dispensa

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24 giugno 2007Al ritorno in macchina, stavo in silenzio

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24 giugno 2007
Al ritorno in macchina, stavo in silenzio. La mia testa stava ripetendo gli eventi della scorsa notte in loop. Era reale. Tutto quanto è accaduto per davvero. Ho caricato il mio telefono nella macchina e ho ascoltato l'audio che ho registrato. Passa a uno stridio fortissimo prima che l'uomo oscuro gridi, ma quel terribile ticchettio mi perseguiterà fino a che non morirò. Il fatto che mi sembrasse vagamente familiare mi ha dato i brividi ogni volta che l'ho sentito. L'ho fatto ascoltare a Noah e ha detto che assomiglia a una manovella di legno. Una delle foto che non ricordo di aver scattato era una foto glitchata di alcuni alberi (Box Analysis, 4:08), ma se guardi attentamente puoi vedere quello che sembra essere Sig. Snello. L'ho mostrata a Noah e con mio stupore ha detto, "Huh. Sì, assomiglia a un uomo." Zio Alex ha detto che non vedeva nulla oltre agli alberi, al quale Noah ribattuto. Ho cercato di non dare di matto. Alex ha detto che sarà una di quelle illusioni anatra-coniglio che lui non riesce a vedere. Ci siamo fermati ad un'area di sosta e sono corso nel bagno (Box Analysis, 4:10) per vomitare. C'era un po' di sangue ma dopo mi sono sentito meglio. Potrebbe essere il cibo da campeggio. Spero che sia solo mal di macchina. Quando siamo tornati a casa di Noah, volevo lasciare da parte tutto quello che ho passato e ritornare alla beata mentalità da ignorante per godermi il mio tempo da Noah, quindi volevo solo fare una maratona di giochi per il resto del giorno. I suoi genitori sono usciti e non sarebbero tornati fino a dopo così abbiamo giocato ai videogiochi. Dopo pranzo, siamo andati nella stanza di Noah e lui era lì. Sig. Snello era proprio lì in piedi alla fine del corridoio. 

Abbiamo urlato e siamo corsi nella dispensa per nasconderci

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Abbiamo urlato e siamo corsi nella dispensa per nasconderci. Ero completamente inorridito, ma anche stupito a questa conferma. Anche Noah lo poteva vedere. "Riesci a vederlo?" ho chiesto. "Chi cazzo è quello?" Noah ha sussurrato, iperventilando. Il misto di paura e euforia si è scontrato in me come olio e acqua, mentre ho guardato i suoi occhi terrorizzati nella luce offuscata della dispensa ho avuto un flash di una visione di 10 anni fa. Ombra Noah voleva che io aiutassi Noah. In quel momento volevo fermare il tempo e dirgli tutto ciò che è successo, ma in quell'istante Noah ha guardato dietro di me e ha urlato. Mi sono girato e ho visto un punto bianco con una cravatta nera. Ci siamo tenuti stretti e abbiamo urlato. L'ultima cosa che ho visto erano tentacoli color pece che ci circondavano, immergendo la dispensa nell'oscurità. Mi sono svegliato scosso a Noah che gridava. Stava esultando. Io ero sul suo letto mentre lui si stava sedendo per giocare a Resident Evil 4. Ho aspettato per un secondo e poi ho chiesto cos'era successo. Lui ha detto che ha appena sconfitto il boss U3, quello con le gabbie. Ha cominciato a spiegarmi che ci aveva messo molto tempo per distruggerlo per poi scusarsi per avermi svegliato. Ha aggiunto che dopo pranzo ha giocato mentre io mi riposavo. Ho chiesto e riguardo al nascondiglio dall'uomo alto nella dispensa? Lui ha pensato che io stessi parlando di Resident Evil e mi ha detto che ha già superato il livello durante il mio sonnellino. Poi è tornato a giocare e io sono rimasto esterrefatto. Ho sfilato il telefono dalla tasca e ho mostrato la foto di Sig. Snello

tra gli alberi

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tra gli alberi. Ho chiesto a Noah se si ricorda di aver mai visto quest'uomo e ha risposto, "Io non vedo un uomo, solo alberi." È stato ripulito.* Ho chiesto che medicine prendesse, se prendesse alcune capsule. Ha detto che oltre agli antidolorifici quand'è malato, nulla. Quando è tornato a giocare, io ho pianto in silenzio dietro di lui. Vedevo così tanto di me in lui: la mia innocenza infantile... ora irreparabilmente frantumata, il mio amore per i giochi... ora ridotto a una distrazione dalla realtà, la mia mente ignara... ora spalancata e cruda per essere mangiucchiata dagli avvoltoi. Lui è maledetto, come me, ma non lo sa ancora. E anche se sono veramente felice che lui abbia avuto il pregio di essere ignaro della sua afflizione assopita per 16 anni, penso che sia solo perché io sono il bersaglio attuale. Forse sto solo tenendo la sua patologia a bada perché Sig. Snello è concentrato su di me. Chiunque io abbia visto con un sosia oscuro dev'essere vulnerabile. Questo vuol dire che mamma lo vede sicuramente, Karl ne sarà capace, e forse anche Kevin. So che questo stato dormiente è temporario per Noah. È solo questione di tempo prima che venga ad immischiarsi anche nella sua vita. Ma lui non sarà preparato come me, che sono cresciuto così dall'infanzia. Non ho mai voluto coinvolgere Noah nei garbugli dei miei problemi, ma capire che è una condizione condivisa e che questa disgrazia è inevitabile per lui mi ha portato al punto dove non riesco a godermi la visita. Ho finto di stare in chiamata e ho detto che il mio aereo ha avuto un cambio d'orario all'ultimo minuto perciò dovevo partire immediatamente. Mentre sto scrivendo questo dall'aereo per tornare a casa, ho notato di aver dimenticato alcuni giochi**. Non penso che gli scriverò di ciò. Noah è il mio migliore amico, ma non sono nemmeno sicuro se dovrei continuare a contattarlo. Se il mio destino è inevitabile per lui e contattarlo lo metterà in pericolo, voglio proteggerlo il più possibile stando lontano da lui.

*non ricordo l'incidente nella dispensa. ricordo solo di aver giocato resident evil con milo. ora ricordo la foto che mi ha mostrato, e ora riesco a vedere perfettamente di chi stesse parlando. più di quanto riuscissi a vedere prima, penso che fossi cieco. 

**milo non mi ha mai chiesto di ridargli i giochi, e non mi ha mai ringraziato per averglieli restituiti. dopo quella visita, le nostre chiamate sono diventate meno e meno frequenti. ho pensato che forse l'ho infastidito in qualche modo oppure stava passando attraverso tantissime cose a casa visto che diceva sempre che sua madre era una puttana. sapevo che avesse visitato molto psichiatri, ma non me ne ha mai parlato quindi per tutti quegli anni ho pensato che la sua indifferenza fosse per problemi mentali personali. adesso che so la verità, non lo incolpo per esser stato distante per salvarmi dal tumulto per più tempo possibile. ha fatto tutto da solo per tenere tutto il peso di quel fardello per sé, una cosa stimolante e coraggiosa che va oltre le mie abilità. lui era un vero amico, e gli devo più di quanto io possa ripagargli.


Link all'originale: http://maxwellarchive.blogspot.com/2018/05/pantry.html?m=1

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