*Ignoto*

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Quando arrivammo da Mike con la bici che lui stesso aveva regalato ad El la casa sembrava alquanto tranquilla. Non vi era nessuno e l'unica luce accesa era quella della camera del ragazzo. 

Una cosa mi fece però raggelare il sangue. Arrivammo alla porta e la trovammo socchiusa. 

"Mike" sussurrò El mentre entravamo nell'abitazione. Ci muovemmo al buio cercando di ricordare l'ubicazione dei mobili in quella casa. Il silenzio era totale, tutto taceva. Sembrava che quel luogo fosse bloccato nel tempo. 

La cucina era in penombra, la poca luce che filtrava dalle finestre era scura a causa delle nuvole del temporale. 

Guardammo le scale, gli occhi ormai si erano abituati al buio. Lentamente El mise un piede sul primo gradino ma un rumore improvviso ci fece sobbalzare. 

"Ragazzi!"

"Porca miseria!"

Max era alla porta, anche lei fradicia e con l'impermeabile addosso. 

"Siete sfrecciati via come delle saette, me la sono fatta di corsa!" le guance erano rosse e lo sguardo chiedeva il perché di tutto quello strano comportamento.

"Max tu ora esci e scappi più lontano che puoi" la voce di El risultava distaccata, manteneva il contatto visivo con l'amica con ancora un piede sulla scala. 

"Ma El..."

"Ora Max" la ragazza era preoccupata, voleva proteggerla, non sapeva cosa avremmo dovuto affrontare. 

All'improvviso un grido squarciò il silenzio. Un grido derivato da una voce troppo familiare. 

"Via!" El usò i suoi poteri e sbatté letteralmente la porta in faccia a Max mentre io avevo già iniziato a correre su per la rampa di scale. 

Ci precipitammo nella stanza di Mike mentre le urla di Max si facevano ancora sentire dal piano di sotto. 

Quando entrai vidi una scena che non mi si era presentata neanche nei miei incubi peggiori. 

Mike era a terra sdraiato, gli occhi celati dalle palpebre. Un braccio disteso di lato al capo, le gambe accavallate, disteso su un fianco. Nell'altro pugno della mano teneva qualcosa che preferii non mostrare ad El, nascondendolo nella manica della maglietta.

"Mike!" la voce di quest'ultima mi arrivò alle orecchie come un grido strozzato. Entrò dalla porta e tirò su il ragazzo iniziando a scrollarlo .

Mike aprì in fretta gli occhi e tirò una grande boccata d'aria. Sembrava disorientato, non era in lui. 

"Vado a prendere un bicchiere d'acqua" annunciai. Nel mentre il ragazzo mi guardava con gli occhi addolorati dietro l'abbraccio di El che non riusciva a ricambiare a pieno. 

*Spazio Autrice*

ho lezione 

scappo

Bye, G

-Byler- We Are Crazy TogetherTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang