Consapevolezza

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~Being aware is the first step towards freedom~




12 Febbraio 1944

-in piedi! -

La voce non aveva nemmeno lontanamente la parvenza di un invito, ma Natalia, ormai stremata e dolorante dall'ultimo allenamento appenena conclusosi, non si mosse dalla sua posizione. Tre mesi di estenuanti allenamenti nella Stanza Rossa le avevano fatto capire una cosa: lei era solo una bambina di sette anni, non una donna e nemmeno una vedova, solo carne da macello agli occhi dei capi. Le sue compagne erano tutte più grandi di lei, e perciò anche grandi il doppio di lei : se voleva sopravvivere doveva giocare d'astuzia o non ce l'avrebbe fatta.

-Ho detto in piedi! -
Due mani ruvide e grandi la sollevarono con una facilità disarmante e la trascinarono su per lo scalone, arrivando al dormitorio. L'uomo la ammanettó alla testiera di ferro, e lei si chiuse a riccio, piangendo lacrime silenziose. Non le importava nemmeno più se le altre bambine la guardassero, se pensassero che fosse debole. Voleva solo tirare fuori, in qualunque modo, il vuoto che si sentiva crescere ogni giorno di più nel petto. Le sembrava di sprofondare in un pozzo senza fondo, più andava avanti e più incontrava buio e oscurità.

Aprì gli occhi con la sensazione di essersi assopita solo da pochi minuti. Subito gli istruttori passarono per i letti togliendogli le manette e, dopo aver contato tutte le ragazzine, le condussero nella sala mensa, che si trovava al primo piano della villa.

Non gli davano molto da mangiare: solo un po' di pane raffermo, ma come sempre non ne rimase nemmeno una briciola.

Successivamente gli istruttori, o per meglio dire i cercerieri, portarono le 44 ragazzine nella sala adibita agli allenamenti.

La prima volta che Natalia vi era entrata, sapeva già che l'avrebbe odiata: la stanza era grande, molto grande, con le pareti di un rosso scuro, cupo e il pavimento in legno venato. Sul soffitto pendevano due enormi lampadari in vetro e all'interno c'erano tutti i tipi di attrezzi necessari  per ogni tipo di sport: dai semplici pesi, alle aste per le acrobazie. Ogni giorno gli istruttori mostravano alle ragazzine un paio di esercizi, usando sempre il minor numero di parole indispensabili, e a fine giornata bisognava mostrarglieli eseguendoli in modo perfetto, nessun errore era tollerabile nella Stanza Rossa, e chiunque ne avesse commessi avrebbe pagato con la sua stessa vita. Fu così che nei primi tre mesi di permanenza in quell'incubo, sei di loro furono portate in infermeria. E da lì non tornarono  più. Ma la cosa che incuteva più paura e soggezione a Natalia era la balconata, costruita con vetri a specchio, nella parte sinistra della stanza, dove erano posizionati i vari ring per il combattimento. Natalia non poteva vedere loro.... ma loro potevano vedere lei. Ogni giorno le osservavano e studiavano dall'alto della loro postazione; ne vedevano i difetti e le debolezze, prendevano appunti ma poi non veniva comunicato niente alle ragazzine. Tutto era nel più completo silenzio. Gli unici rumori che si potevano sentire nella stanza erano il suono prodotto da un attrezzo o il sonoro colpo dei piccoli corpi sbattuti per terra. Nemmeno i gemiti delle ragazzine o la fuoriuscita del sangue, da qualche parte del corpo, era un motivo valido per fermarsi.

Perciò quando quel giorno appena entrate vennero disposte in fila , una affianco all'altra con le mani dietro la schiena, Natalia si chiese come mai dopo dieci minuti di attesa nessuno avesse azzardato una parola, né un'ordine da eseguire né una punizione da effettuare. Cos'era tanto importante da far aspettare l'allenamento? La risposta arrivò pochi minuti dopo, accompagnata da un manipolo di soldati. Ivan Petrovich comminava con passo sicuro e deciso mentre entrava nella stanza.

L'ultima volta che Natalia lo aveva visto era stato tre mesi fa, al suo risveglio in una delle stanze di quell'abitazione

: - Care... allieve, sfortunatamente non tutte di voi sono riuscite ad arrivare fin qui e molte altre non ce la faranno; quello che voglio che capiate però è che ognuno di voi può dimostrarsi utile per la Stanza Rossa: le più forti aiuteranno nella guerra ancora incorso, affinché la nostra Grande Patria, la Russia, possa liberare il mondo dall'oscura ombra del nazismo, rimpiazzandolo con la sicurezza e la pace garantita dal comunismo; le altre invece daranno il loro contributo facendo migliorare le cadette più brave-.

La ballerina senza volto Where stories live. Discover now