Tutto Normale

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Aver sentito il medico dire che Giacomo si sarebbe ripreso riempì i loro cuori di gioia.
La giornata iniziò con un intenso e profondo bacio.
Ciononostante non avrebbe potuto alzarsi dal letto.
La febbre stava scendendo, ma aveva colpito la zona lombale del cervello, colpendo le orecchie, pertanto ci sarebbero voluti dieci giorni perché ciò passase e se non avrebbe seguito l'ordine si sarebbe ritrovato a terra.
Giacomo " mamma posso venire a fare colazione con voi sotto?"
Maria " no, piccolino devi stare ad assoluto riposo non puoi alzarti dal letto"!
Giacomo annuì dispiaciuto.
Fu consegnata una lettera.
Caro re e regina di Francia
Vi scriviamo per ricordarvi che fra quindici giorni, Camilla d'Asburgo, giungerà alla corte francese. Siamo sicuri che si troverà a suo agio e voi saprete contribuire.
Con lei arriveranno i Bauli d'oro e le sue tre dame.
                                             Re Mattia D'Asburgo
Francesco fece un ghino.
Poi disse" amore prepariamoci! "
Così fecero.
Dopo che Maria è Francesco baciarono il figlio, si incamminarono per la colazione.
A Giacomo fu servita a letto.
Anna indossava un vestitino felpato giallo.
Stretto fino alla vita e a ciambella alle gambe.
I capelli racchiusi in due treccioline da un fermaglio bianco, perlato.

I capelli racchiusi in due treccioline da un fermaglio bianco, perlato

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Entrò sbraitando buongiorno.
Più cresceva più diventava spavalda.
Assomigliava, in questo aspetto, a sua zia Claudia e zio Enrico.
Francesco " buongiorno, principessa. Oggi volete stare con vostro padre?"
Anna " solo se mio padre mi porta al lago".
Maria" Anna non si può fare il bagno nel lago a febbraio! "
Anna si arrabbiò.
Francesco la riprese. Era una bambina, ma era anche una principessa.
La giornata era impegnativa oggi molti commissari spagnoli, inglesi, austriaci avrebbero fatto visita per contrattazioni.

Francesco però prima decise di salutare Giacomo e se gradiva gli avrebbe mandato Giovanni.
Giacomo era sempre stato ubbidiente, non aveva mai osato trasgredire.
Ma questa volta sentì il bisogno di farlo.
Sapeva di non potersi alzare, ma lo fece.
La vista gli si offuscò e la testa girava.
Non cadde, subito, ma dopo essersi allontanato completamente dal letto, Francesco entrò.
Giacomo si spaventò, ma nessuno ebbe il tempo di dire nulla, poiché stava cadendo, ma fortunatamente Francesco lo afferra.
Lo stava per rimettere a letto, ma Giacomo disse " no, papà. So che sei occupato, ma stai con me dieci minuti, tienimi in braccio".
Francesco lo strinse forte a sé e poi disse " sei proprio come tuo padre, sai, anche io ho fatto così, malgrado non potessi. Però se ti abbiamo detto di rimanere a letto, devi rimanere. - lo disse con sguardo duro e tono serio - Se io non fossi arrivato tu saresti a terra".
Giacomo abbassò gli occhi e disse " s-scusa, non lo farò più".
Francesco gli prese il viso tra le mani e disse " non ti rattristare. È normale, solo la prossima volta chiama me".
Sfortunatamente non poteva rimanere lì, ma doveva andare, Maria lo aspettava.
Questa era preoccupata. Non ci vuole poi così tanto a salutarlo. E se sarà successo qualcosa?
Un siloloquio deprimente disse tra sé e sé.
Arrivò Francesco.
Maria " ci hai messo tanto, come mai? Non sarà successo niente?".
Francesco " tranquilla. Non volevo dirtelo perché so che ti saresti preoccupata inutilmente. Quando sono arrivato era alzato e stava per cadere, ma tranquilla io l'ho afferrato istantaneamente. In effetti ha ragione, però gli ho detto di chiamare me se voleva alzarsi. Ah, oggi finiremo prima e staremo con lui. Si annoia e non ha torto".
Maria" forse dovrei stare con lui. E se si rialza e cade? Se si sente male?
Magari vado io, e poi tu vieni "
[....]

Francesco la guardò è rispose" non gli accadrà niente, stai tranquilla. Poi ho lasciato una balia che se ne occupasse ".
Maria non sembrava convinta, ma alla fine si rissicurò.
Erano le quattro del pomeriggio.
I loro volti erano stanchi e loro sfiniti.
Non riuscivano più a pensare a strategie belliche, investimenti e accordi...
" basta "! Urla Maria.
Il mal di testa era lancinante.
Francesco era anche lui stanco.
Così prese Maria in braccio la portò nelle sue vecchie stanze e un attimo i vestiti erano a terra.
« meraviglioso come sempre!!!!» esclama Maria.
Francesco « non potrei mai deluderti, soprattutto qui».
Si formò un ghino sulle labbra.
Poi sorrisero e si riabrraciarono.
Maria si rivestì e presto anche Francesco.
Andarono da Giacomo, lui era a terra.
Maria guerdò prima Francesco e poi lui.
E urlò.
Dopo mezzoretta si svegliò titubante e scosso.
Francesco " me lo avevi promesso" disse con denti stetti.
Giacomo " padre, io non mi sono alzato. Quella signora mi ha messo un panno alla bocca, sentivo le forze andare via, e nonostante io scalciassi, lei non lo toglieva.
Fortunatamente la veste che indosso, la manica, si era apoigliata al fazzoletto e sono svenuto".
Maria lo abbracciò e poi urlò " guardie".
Entrarono.
Maria " trovate quella donna che era con mio figlio e uccidetela. E non osate tornare senza la sua testa".
Giacomo sobbalzò udendo le parole pronunciate dalla madre.
Francesco trattenne l'istinto di scaraventare a terra tutto quello che c'era nella stanza, vedendo il volto preoccupato di suo figlio, perciò disse " ehi, ehi, piccolino non ti agitare. Nessuno ti farà del male. E quello detto da tua madre, lei lo intendeva metaforicamente".
Maria" amore si, non ti spaventare, da domani ci alterneremo nel stare con te finché non ti riprenderai, poiché poi tu starai con noi al trono, in quanto, tuo dovere ".
Francesco" Maria, Anna voleva te vai da lei. Io farò un bagno con Giacomo ".
Maria poi disse" aspetta e se Anna è... "
Fu interrotta dalla piccola.
" no sono qui. Ora vieni con me? "
Maria la abbracciò e va con lei.
Francesco si spogliò lascio dei pantaloncini e poi fece un bagno caldo, rilassante, con Giacomo.
[.....]

Reign un finale inaspettato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora