Il Diario di Milo

scivolato

9 luglio 2004 
Oggi ho deciso di tornare alla cassaforte di mamma per vedere cos'altro ha nascosto da me. Devo sapere cosa sta facendo perché rimanere in un loop di dubbi mi ha portato a prendere la compressa per l'ansia, che sembra funzionare e calmarmi. Quando ti ho scambiato con il falso, ho anche visto diverse cartelle con documenti. Dopo esser tornato dal campeggio mentre mamma era uscita per "l'incontro al PTA", ho aperto la sua stanza e ho provato ad aprire la cassaforte. Ma la combinazione non ha funzionato. So che la sto mettendo giusta perché ho scritto i numeri in caso mi dimenticassi. Penso che l'abbia cambiata, il che mi preoccupa. È quasi passato un anno, ma perché cambierebbe la combinazione? Ho la sensazione che lei sappia che io ci abbia sbirciato dentro. Immagino che adesso devo aspettare il me versione ombra per mostrarmi di nuovo il codice. In ogni modo, non riesco a guardare mamma come prima dopo esser stato dalla dottoressa. A cena abbiamo parlato dei soldi che iniziavano a essere pochi. Ho detto che dovrei smettere di prendere le mie pillole perché sono costose e adesso mi sento molto meglio quindi posso non prenderle più e risparmiare. Mamma ha insistito a farmi continuare a prenderle e mi ha minacciato dicendo che se non lo avessi fatto mi avrebbe riportato al reparto psichiatrico perché non vuole rischiare un'altra crisi psicotica. John non sapeva cos'era successo perciò lei glielo ha detto

per dimostrare la sua teoria. Pochi anni fa nel 2001, non avevo preso le mie medicine per una o due settimane e una notte mi sono svegliato da uno stato di veglia mentre tenevo un coltello contro la gola di mia madre. Lei si è spaventata e mi ha portata ad un ospedale psichiatrico. Lì hanno detto che ciò è successo perché non avevo preso le mie medicine, quindi hanno aumentato la dose. Questa storia ha messo John a disagio e ha detto che dovrei continuare a prenderle, per sicurezza. Ero così arrabbiato ma ho detto va bene solo per non tenere i toni calmi e abbiamo continuato a mangiare. Ma ho fatto un casino. Un grande casino. Ero così immerso nei miei pensieri che le parole sono uscite da sole. Mamma ha chiesto a John com'è andata al lavoro, poi mi ha chiesto com'è andata al campeggio, e poi le ho chiesto com'è andata al club. Non c'ho pensato ed è uscita da sola, come se fosse una cosa che le chiedevo ogni giorno quand'ero più giovane. Mi sono corretto dicendo che intendevo l'incontro al PTA, ma era troppo tardi. Mamma l'ha nascosto bene, ma ho visto qualcosa cambiare nella sua espressione. Ha detto che l'incontro è andato bene, ma non ha più parlato per il resto della cena. Ho paura che lei sappia che la sto spiando. È nevrotica a bestia, ma non è stupida. So che lei sa che sono sveglio adesso. Ora devo essere super calmo con lei visto che capirà che sono consapevole dell'ammasso di bugie su cui ha costruito 

la nostra famiglia per anni. O sa che non sto più prendendo le capsule, o che sbircio nella sua cassaforte, o che ho con me questo diario, o tutte e tre. E chissà cos'altra roba dannata pensa che io sappia visto che ho avuto accesso a quei documenti. Li avrei dovuti leggere quando ne ho avuto la possibilità. E se avessero informazioni su papà? E se mamma mi avesse mentito su

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