James Buchanan Barnes

450 29 7
                                    

~A una goccia
ho parlato di te.
Lei non ha mantenuto il segreto.

Ora tutta la pioggia
ripete il tuo nome~

8 Gennaio, 1954 15:00

Pugno in faccia. Parato. Calcio alle gambe. Schivato. Gancio al fianco. Colpita e affondata. Non importava quanti colpi riusciva a schivare, se poi uno solo la feriva così tanto, mozzandole il respiro e facendola cadere per terra. Certo era da mettere in conto che il soldato aveva dalla sua parte non solo un bel gancio, ma anche un braccio di metallo che sbilanciava non poco a suo sfavore il combattimento.

-Devi coprire meglio il tuo fianco sinistro-,borbottò il soldato, ripartendo alla carica di un nuovo attacco senza darle il tempo di riprendersi.

Non bastavano le torture giornaliere, (definite esercizi di resistenza), né le lezioni di danza classica con Madame B (che tra l'altro le avevano comportato numerosi lividi e piedi straziati) per avere una pausa; ora doveva anche esercitarsi nel combattimento con il Soldato D'inverno. In cinque mesi aveva collezionato molte più cicatrici che in tutta la sua vita: il Soldato aveva l'ordine di colpirla e ferirla in ogni parte del corpo, il più ferocemente possibile..... tranne che in faccia; ovviamente i capi non volevano che le rimanessero cicatrici, o qualunque altro segno, in posti troppo visibili e quindi difficili da nascondere.

Un altro pugno al fianco.
- Ti ho detto di coprire meglio il tuo fianco sinistro. Non farmelo ripetere un'altra volta.- ringhiò tra i denti. Si rimise in posizione di difesa, aspettando un suo attacco. Da quando avevano iniziato gli allenamenti era riuscita a stenderlo una sola volta, per pura fortuna: il Soldato aveva avuto un attimo di distrazione, forse consapevolezza, ma quel momento le bastò per imporsi su di lui. Però non era stata l'unica a notare questo suo cambiamento, questa sua piccola distrazione: aveva visto le facce dei capi, un misto tra sorpresa e paura. Il giorno dopo il Soldato non c'era, e nemmeno quello dopo ancora. Per tre giorni consecutivi il suo maestro non si era fatto vedere, ma lei sapeva che era ancora in quella villa, forse rinchiuso nei sotterranei; al suo posto l'aspettava Madame B, felice come non mai nel farla esercitare al meglio nel balletto (aveva avuto le caviglie doloranti per settimane ). Il Soldato era tornato solo il quarto giorno, iniziando ad attaccarla come se non fosse successo niente; ma lei la differenza la notava : i colpi erano più violenti e frenetici, e il suo sguardo non aveva niente di umano: era vuoto, un involucro senza vita.

Si fermarono, entrambi con il fiatone. Il Soldato si diresse verso il tavolo delle armi, prendendo un coltello da combattimento. Lei fece un respiro profondo: sapeva che ora sarebbe arrivata la parte più difficile dell'allenamento, il maestro di certo non scherzava con quel coltello e se avesse abbassato la guardia anche solo per un attimo sarebbe stata pugnalata, non mortalmente, ma di certo non voleva aggiungere un'altra cicatrice alla sua già vasta collezione. Si mise in posizione di difesa, aspettando un suo movimento; non si fece attendere molto: provò a colpirla in punti non vitali, lei riuscì a schivare tutti i suoi attacchi, riuscendo anche, a un certo punto, a colpirlo alle gambe, togliendogli per un solo momento la terra da sotto i piedi. Ma quell'attimo le bastò: avvilupò le sue gambe attorno al  bacino dell'uomo, cercando contemporaneamente di bloccargli la parte inferiore del  corpo,e strinse la sua mano attorno al collo del Soldato. Nonostante la sua presa fosse ferrea il suo maestro riuscì a liberarsi facilmente, stringendo il  polso della Vedova Nera con la  mano di metallo e rotolando di lato, invertendo le posizione: ora era lui che le stringeva il collo, mentre con l'altra mano impugnava il coltello. Lo sguardo della giovane cadetta era pieno di rabbia e sfida, ma quello  dell'uomo era vuoto, di un vuoto diverso dal solito, come se stesse capendo qualcosa di vitale proprio in quel momento: stava tenttenando.

La ballerina senza volto Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora