Capitolo 16

854 107 0
                                    

Eijirou, Katsuki e tutti gli altri ragazzi che quella mattina avevano visto l'avviso di rinvio dell'audizione al giorno dopo, si erano recati nel pomeriggio a casa del rosso per discutere del piano che era venuto in mente al biondo. All'inizio, nella sua mente, sembrava un piano perfetto, eppure quando lo aveva esposto ai suoi amici, mentre i suoi compagni del basket sembravano convinti, i due cervelloni, Eijirou e Hitoshi, gli avevano confuciato tutto. Ad ogni nuovo elemento, loro erano stati in grado di trovare qualcosa che lo rendesse invalido, fino a che Katsuki, alla fine della sua esposizione, si era ritrovato abbattuto, ormai convinto di aver perso ogni possibilità di poter avverare il proprio sogno e quello del rosso. Quello che il biondo non aveva capito, però, era che il suo piano era perfetto, ma mancava di piccole riguardatezze, che i due ragazzi misero appunto fino a quel venerdì, sicuri, così, di non sbagliare nulla.
Nessuno parlò mai di quella riunione a casa di Eijirou e il venerdì era arrivato in un istante tra una prova, un allenamento e una sessione di studio intensivo.
I ragazzi del decathlon non stavano più nella pelle e la squadra di basket, soprattutto Denki e Katsuki, desideravano alleviare quella tensione, che loro stessi percepivano, ma comprendevano di essere più forti d'animo rispetto che ai loro amici. Così, quella mattina avevano chiesto a Shoto di preparare una torta e si erano presentati nell'aula di Aizawa con un trionfo di panna e cioccolato. Katsuki e Denki entrarono per primi nell'aula, coprendo gli occhi al rosso e al lilla e il loro amico potè poggiare la propria creazione sul banco di Eijirou, che se ne stava a ripassare sui libri con Hitoshi. Quando i due biondi tolsero le mani dal loro viso, entrambi sorrisero a trentadue denti, vedendo i quattro ragazzi, tra cui anche Sero, davanti a loro nella divisa della squadra.
"La torta π (pigreco)" esclamò fiero Shoto, sollevando una risata dal gruppo e un sussultò di esclamazione da parte dei due cervelloni, che non si aspettavano quel regalo.
"Ma che bella!" esclamò Eijirou, seguito da Hitoshi che a sua volta emise un:"Ma è bellissima!"
"Grazie ragazzi!" dissero insieme, per poi alzarsi in piedi, spiegando che anche loro avessero qualcosa da mostrargli. Katsuki osservò lo sguardo felice del rosso e lo seguì, senza chiedere altro, perché a prescindere di come sarebbe andata la giornata, il solo essersi messi d'accordo su un piano e avere la minima speranza di poter partecipare al provino, lo faceva sentire bene, felice, finalmente potendo stare accanto al ragazzo di cui sapeva, ormai, essersi innamorato.
I due ragazzi si mossero velocemente verso una lavagna bianca, di quelle che vanno a pennarello ed urlarono un "Tada!", mostrando loro un'enorme equazione, che sembrava spiegare come funzionasse, secondo la fisica, il loro modo di andare a canestro.
Shoto, Denki e Sero se ne stavano accanto a Katsuki, osservando la lavagna, non comprendendo cosa ci fosse scritto e nemmeno da dove potessero partire per poter comprendere, così il biondo decise di tirare fuori dall'imbarazzo tutti loro, dicendo semplicemente:"Oh, è un'equazione". Non che lui potesse comprendere davvero cosa ci fosse scritto, o come risolverla, dato che lui e Katsuki stavano in classi di due livelli diversi, ma aveva osservato il rosso fare i compiti così tanto negli ultimi giorni, che si era abituato a tutta quella montagna di numeri e lettere.
I suoi amici si voltarono a guardarlo, come a chiedere pietà, aiuto, perché non avevano idea di come rispondere ad un'equazione e poi Eijirou e Hitoshi scoppiarono a ridere, girando la lavagna e rivelando la vera sorpresa: il disegno di un gatto selvatico che va a canestro.
"Ah ecco!" esclamarono tutti e quattro i ragazzi insieme, constatando quanto fosse stato fatto bene e poi vennero attaccati da una serie di peluche a forma di palla da basket.
"Hei, ma che fate!"
"Volete la guerra, eh?"
E mentre gli altri stavano lontani, Katsuki si avvicinò ad Eijirou, rubandogli tutti i peluche e facendoli cadere a terra. Il rosso lo guardò negli occhi, mentre accanto a loro i ragazzi emettevano ancora schiamazzi per la lotta in corso. Quel giorno sembrava splendere di una luce diversa, ancora più accecante. Lo prese per i fianchi, attirandolo vicino al proprio petto, finchè non si ritrovarono abbracciati, ancora sorridenti e scossi dalle risate.
"Hei, capitano, è arrivato" disse, poi, Denki alle sue spalle, facendo sciogliere quel legame. Kastuki si staccò a malincuore da Eijirou, che però gli sorrise, non capendo cosa intendesse l'altro ragazzo, che, però, guardava verso il banco in prima fila nell'aula. Così fece un segno a tutti i ragazzi della propria squadra presenti in quella stanza e andarono in corridoio, dove trovarono gli altri, mentre Shoto recuperava Izuku che se ne stava tranquillo seduto al proprio banco, probabilmente sotto pressione tanto quanto loro.
"Vieni!" gli disse, prendendolo per mano. Katsuki vide anche il professore Aizawa e Momo unirsi ai due e fermarsi davanti alla porta dell'aula, mentre lui, con tutti i suoi compagni, se ne stavano in formazione da tre file, proprio come gli avevano insegnato le cheerleader quella mattina stessa. Uno ad uno aprirono la felpa, mostrando la lettera stampata sulla maglietta, fino a che si formò la frase 'forza drama club', suscitando la risata e l'apprezzamento del ragazzo dai capelli verdi, che quella mattina li portava fermi con un elastico argentato sulla nuca.
"Bene, a quanto sembra i wildcats avranno un interessantissimo pomeriggio" se ne uscì il professor Aizawa, facendo crescere ancora di più l'ego di Izuku, causa di tutto quel casino. Katsuki lo osservò per un istante, notando quando gioisse del fatto di averli messi in difficoltà, ma non disse nulla, perché se credeva di aver vinto la guerra, si sbagliava di grosso.

My musical academia [BnhaxHsm]Where stories live. Discover now