23. Ti credo

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Arrivati a casa salutai Veronica e feci sdraiare Jug sul letto.
Continuava a ridere come un matto.
"Mi viene da vomitare" disse ridendo.
Lo accompagnai in bagno aiutandolo a pulirsi dopo aver finito di vomitare "vuoi ancora sposarmi?" Disse quasi preoccupato
"certo che sì" risposi "anche se ci fosse un altra?" disse ridendo,i miei occhi si fecero lucidi l'effetto dell'alcol non era ancora svanito del tutto ma è anche vero che da ubriachi si dice sempre la verità. Rimasi immobile, impassibile, non riuscivo a respirare
"mi rispondi?!?" Disse ridendo "c'è un'altra donna che non ti ho mai fatto conoscere" concluse.
Mi alzai di scatto appoggiandomi al lavandino per aiutarmi a stare in piedi scoppiai a piangere mentre Jug continuava a vomitare. Dopo circa un'ora Jug si addormentò ancora appoggiato al cesso e per non svegliarlo con i miei singhiozzi mi diressi in camera ma il dolore era troppo non riuscivo a sopportarlo le gambe non mi reggevano così caddi in terra, il botto fu così forte da svegliare Jug che si precipitò verso di me. "Ei ei" disse sollevandomi a modi sposa, ormai l'effetto dell'alcol era del tutto svanito. Mi appoggiò sul letto prendendo il mio viso ormai rosso con gli occhi gonfi tra le mani "cosa è successo stai bene?!?" Chiese con gli occhi lucidi. Mi sedetti sul letto iniziando a tirare pugni sul suo petto
"Perché lo hai fatto?!?Per quale cazzo di motivo lo hai fatto?!? Che c'è non sono abbastanza per te?!?" Dissi piangendo a dirotto.
"Cosa stai dicendo tu sei tutto per me" rispose accarezzandomi la guancia ma a quel gesto mi allontanai. "Allora perché cazzo lo hai fatto?!?" dissi urlando. "Fatto cosa?!?" Chiese confuso
"Ora fai pure il finto tonto!! Perchè cazzo mi hai tradita?!? Pensavo che mi amassi che provassi le mie stesse cose ma a quanto pare no.." dissi dirigendomi verso la porta. Non feci in tempo ad uscire che lui mi fermò per un polso facendomi girare,fece scontrare i nostri petti e con una mano dietro la schiena mi tenne  stretta a lui. "Sai che non lo avrei mai fatto" adesso i suoi occhi erano pieni di lacrime "si esatto lo pensavo fino a pochi minuti fa ma sei stato tu ad ammetterlo su quel cazzo di cesso" gli sputai acidamente in faccia " tu mi hai detto che c'è un'altra donna che non conosco di cui non mi hai mai parlato" a quelle parole si tranquillizzò e fece un leggero sorriso "no ma sei coglione?!? Jughead va a quel paese e scopati la tua troietta" dissi uscendo dalla camera mi riappoggiai sul lavandino cercando di calmare il mio respiro ma qualcuno mi abbracciò da dietro "mi dispiace" sussurrò lasciandomi un bacio sul collo "sto cazzo!!Ti rendi conto di cosa hai fatto?!?Mi hai delusa!!" dissi spingendolo via da me. "Posso spiegarti ascoltami" insistette "non pensarci nemmeno"
risposi andando verso la porta.
Jug chiuse la porta a chiave "finché non mi ascolterai rimarremmo qui" disse deciso
"E cosa dovrei sentire?!? Ti amo ma quella troietta era così affascinante che me la sono scopata!!" dissi imitando la sua voce "Che c'è non parli più ?" risposi seccata. "Con "un altra donna" non intendevo in quel senso tu sei l'unica per me e lo sarai per sempre ma c'è una cosa che non ti ho detto" disse fermandosi per riprendere fiato "vi ho sempre raccontato che mia madre era morta ma non è così è complicato da spiegare ma ha saputo solo adesso di mio padre e di Amy e vorrebbe conoscerla" disse serio "Betty te lo giuro tu sei l'unica per me" disse quando delle lacrime rigarono il suo viso, andai verso di lui  tirando un sospiro di sollievo e lo abbracciai "ti credo" gli sussurrai "Perché sono stata così stupida!!Mi dispiace di non averti creduto", appoggiai la mia fronte contro la sua "ti amo" disse "ti amo anch'io" risposi "mi dispiace di averti fatto stare male" disse prendendo il mio viso tra le mani "è tutto okay" affermai sorridendo.
Una settimana dopo..
Il campanello suonò "vado io" dissi dirigendomi verso la porta mi ritrovai davanti una signora abbastanza alta con un sorriso a trentadue denti.  "Buongiorno lei deve essere la signora Jones" dissi stringendo la sua mano "ti prego cara chiamami Gladys, il braccio di Jug mi circondò la vita lasciandomi un bacio sulla testa "figliolo come sei cresciuto" disse abbracciandolo, poi abbracciò me e la feci accomodare in salotto.
Lasciai Jug e sua mamma parlare e intanto mi diressi a prendere Amy in camera.
Scesi le scale con ancora la piccola in braccio e mi sedetti accanto a Jug "come sei bella" disse la donna rivolgendosi a Amy la piccola corse verso di lei e l'abbracciò.
Appoggiai la testa sulla spalla di Jug vedendo quella scena, almeno ora Amy aveva una nonna.
"Sei bella come la tua mamma" affermò Gladys facendomi arrossire.
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Spazio autrice

 𝕀𝕠 𝕖 𝕥𝕖 𝖚𝖓𝖆 𝖈𝖔𝖒𝖇𝖎𝖓𝖆𝖟𝖎𝖔𝖓𝖊 𝓅𝑒𝓇𝒻𝑒𝓉𝓉𝒶Where stories live. Discover now