Una Nuova Luce

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Gli ordini furono dati, quindi Francesco poteva vegliare solamente su sua moglie e i suoi figli.
La notte era cupa, non c'erano stelle, l'ultimo quarto di luna era sfocato, poco visibile all'occhio umano, le nubi erano al centro dello sconfinato cielo.
Si sentivano i soldati marciare, urlare, dare ordini, fuoco, caos... L'inferno si abbatté.
I protestanti che avevano assediato il collegio erano circa 50 uomini, armati fino ai denti, ma l'esercito riuscì a sconfiggerli.
Si versò sangue, tra cui tre bambini, piccoli, per il semplice fatto di appartenere a famiglie influenti.
I protestanti caddero, solo alcuni, i capi vennero risparmiati per avere una giusta condanna dal re.
Finalmente i bambini tornarono alle loro famiglie.
Erano le quattro del mattino, Francesco si era addormentato, poche ore fa, circa, ma si risvegliò.
Maria era calda, tremava, e aveva le combulsioni.
Così prese un panno umidificato glielo mise sulla fronte, la tenne per mano cercò di rassicurarla.
Ormai erano passati quattro mesi ed era sempre più stancante.
Pensava tra sé e sé Francesco.
Finalmente mattina.
Lui uscì un'attimo per informarsi dell'accaduto.
Così il dovere chiamava.
Non riusciva a lasciare sola Maria, ma Kenna essendo al castello rimase con lei.
Le due parlarono.
Kenna " Maria, come state? Quando aspettavate Giacomo non vi sentivate così.
Però, non ci pensate.
Se può rallegrarvi, vostro figlio, che sia, e il mio cresceranno insieme. Eh si aspetto un figlio. Sarà un mese che lo so. L'ho detto a Bash giusto una settimana.
Certo sarà più grande il principino o principessina, ma di poco. "
Maria si sedette, pianse di goia, e abbracciò la sua amica.
Così si vestì e volle passeggiare con la sua amica.
Era febbraio, c'era ancora della neve, nelle foglie si poteva notare la rugiada, il vento in viso...
Ovviamente doveva assicurarsi che Francesco fosse d'accordo.
Lui non era convinto, temeva potesse sentirsi male, o avere bisogno di qualcosa, ma accettò.
Poi essendo stato informato, da Bash, di suo figlio disse " Ah, Lady Kenna, fratello mio, tantissimi auguri, vi auguro il meglio. So che desiderate una vita serena alla tenuta medievale di Saint Christoph, ma le porte saranno sempre aperte".
Poi abbracciò entrambi e Maria abbracciò Bash.
E poi andarono.
Fu una passeggiata tranquilla, senza alcun disturbo o malessere.
Verso sera, Giacomo andò da Maria, a salutarla e vedere come stasse.
Doveva partire, la corte scozzese non poteva rimanere senza un regnante.
Maria abbracciò il fratello.

4 mese dopo Era il momento, Maria doveva partorire.
14 giugno 1558
L'aria calda, pesante, già si sentiva.
Era stato organizzato un viaggio per Lion, e Marsiglia.
Stagione ideale per un viaggetto, dove rilassarsi e fare un bagno a mare.
Era tutto pronto, ma nel momento in cui misero piede sulla carrozza, Maria urlò " Francesco, il bambino lo sento sta per nascere".
Francesco si pietrificò.
Poi però la prese e la porta nella camera.
L'allevatrice, dame, serve, il medico erano arrivati.
Francesco vide Maria morente.
Era troppo, era un travaglio cruente, il dolore era troppo, non lo sopportava più.
Francesco " avanti amore mio, resisti andrà tutto bene".
Il sangue era eccessivo.
Ma finalmente si sentì piangere e lei svenne.
Era una bambina, meravigliosa.
Candida come la neve, soave, e brillante come il sole.
Questa volta non passarono due ore, ma due giorni, e Maria era ancora senza sensi.
Francesco non mangiava, non dormiva, si occupava di sua figlia, Anna, e Giacomo.
Era nervoso, irascibile e triste, ma poi lei si svegliò e pianse dalla gioia.
La baciò, l'abbraccio, l'accarezzò e gli diede Anna.
Maria la guardava gioiosa e piena d'amore.
" Francesco che nome gli hai dato"?
" Amore, in realtà nessuno, volevo fossi tu a decidere, ma trovo Anna un bellissimo nome".
Poi disse " Anna è stupendo. Ora vieni, prendi anche Guecomo, e sdraiati.
Giacomo è quasi, tutto suo padre, Anna mi assomiglia, ma secondo me avrà i capelli biondi".
Sorrise e baciò Francesco.
Qualche ora dopo, misero a dormire entrambi.
Lei si tolse l'abito, gli si lanciò addosso, e fu così che videro il paradiso.
Erano nudi, ancora abbracciati e felicissimi.
Maria parlò « il nostro viaggio non deve essere annullato, noi partiremo fra dieci giorni circa, e ci divertiremo.
È da tanto che non passavamo del tempo insieme fuori queste mura".
Francesco iniziò nuovamente a baciarla e provocarle i brividi.

Anna era nata. Quindi festa.
Ci furono fuochi d'artificio, invitati, doni, in una stanza tutta rosa e bianca.
Era il momento di presentare Anna.
Entrarono.
Maria con un'abito rosa, in braccio aveva Giacomo, che l'abbrscciava, Francesco tutto in bianco, con Anna, ricoperta da un velo rosa.
Maria e Francesco per mano.
Si udì " lunga vita al re e alla regina, e al delfino e alla piccola principessa".
Poi sedettero tutti e iniziò il pranzo.
Arrivò una lettera.

Cara Maria,
Ti scrivo per darti i miei auguri.
Auguri per Giacomo, auguri per Anna.
A proposito bel nome, mi fa ricordare
quello di mia madre, perciò ti ringrazio.
Sappi che nessuno è contrario al nostro patto, ma comprendi, io sono protestante e non potrò cedere alle richieste del Vaticano.
Comunque ancora auguri e bacia i tuoi figli anche per me. Saluta Francesco.
Arrivederci cugina.
Spero possiamo vederci in futuro.
I hope.
Kiss you..
               Elisabeth I  

Maria si commose e così scrisse una lettera di ringraziamento.

Reign un finale inaspettato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora