Fiocco Di Neve

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~cos'è l'unica cosa che cade senza farsi male?~

~semplice,
un fiocco di neve~
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1 Dicembre, 1944

La neve cadeva ormai ininterrottamente da più di una settimana, ricoprendo con un manto bianco l'intero paesaggio, composto per lo più da alberi e il nulla più totale. Anche se avesse avuto una cartina davanti Natalia non sarebbe riuscita a trovare quel posto, tanto si presentava anonimo: un luogo in cui non ci potevi finire nemmeno per caso. Non che le importasse più di tanto, ormai aveva perso le speranze, nessuno sarebbe venuta a salvarla, né lei sarebbe riuscita a scappare, perciò tanto valeva eseguire gli ordini e ritrovare un po' di felicità in altri modi: come per esempio guardare la caduta inesorabile della neve. Alcune volte invidiava i fiocchi di neve: erano liberi di fare qualunque cosa,di rincorrersi in una danza senza fine, di far sparire sotto il loro candore ogni cosa e di cadere senza farsi male. Qualche volta, quando si toglieva le manette e apriva la finestrella in fondo alla stanza, le sembrava quasi di sentire una voce soave cantare una canzone, confondendosi però tra i suoni del vento, senza che lei riuscisse a comprenderla pienamente. Solo dopo un incubo riusciva a ricordare qualche parola. Infatti da un paio di settimane a questa parte il suo già precario sonno era tormentato da una sequela di immagini senza senso: prima sentiva delle urla, dopo vedeva dei corpi senza volto, e infine una donna prendeva il sopravvento sull'incubo, cantando dolcemente una canzone, di cui lei però non riusciva mai a capire tutte le parole. Poi di colpo tutto finiva, sempre allo stesso punto, senza che lei capisse chi fosse quella donna dalla bellissima voce.

Di solito ogni volta che aveva un incubo rinunciava a tornare a dormire, protendendo invece per un allenamento di notte. Alcune volte la stanza non veniva occupata solo dei suoi colpi contro il manichino ma anche della voce di Ivan che la aiutava e insegnava a compiere delle nuove mosse. Oggi però ha dovuto scartare questa opzione
:- Bisogna essere riposati prima di un grande evento, dunque niente gitarelle notturne-.
Ordini di Ivan, e lei non gli avrebbe mai disobbedito; perciò ha dovuto ripiegare su l'unica altra cosa che la teneva impegnata: guardare i fiocchi di neve.

Da lì a poche ore sarebbe potuta morire o continuare la sua esistenza in quel posto, dipendeva tutto dalla sua bravura nel combattimento e soprattutto dalla sua forza di volontà...... avrebbe veramente ucciso un'altra bambina? Ne sarebbe stata veramente capace? D'altronde sapeva che solo una delle due avrebbe continuato a vivere, e lei aveva tutta l'intenzione di essere quella. Non voleva morire, non così, non lì , e soprattutto non ora.


Un paio di ore dopo

Pov. Natalia

- In fila- ci posizionammo tutte in ordine, con le mani dietro la schiena, aspettando che Ivan dicesse il suo discorso, prima di dare il via ai combattimenti.

-Ebbene, voi siete state scelte per far parte di un programma. La Stanza Rossa non è solo un luogo dove potete dormire e allenarvi, è un luogo dove vi trasformeremo in combattenti e spie al servizio della Madre Russia. Voi, care ragazze, riporterete questa nazione agli splendori di un tempo!-. Fece una pausa, ricomponendosi dallo scatto improvviso nel pronunciare le ultime parole. -Imparerete a combattere, per davvero, e imparerete a usare il vostro corpo come un'arma, l'arma segreta della Russia. Tuttavia, non tutte siate adatte per questo compito, non tutte siete abbastanza degne di portare tale enorme responsabilità. Per questo oggi vedremo chi riuscirà ad entrare pienamente nel programma Vedova Nera. Noi non forniamo spie scadenti. Chi riuscirà a sopravvivere inizierà il vero allenamento e scoprirà cos'è la Stanza Rossa. Spero di vedere quante più di voi possibili alla fine di tutto-.

La ballerina senza volto Where stories live. Discover now