La Peste

343 19 9
                                    

Ormai la peste nera era tornata in Francia. Il peggiore incubo, la peggiore malattia, un tocco da un contagiato e dopo due ore la morte ti coglierà.
Caterina e Maria erano lontani dal castello, si trovavano nelle foresta di sangue.
Una foresta fitta, cupa e tenebrosa.
La leggenda narra :
Chi entra in seava salva, entra nel regno del demonio. Rituali propiziatori di sangue si compiono. Regnano i pagani.
La credenza politeista dell'interpretazione carnefice.
Sangue che deve essere versato, per nutrire l'oscurità.
La tenebre in persona.
Si può uscire, ma se arrivi in media selva, sarà l'ultimo posto che vedrai.
Questa era una leggenda, i pagani c'erano, ma ora questo non passò nelle menti delle due regine.
Maria disse " Caterina, dobbiamo rientrare al castello, dobbiamo riuscirci, altrimenti moriremo. Ed io non voglio lasciare i mie piccoli angioletti senza la loro msdre. Quindi incamminiamoci. E poi può darsi ci stiano già cercando".
Caterina " Maria neanche Francesco potrà salvarci, non gli è concesso lasciare le mure del castello, se non c'è una regina, che possa prendere il suo posto".
Il viso di Maria fu rigato da una lacrima.
Caterina poi disse" aspetta. Ora che ricordo c'e uno dei miei villaggi speciali, in caso di estrema necessità, dove io possa rifugiarmi.
C'è un passaggio, tortuoso e pericoloso, ma in un'ora saremo al castello ".
Maria sorrise e chiese dove si trovasse il posto.
Lei indicò dalla parte opposta della foresta.
Non era lontano.
Così si incamminarono.
Dovettero togliere i loro gioielli, girare il mantello dalla parte opposta, per non essere riconosciute.
Francesco intanto era inquieto. Si lacerava l'anima. Ma poi perse completamente le forze quando Giacomo iniziò a dire" ma-mamma. "
Iniziò a piangere ed urlare.
Chiamava, desiderava sua madre, ma lei non c'era.
Francesco lo prese lo avvolse tra sue braccia, cercando di rilassarlo, ma niente, piangeva finché esausto non si addormentò.
Lui non riusciva a reagire. Si era chiuso in sé stesso, sentendosi colpevole, per la la lite avuta con Maria.
Ed ora il suo amatissimo figlio, piangeva perché gli mancava la madre.
Era pomeriggio ormai.
Finalmente presero il passaggio.
Era buio, lugubre e accidentato, ma se non volevano morire gli restava solo quello.
Così presero a camminare.
Si sentì un forte tonfo, una roccia era caduta e impediva di varcare la soglia oltrepassata.
Così dovettero per forza continuare, non avevano altra scelta.
Si trovavano nei sotterranei di Borgeux.
Nel frattempo molti nobili chiedevano maggiori risorse.
Francesco dovette ignorare la mancanza di Maria e trovare una soluzione.
Così diede alloggi e cibo.
Fece rifornire i magazzini del paese e del castello di grano, acqua e cereali.
Caterina scorse una fioca luce ed esultó.
Quando corse a varcare quella luce, prese una storta al piede, per nulla, poiché era solo un bagliore.
Allora Maria dovette aiutarla.

Verso sera
Videro una porta, la varcarono.
Caterina "siamo salve, questi sono i tunnel del castello. Se proseguiremo ci ritroveremo in qualche posto al castello".
Maria annui.
Francesco aveva mandato una guardia in cerca di sua moglie e sua madre.
Quando la guardia tornò disse " vostra maestà la carozza era a terra, il cocchiere morto e delle due regine, nessuna traccia"
Si congedò.
Francesco temè il peggio, così si lasciò cadere a terra, tormentato dai sensi di colpa.
Questa volta si erano svegliati entrambi.
Anna iniziò a piangere e Giacomo a ridere mamma.
Non sapeva più cosa fare.
Maria e Caterina si ritrovarono nelle vecchie stanze di Maria.
Caterina si ritirò nelle sue stanze, Maria invece iniziò a correre verso le sue.
Entrò dalla porta e urlò " Francesco!"
Lui si voltò, la vide, si alzò e la andò a baciare.
Fu un bacio intenso.
Francesco" Maria scusami, sono stato egoista e volgare, non avrei mai dovuto...Se io ti avessi perso, non so cosa avrei fatto.... "
[.....]
Maria" va tutto bene. Ti amo e così sarà per sempre ".
Poi prese Anna, l'allattò e la rispose nella culla. In seguito prese Giacomo.
Questo si accinse a lei, abbraccianda e sbavarle il viso.
Poi mise anche lui nella sua culla.
Maria fece un bagno caldo insieme a Francesco.
La vasca era piena di schiuma e molto profumata.
Poi si misero le vesti di notte e sfiniti si addormentarono abbracciati.

Una settimana dopo
La peste finalmente era finita.
Tutto era tornato alla normalità.
Il regno fu rifornito da approvvigionamenti e si indissero dei giochi per svagarsi e dimenticare.
Le persone decedute ebbero le loro sepolture e chi aveva bisogno o avuto sintomi veniva curato.
Molto presto anche i piccoli reali avrebbero preso parte a dei giochi adatti a loro.

Reign un finale inaspettato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora