.
"Aly ci sei?" domando aprendo la porta di casa.
"Oh mio Dio! Stai bene!" urla lei venendomi incontro. Spontaneamente allunga le braccia per abbracciarmi, ma poi esita e le ritira.
"Sì..." sussurro muovendo la testa e in questo momento inizio a sentirmi in colpa per essermene andata. Appena faccio due passi nel salotto mi accorgo che sul divano è presente anche un'altra persona:"Che ci fa lui qui?"
"Ero preoccupata, tu non mi rispondevi e non sapevo chi chiamare" cerca di spiegare la mia amica, giustificando la presenza di Romeo in casa nostra.
"Possiamo parlare?" le domando facendo cenno verso la mia stanza.
Alyssa si limita ad annuire e a seguirmi in silenzio.
"Dobbiamo chiarire un po' di cose"
"Mi dispiace tantissimo per ieri, io non volevo farti preoccupare. Il cellulare mi si è spento e ho perso totalmente la cognizione del tempo"
"Ok, ma si può sapere che dovevi fare?!"
"Io adesso te lo dico, ma non ti piacerà: la settimana scorsa ho incontrato per caso Romeo nel supermarket sotto casa e... abbiamo iniziato a risentirci e ieri sono uscita con lui" dice tutto d'un fiato abbassando la testa.
"Ma ti ricordi come ti ha trattata?" esclamo io alzando le braccia in aria e facendole rigadere lungo i fianchi.
"Lo so Kate, ma non mi è mai passata... lo sai"
"Ascolta, non sta a me decidere con chi o con non chi esci... fa' ciò che meglio credi"
"Non sei arrabbiata?"
"Certo che no però per una prossima volta evita di farmi rimanere in pensiero tutto il giorno"
"Non ci sarà una prossima volta, tranquilla"
Alyssa si avvicina e allunga le sue braccia verso di me e ci abbracciamo. Restiamo così alcuni minuti, finché lei non domanda:"Invece tu? Guarda che anche tu mi hai fatto preoccupare!"
"Già... io ho fatto una pazzia e sono andata da Alex"
"E...?" mi incita lei a proseguire.
"E abbiamo fatto pace presumo, cioè non saprei come definire quello che è successo"
"Oddio... l'avete fatto?"
"Cosa? No, ma ti pare?!"
"Allora in che senso non hai capito se avete fatto pace o no?"
"Mi ha proposto di dimenticare il passato, di azzerare tutto e di ricominciare da capo"
"E tu che gli hai detto?"
"Va bene"
"Good girl!" esulta lei dandomi il cinque.
"Adesso però torniamo di là" propongo io alzandomi dal letto dove mi ero seduta dopo il nostro abbraccio.
Appena torniamo nella stanza accanto Romeo alza lo sguardo e ci squadra, per capire la mia reazione alla novità.
"Tranquillo che non ti faccio niente... forse" gli dico, beccandomi una gomitata da parte della bionda al mio fianco.
"Grazie a Dio!" dice lui espirando profondamente. Si alza e viene verso di noi:"Che ne dite di andarci a prendere un gelato?"
"Va bene!" esclamiamo in coro io e Alyssa.
Voglio capire le vere intenzioni di Romeo con Alyssa, non voglio vederla soffrire ancora.
Decidiamo di andare in una gelateria molto buona vicino al nostro appartamento e prendiamo posto in un tavolinetto all'angolo. Presto James, il cameriere che incontro quasi sempre quando vengo qui, si avvicina al nostro tavolo per prendere l'ordine.
"Ciao, James!" diciamo in coro io e Alyssa.
"Ragazze come state?" ci risponde lui.
"Bene, grazie"
"Allora, che vi porto?"
"Per me cioccolato fondente e stracciatella" dico io andando sul classico, come sempre in fondo.
"Per noi pistacchio e cioccolato al latte, grazie" risponde Alyssa anche per Romeo.
È questo quello che fa una coppia? Prendere lo stesso gusto di gelato? Perché se è così allora io non sono proprio pronta a questo.
Presto i nostri gelati arrivano e io mi tuffo subito sul mio. Vado pazza per il gelato, non mi stancherei mai di mangiarlo.
"Romeo, allora, vivi ancora dai tuoi?" Domando andando dritta al punto. Alyssa sbianca in volto e spalanca gli occhi, rimanendo in silenzio.
Romeo accenna un sorriso:"No, Catherine, non vivo più con loro da un po'"
"Sicuro?"
"Kate basta" interviene la mia amica.
Non può aspettarsi che, dopo aver trattato così male la mi amica, io lo lasci vivere subito in pace. Adesso devo metterlo sotto torchio, per capire bene le sue intenzioni. Lui non c'era quando la mia amica stava male; quando piangeva la notte di nascosto, per non mostrarsi debole. Ci è stata molto male e per questo non lo perdonerò facilmente.
"Catherine, studi sempre medicina?" Domanda Romeo per tentare d'instaurare una conversazione con me. Apprezzo lo sforzo, visto che prima d'ora non si era mai scomodato di rivolgermi la parola.
"Sì, ho appena iniziato un concorso per tentare di vincere una borsa di studio a Tokyo"
"Wow, ma è fantastico!"
"Già... ma non ho aspettative tanto alte. Ci credo poco di potercela fare"
"Kate, non dire così!" mi rimprovera la mia amica.
Finiamo di mangiare tutti e tre il gelato. Mi stavo giusto alzando per andare a pagare il mio, quando Romeo mi precede.
"Lascia Catherine. Li pago io"
"Non ce ne è bisogno, tranquillo" ribatto io sorridendo.
"Mi fa piacere" conclude lui dirigendosi alla cassa.
Alyssa segue tutti i suoi movimenti non togliendogli mai lo sguardo di dosso.
Quando finalmente si accorge di essersi imbambolata, si riprende e si gira verso di me:"Quindi, che ne pensi?"
"Per ora si è comportato bene, vedremo..."
"Non lo lascerai in pace tanto presto, vero?" Dice lei ridendo.
"È più forte di me, mi dispiace"
"Fai bene così... io non ne sono stata in grado, ma in fondo un po' di pressione almeno da parte tua se la merita" constata lei, lasciandomi a bocca aperta.
"Eccomi" torna Romeo, prima che io possa ribattere.
"Facciamo una passeggiata?" Propone la bionda di fronte a me.
"Ragazzi andate voi, io torno a casa"
"Sicura, Kate?" Chiede Alyssa mettendomi una mano sulla spalla.
"Sì, devo studiare"
"Va bene"
"A presto" saluto Romeo ed esco velocemente, ritrovandomi per le strade newyorkesi. Accelero il passo per arrivare il prima possibile al mio appartamento: sta tirando una fastidiosissima aria.
Adesso proverò a studiare un po', anche se so già che sarà difficile: non riesco a togliermi dalla testa l'appuntamento di stasera.




Ciao, spero che il capitolo vi sia piaciuto.❣️
Baci, F.💋

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