18- È la verità

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«Se non ti sbrighi me ne vado» sbotta Jamie, dal telefono in vivavoce poggiato sul comodino.
«Sto arrivando Jamie, arrivo» replico allacciandomi le scarpe.
Chiudo la chiamata e afferro la boccetta di profumo, spruzzandone un po' sul collo.
Guardo un'ultima volta il mio riflesso allo specchio prima di prendere la giacca e la borsa ed uscire dalla stanza.
La mia serata libera viene ovviamente spesa a cena in un ristorante per vegani con Jamie e la sua ragazza incinta.

Ok va bene
Ha 28 anni ed è giusto che si faccia una famiglia
Ma questa cosa non mi va giù

Scendo le scale di fretta, rischiando di cadere e farmi le successive rampe con il sedere, mentre i passi di Georgia nell'ingresso risuonano nella casa.
«Esci?» mi chiede curiosa, appoggiandosi a una colonna.
«A quanto pare.» rispondo facendo per aprire la porta.
«Credo che cenerò qui stasera, Kyle ha detto che Aidan ha cucinato per noi»
«Aidan non cucina» rispondo ridendo, prima di scorgere il suo sguardo, più che serio e malizioso.
Deglutisco e mi azzitto, tenendo la mano sulla maniglia della porta.

Oh no
Dai
Una sera che esco e mi perdo un'Aidan sexy in versione cuoco?

Il clacson della macchina di Jamie suona, ed io rimango ferma a fissare Georgia, come una stupida.
«Vai Diane» mi sussurra lei, con un sorriso strano «Mi prenderò cura io dei bambini, e di Aidan»
«Ne sono sicura» sibilo a denti stretti «Attenta a non affezionarti troppo, non resterai molto.»
«Questo lo dici tu» soffia lei, prima che io apra la porta e esca di fretta, senza voltarmi indietro.

***

Trenta minuti, un viaggio in macchina ad ascoltare le proprietà del tofu, e due bicchieri di vino dopo sono ancora troppo sobria per non pensare ad Aidan che cucina e Georgia che ci prova con lui in tutti i modi possibili.

Non è che sono gelosa
Solo che mi da fastidio
È pur sempre il mio capo
È normale che io mi sia affezionata no?
Tra capo e dipendente c'è sempre un sentimento speciale

«Diane? Ci sei?» Billie mi fa schioccare le dita davanti agli occhi, prima che io mi riprenda e ricominci ad ascoltarla.
«Certo, dicevi?» sorseggio il terzo bicchiere di vino e il mio sguardo saetta dai miei occhi al suo pancione.

Oddio
A quest'ora Georgia potrebbe già essere incinta
Ok Diane
Calmiamoci

«Parlavamo del nome, secondo te è meglio Georgia o Isabel?» mi chiede lei mentre il vino mi va di traverso, costringendomi a tossire.
Jamie mi batte una mano sulla schiena, mentre io bevo un sorso d'acqua e cerco di sorridere.
«Isabel mi sembra molto meglio.»
«Va bene, tutto apposto?»
«Si sì, tutto bene.» sorrido nervosa e infilo in bocca una forchettata di insalata, visto che qui praticamente non fanno altro.

Lei sorride e accarezza il volto Jamie, dolcemente. Ovviamente non si curano del fatto che la mia relazione è naufragata dopo un falso allarme di gravidanza e si baciano come se non ci fosse un domani.

Ecco
Ora sono depressa
Bene
dovevo rimanere a casa con Kendall e Loren a guardare Sepolti in casa

La serata passa lentamente, tra piatti a base di verdure e baci lunghi un'eternità. Dopo l'ennesimo sguardo compassionevole del cameriere Jamie chiede finalmente il conto e dieci minuti dopo sono libera di andarmene.
Chiamo un taxi e mi faccio portare a casa Robinson, sospirando di sollievo vedendo che la macchinetta di Georgia non è più parcheggiata nel viale.

Apro la porta di casa ed entro nell'ingresso immerso nell'oscurità, sfilandomi le decoltè bianche che ho indossato qualche ora fa.
Percorro i corridoi in silenzio, prima di fermarmi davanti alla porta della camera di Aidan, lasciata aperta per la prima volta da quando sono qui.
Lui è in balcone, affacciato con le braccia appoggiate alle ringhiera e una sigaretta tra le labbra.
Busso sulla porta bianca, attirando la sua attenzione. Si gira e accenna un sorriso.

«Sei tornata» constata guardandomi. I suoi occhi percorrono da capo a piedi, mi fanno sentire come se non avessi vestiti addosso. «Vieni» mi dice mentre io sorpasso la porta, attraversando la stanza. Scorgo il letto matrimoniale, ordinato e preciso, l'armadio chiuso e la porta del bagno. Con le mie scarpe in mano e i piedi nudi lo raggiungo in balcone, con la piscina e il giardino sotto di noi.
«Com'è andata la serata?» mi chiede, spegnendo la sigaretta nel posacenere.
«Una merda» sbotto mentre lui ridacchia tenendo gli occhi sul giardino.
«Scusa» dico cercando di riparare il danno «È che è stata davvero triste»
«Che é successo?» mi chiede lui, mentre io mollo le mie scarpe sul pavimento e mi appoggio alla ringhiera come lui.
«Sono stata con mio fratello e la sua ragazza incinta in un ristorante vegano» borbotto rivolgendo lo sguardo al cielo stellato sopra di noi.
«E si sono baciati. Tantissime volte. Ed io ho cominciato a pensare alla mia ultima relazione e...è non credo di interessi.» concludo con un sorriso. «Voi che avete fatto?»
«Kyle ha litigato con Georgia, se questo può farti sentire meglio.» mi racconta, guardandomi negli occhi. «Lui ha minacciato di licenziarla e lei mi ha chiesto di intervenire»
«E tu che detto?» gli chiedo poggiando la testa sul palmo della mano, ancora rivolta verso di lui.
«Niente» risponde alzando le spalle «Ho lasciato che si urlassero un po' contro e poi ho portato a letto i bambini. Georgia è andata via furiosa e Kyle si è messo a chiamare l'ufficio di collocamento per trovare una nuova tata. È nel mio studio adesso.» conclude con un sorrisino.


Vittoria!
Beccati questa Georgia

«Ma è l'una» dico lanciando un'occhiata al mio orologio da polso.
«Lo so» ride lui «Ma del resto quando eravamo piccoli lui era quello che rifiutava di farsi il bagno per settimane intere, quindi non mi stupisce più di tanto»
Rido con lui, abbassando la testa e gustandomi la sua risata, le nostre voci mescolate, l'aria fresca della sera che mi accarezza la pelle.
Quando smettiamo di ridere il suo sguardo è di nuovo rivolto verso gli alberi, e il suo pomo d'Adamo va su e giù.

«Pensavo fossi uscita con qualcuno» mi dice «Eri vestita troppo bene per andare ad annoiarti con una ragazza incinta e tuo fratello.» sorride e scontra in suo sguardo con il mio, scaldandomi il cuore.

«Lo prendo come un complimento» rido io, infilando una ciocca ribelle dietro l'orecchio.
«Lo era» mi dice lui.

Perfetto
Cervello fulminato ne abbiamo?
A me sembra di sì

«Grazie» gli sussurro, passando il peso del mio corpo da una gamba all'altra.
«È la verità» confessa, mentre il vento gli muove i capelli, scompigliandoli. «Sei bellissima stasera Diane»
Mi lascia senza parole.
Mi guarda senza ostacoli a dividerci, mi scalda il cuore, me lo fa battere più di quanto abbia mai fatto. Mi sento nuda sotto il suo sguardo, spogliata di ogni barriera, ogni scudo.

Il suo viso è fin troppo vicino al mio, di nuovo. Il suo respiro si mescola al mio, i suoi occhi saettano dai miei alle mie labbra, incendiandomi.
La sua mano lascia una carezza sulla mia guancia, mentre i miei occhi annegano nei suoi.
Se volessi, se ne avessi il coraggio, potrei superare questi due centimetri che ci dividono, baciandolo.
Prima che il mio cervello posso decidere se uscire dalla ragione o contenersi la voce di Kyle ci richiama, come un'allarme.

«Si può sapere perché dormono tutti di notte in questo maledetto paese?!»

Ehiiiii
Eccomi qui con un nuovo capitolo
Vi è piaciuto?
Che ve ne pare di Aidan e Diane?
Fatemi sapere eh
Io mi sforzo di aggiornare tutti i giorni e mi diverto moltissimo a scrivere di Diane
Vi amo tanto (da lontano)
A domani
Lily❤️❤️

Cruel in loveOù les histoires vivent. Découvrez maintenant