Ritrovarsi

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E l'ultimo esame del semestre andato, dammi sto cinque Cate!- dissi, mentre io e Caterina uscivamo dall'università felici e soddisfatte.
Dopo quel giorno in cui charles mi vide fumare e dopo la notizia del divorzio dei miei, erano successe un po' di cose.
Marco era stato dimesso dall'ospedale ed era pronto per venire con me in Francia; avevo promesso a Charles che non avrei più fumato ma sopratutto il signor Leclerc ha organizzato una vacanza per me, Caterina, Pierre, suo fratello minore Arthur e degli altri suoi amici di Monaco ed ero elettrizzata anche se mancavano ancora un po' di mesi e il monegasco non mi avrebbe svelato la metà finchè non saremmo arrivati in aeroporto. Allo stesso tempo peró avevo paura di non piacere ai suoi amici...

-E adesso cara amica mia, shopping!- Caterina aveva in mente già da giorni che saremo andate dopo l'esame a fare shopping in qualche centro commerciale. Diciamo che l'idea non mi dispiaceva per niente.
-Puoi dirlo forte, madame salga sulla macchina e si parte- ci divertivamo un mondo insieme e per tutto il viaggio cantammo a squarciagola tutta la nostra Playlist passando da canzoni italiane che conoscevamo a memoria a quelle in inglese dove ci inventavamo tutte le parole.

-Ti prego prendilo quello ora- disse Cate appena uscii dal camerino con un costume nero, con il reggiseno incrociato e le mutande incrociate ai lati e basse il tutto nero logicamente.
-Non so, non è volgare?- chiesi guardandomi. Stava bene e tutto ma non so.
-Scusate se mi intrometto ma ti assicuro che non è volgare Bianca- una voce alle mie spalle rispose al posto della mia amica, mi voltai e vidi un mio vecchio compagno di scuola Mattia con cui avevo fatto asilo, elementari e medie insieme, anche se poi avevamo perso i contatti.
-Oddio Tia!!!!- gli corsi in braccio, non curante di essere in costume e lui mi strinse. Era diventato molto più alto e bello, tutte avevano una cotta per lui alle medie ma lui aveva occhi solo per me. Non ci siamo mai messi insieme peró anche se io ero cotta di lui e lui di me perché avevamo promesso, quando eravamo piccoli, che saremmo stati solo amici. Era una delle promesse più longeve che abbia mai fatto forse.
-Sei bellissima Bia!!! Da quanto non ti vedo cavolo, sei diventata proprio una bella ragazza- gli sorrisi solo, mi voltai verso Cate e gli feci cenno di alzarsi
-Cate lui è Mattia un mio vecchio amico. Mattia lei è... - il ragazzo mi interruppe
-Ma tu sei la ragazza di Gasly?! È un piacere- si strinsero la mano mentre Cate sorrise annuendo
-Si sono io in carne d'ossa. Tesoro se ti levi il costume te lo vado a pagare- annui e quando uscii vidi i due chiacchierare, diedi a Caterina il capo e salutó dicendomi che ci vedevamo all'uscita.
-E quindi te conosci lei eh?- disse spostandomi una ciocca di capelli davanti al viso
-Già è la mia coinquilina-
-Mi ha detto che Marco è tanto malato... Da quanto non ci vediamo? Come stai?-
-Non ci vediamo dalla cena della terza media se non sbaglio. Io sto bene apparte marco che a breve ci lascerà e i miei che divorziano- dissi, non mi faceva senso dirlo.
-Cavolo mi spiace... Be peró mi sembra che ci siano delle cose positive o sbaglio?- risi pensando alle cose positive banali.
-Be si dai... Ho dato l'ultimo esame del semestre e penso di aver passato il primo anno di università... Poi beh ho conosciuto Cate che è la mia migliore amica quasi e viag...-
-frena, ho da chiederti delle cose più specifiche... Non sei cambiata eh, le cose devo tirartele fuori sempre con un bisturi... È vero che stavi con Christian?- ovvio che lo conosceva, lui veniva bullizzato da Chri e io lo difendevo. Annui solo.
-e mi hanno detto che ti hanno vista con Charles Leclerc qualche giorno fa ai giardini a Bologna... C'è tu esci con Leclerc?!-
-Non è che esco siamo tanto amici... Niente di più.. Sei peggio di uno stalker te chi è che ti fa arrivare notizie fino alla piccola e tranquilla Maranello?- risi, evidentemente so teneva Aggiornato su tutto e tutti.
-Ho le mie fonti. E poi sai com'è la figlia del giudice Castiglione, non passa inosservata e a Maranello tutti ti conoscono- alzai gli occhi al cielo sorridente
-Devi raccontarmi anche di te qualcosa del tipo che ci fai qua-
-Mh niente dovevo comprarmi qualcosa. Raccontarti qualcosa?! Non c'è niente da dire, solita vita monotona- risi, era sempre così, un fannullone di prima categoria, pieno di soldi e con un sacco di ragazze ai suoi piedi. Be ammettilo che si è fatto bello Bianca.
-be io dovrei anche andare se no Cate dice che siamo in ritardo sulla tabella di marcia- sorrisi imbarazzata
-Certo ma prima signorina sono tutta precisa e conosco gente famosa ma non lo dico, vorrei il tuo numero così le novità le posso sapere da te- ruffiano. Presi dalla mia borsa il taccuino e la penna, strappati un foglio e scrissi il mio numero porgendole poi al ragazzo
-Devi migliorare la richiesta del numero alle ragazze comunque. Ci vediamo Titi- gli sorrisi e mi venne spontaneo usare il suo soprannome che avevo inventato quando ero piccola.
-Grazie del consiglio, neve- gli feci il terzo dito mentre camminavo verso l'uscita, quel soprannome lo odiavo. L'aveva inventato dopo aver visto Biancaneve e da quel momento io ero Neve. Era carino per certi versi ma a scuola i bulli mi chiamavano Biancaneve e lo odiavo.

ღ Agape- Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora