11. sarà strano solo se lo permetterai

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«Ciao.» disse Rose puntando sguardo dritto e deciso negli occhi azzurri di Scorpius non appena lo vide arrivare con i libri in mano e la borsa di Quidditch in spalla. Era arrivata apposta in anticipo per evitare che anche quel pomeriggio finisse come l'ultima volta che si erano ritrovati a studiare assieme in un aula vuota.

«Ciao.» Scorpius non abbassò lo sguardo nemmeno per un secondo, mostrandosi fiero e sicuro di sé come era sempre stato. Rose si scostò un ciuffo rosso che le era caduto sulla fronte dai capelli che aveva legato disordinatamente e spalancò la porta dell'aula che avevano scelto.

Forse la prossima volta è meglio se studiamo in biblioteca, almeno così non potremmo urlarci contro di nuovo...

Scorpius si voltò a guardarla alzando un sopracciglio scettico e lei si accorse di aver parlato ad alta voce.

«Non intendevo-» inizio a scusarsi temendo che avrebbero iniziato a litigare di nuovo, ma smise subito non appena vide comparire sul volto di Scorpius un ghigno divertito.

Ghignava spesso, notò Rose, ed era un vero peccato perchè quando il biondo sorrideva le sue labbra rosse lasciavano spazio ad una fila di denti bianchissimi e ad una fossetta sulla guancia sinistra. Rose sarebbe stata in grado di ripetere a memoria i gesti che lui avrebbe fatto poco dopo. Una mano sarebbe volata nei capelli con l'intento di spettinare i ciuffi dorati e gli occhi azzurri luminosi si sarebbero posati su di lei con una dolcezza che nessuno avrebbe mai associato ad uno come Malfoy.

«Mi stai ascoltando?» chiese Scorpius vedendola distratta nel fissare il vuoto con lo sguardo perso. Ancora una volta, nulla di tutto ciò successe.

Rose si riscosse velocemente e recuperò un libro dalla sua tracolla. «No scusami, stavo pensando una cosa. Che stavi dicendo?»

Il Serpeverde sbuffò, mentre lei si fece violenza per non rispondergli provocatoria. «Da cosa iniziamo?»

«Beh, sei carente nella maggior parte delle materia, ma direi che possiamo escludere Storia delle Creature magiche perché tanto Hagrid ti adora e non si farà problemi ad alzarti la media, di Divinazione non potrei aiutarti perché non seguo il corso, ma tanto sei sempre stato un asso in quella materia... Il vero problema sono Pozioni, Incantesimi e Trasfigurazioni-»

«Lumacorno ti ha assegnato a me per Pozioni, per quanto riguarda le altre materie troverò qualcun altro, non preoccuparti.» la interruppe rapidamente. Rose inclinò la testa di lato per osservarlo meglio: era estremamente teso per delle semplice ripetizioni, le spalle erano rigide e la mascella indurita per non parlare della posa che aveva assunto.

«Oh» Rose lo guardò sorpresa, aveva immaginato che sarebbe stata lei a fargli ripetizioni di tutto. «Oh, okay.»

«Va bene, ora iniziamo.» Rose fece apparire un calderone ed alcuni ingredienti dal nulla con incantesimo poi aprì il libro di Pozioni indicando le istruzioni per il Distillato di Morte Vivente. «Iniziamo dal preparare questa qua.»

Scorpius annuì e cercò di tagliare il Fagiolo Sopoforoso, ma vedendo che non usciva nessun tipo di succo come scritto nel manuale, prese a colpirlo con violenza. Rose inorridì guardandolo allucinata. «No, aspetta, che diamine stai facendo? Sembra che tu lo stia martellando! Devi essere gentile, così...»

Rose gli si mise a fianco, prese il coltello tra le dita sottile, ignorando il suo battito accelerato, e afferrò uno dei fagioli raggrinziti schiacciandolo col la parte piatta del pugnale. Iniziò a raccogliere in fretta tutto il succo che si trovava all'interno per poi gettare il liquido nel calderone. Sentiva lo sguardo di Scorpius bruciarle addosso e la sua concentrazione venire a meno sempre più velocemente. 

Come faccio a concentrarmi se mi sta così vicino?

Il respiro di Scorpius si fece trattenuto e Rose potè giurare di averlo sentito sospirare. 

Il Serpeverde avanzò più vicino arrivandole direttamente alle spalle; non la stava toccando da nessuna parte eppure Rose si sentiva bruciare sul collo, lì, proprio dove il respiro di Scorpius si infrangeva sulla sua pelle scoperta dai capelli rossi raccolti in una coda alta. Quella vicinanza la mandò completamente nel pallone e per poco non si tagliò un dito per sbaglio.

Scorpius alzò una mano, ma la riabbassò  subito dopo velocemente scuotendo la testa come se fosse stato colto da un ripensamento. Sospirò e fece alcuni passi indietro mentre Rose si sentiva come se fosse finalmente tornata in superficie dopo essere stata in apnea, respirò a pieni polmoni, finalmente lontana dal suo profumo che le faceva girare la testa. 

Aveva paura di voltarsi, aveva paura di dover incontrare i suoi occhi e leggerci tutto il dolore che gli aveva causato, che aveva causato a entrambi. Per fortuna non ce ne fu bisogno perché il Serpeverde  afferrò a sua volta il coltello e fece come Rose gli aveva mostrato.

La Grifondoro si voltò dandogli le spalle e si posò una mano sul petto, proprio sopra il suo cuore che sembrava essere impazzito. Prese un paio di respiri profondi, si stampò un'espressione imperscrutabile sul volto e si girò nuovamente. L'effetto che lui continuava a farle la destabilizzava e per lei, da sempre abituata ad avere il controllo su tutto, quello non poteva che essere un male. 

Il resto del pomeriggio lo passarono il silenzio interrompendolo solo di tanto in tanto con qualche dritta da parte di Rose o commento sul colore o la consistenza della pozione. 

«Scorpius?» lo chiamò poco prima che se ne andasse. La pozione aveva raggiunto il colore rosa pallido richiesto dal libro e lui doveva scappare agli allenamenti di Quidditch, non poteva di essere di nuovo in ritardo. 

«Mh?»

«Sarà strano solo se lo permetterai.» disse fermandolo a pochi a passi dalla porta. Lo aveva detto talmente a bassa voce che non era nemmeno sicura che il ragazzo avesse sentito davvero, eppure quando alzò lo sguardo dalla sua tracolla lo trovò intento a fissarla.

Poi successe una cosa strana, le labbra di Scorpius si curvarono all'insù, la fossetta al lato della guancia fece la sua comparsa sulla pelle candida, e una sfilza di denti bianchissimi la lasciò senza fiato. 

Scorpius le aveva sorriso. 

Un sorriso piccolissimo, accennato appena, ma a lei non era sfuggito. Era il primo sorriso vero che le rivolgeva da quando era iniziata la scuola e Rose rimase del tutto senza fiato, scossa dentro di sé nel profondo da qualcosa che viveva nel suo petto da troppo tempo e che premeva per poter uscire. 

Scusate il ritardo ma maggio per qualsiasi studente diventata sempre un vero e proprio inferno

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Scusate il ritardo ma maggio per qualsiasi studente diventata sempre un vero e proprio inferno. Per questo motivo ci tenevo a farvi sapere che probabilmente i tempi di attesa per il nuovo capitolo saranno più di una settimana... Non vedo l'ora che arrivi l'estate per poter scrivere molto più velocemente e pubblicare l'altra Scorose!

Ex's and Oh's | Scorose Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora