Capitolo 5. "Promesse infrante."

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14.08.2014

Mi svegliai prima rispetto agli altri giorni, alle 9 e mezza ero già in piedi con costume da bagno e borsa da mare perché saremmo andati tutti insieme in piscina, anche con gli adulti. Così alle 10 eravamo tutte e tre pronte per andare a crogiolarci al sole e passare una mattina di serenità e relax.

Dopo esserci sistemati a bordo piscina, io, Carmen e Rita andammo a bagnarci e restammo in acqua per almeno una mezz'oretta nuotando, facendo verticali e capriole e schizzandoci l'acqua.

Nel frattempo mio padre e mio zio iniziarono a parlare con un ragazzo che parlava italiano ma sembrava straniero. Non diedi importanza a ciò e continuai a divertirmi. Quando ci accorgemmo che eravamo davvero da troppo tempo in piscina, uscimmo e loro erano ancora a parlare con quel ragazzo.

Man mano che mi avvicinavo, mi rendevo sempre più conto che quel ragazzo era quello con cui mi ero scontrata.

Dissi un silenzioso buon giorno in,completo imbarazzo, con gli occhi di ghiaccio puntati addosso che mi facevano rabbrividire.

Carmen e Rita come al solito cercarono di farsi notare sedendosi il più vicino possibile a lui o chiedendo degli oggetti, come ad esempio l'olio abbronzante, che solo lui poteva passargli. Io invece cercai il più possibile, di non incrociare il suo sguardo guardando il cellulare o facendo finta di non ascoltare.

Parlavano di un ristorante italiano al centro di Budva, dove si mangiava benissimo. Poi mio padre chiese il numero di telefono.
"Ah e ci puoi lasciare il numero?"

Lui prese il cellulare e digitò qualcosa.
"Non ce l'ho salvato. Ora lo chiedo ad un mio amico e te lo porto."
"Noi tra un po' ce ne andiamo, lascialo a mia figlia."

Mi aveva messo in un pasticcio senza neanche saperlo. Mi sentii addosso gli occhi di tutta la famiglia, che attendeva che io dicessi qualcosa.
"Cosa?"
"Poi Joshua ti lascerà il numero di un ristorante, tu salvatelo."

Mio padre ripeté ciò che aveva detto prima, balbettai un okay e lui sorrise.
"Va bene, ora vado a chiedere il numero. Buona giornata.
Ciao."

Disse guardandomi.

Distolsi immediatamente, ancora una volta, lo sguardo dai suoi occhi. Risposi con un lieve 'Ciao' e sorridendo, si allontanò.

Carmen e Rita mi guardarono in cagnesco per tutto il tempo, poi appena i nostri genitori si allontanarono decisero di parlare.
"Madonna santa, ma perché sei così Giada!"
"Cioè potevi dirgli che lo poteva dare a noi, tanto tu alla fine non combini mai niente!"

Mi sentii malissimo, mi avevano appena detto che non ero in grado di fare amicizia con nessuno, di parlare con un ragazzo o di stabilirci un legame.

When you love someone.Where stories live. Discover now