12- Un sacco di vino

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Vi dirò la verità: Aidan Robinson, con i capelli scompigliati dal vento e un sorriso spontaneo sulle labbra rosse e carnose mi fa perdere parecchi battiti.

E lo so che sembra una di quelle cazzate da film romantico, ma a volte mi chiedo se, per davvero, più sei scuro dentro, più migliori fuori.
Perché Aidan Robinson ha tanta roba da raccontare, e gli si legge sulla fronte, momentaneamente libera da piccole increspature di preoccupazione. Lo dicono i suoi occhi, più freddi della neve, più profondi del mare.

Mi guarda, con il vento che gli muove i capelli castani, la camicia un po' aperta e un bicchiere di vino rosso dal nome impronunciabile in mano.
«Tocca a te.» mi dice, prendendo un sorso di vino. Io lascio scorrere gli occhi sulla sua figura e poi sospiro.
«Faith?» mi suggerisce lui. Annuisco e lascio che parli senza interruzioni.
«È mia sorella. Attualmente in prigione.»
«E perc-»
«Ah ah. Tocca a me. Vediamo...I tuoi genitori?» poggia i suoi occhi color ghiaccio su di me, con la brezza marina ad accarezzargli la pelle.

Cerca di non svenire Diane
Ti prego
Provaci

«Andati...cioè...Morti. Nella tomba. Propio defunti sai-»
«Hai reso l'idea sì.» mi interrompe lui, mentre io comincio ad agitarmi.
Posso immaginare perfettamente le mie guance già rosse e i capelli disordinati.
«Beh, mi dispiace.»
«Non ti preoccupare, è stato meglio così a dire il vero.» replico acida, anche perché definire quei due che mi hanno dato la vita genitori è un po' troppo.
«Fidati, non è mai meglio così.» risponde lui, buttando giù un'altro sorso di vino rosso.

Sento le mie guance infiammarsi, mentre le mie mani tremano leggermente.
«Ah, ma cosa vuoi saperne tu.» sussurro infilzando la mia insalata con furia assassina.

Con calma Diane
Che qui un piatto costa più di te

«Cosa ne so? Mio figlio sta crescendo senza una madre, e per quanto lei fosse pessima, non mi sembra che sia meglio così. Propio per niente.» sbotta battendo un pugno sul tavolo, mentre mi inchioda con il suo sguardo fermo.

«Beh, se era così pessima come dici, almeno Asher ne avrà un ricordo buono, mentre io l'ultima volta che ho visto mia madre è stato per pregarla di smettere di bucarsi! E indovina? 24 ore dopo era morta per overdose!» sento i miei occhi inumidirsi mentre una lacrima solitaria lascia il mio viso.
Aidan si abbandona sullo schienale della sedia con un sospiro rumoroso.

«Diane io...scusa. Scusami.» borbotta sfregando una mano contro la fronte chiara.
«Non fa nulla.» sbotto infilzando un pezzetto di polpo con la forchetta. 

Va tutto male

Va sempre tutto male

«Davvero Diane, se vuoi andare a casa io-»

«Voglio il dolce.» singhiozzo io. Non riesco a trattenermi e un'altra lacrima lascia il mio occhio, seguita subito da un'altra. 

Oddio

Che figura di merda

Chissà cosa starà pensando 

«Cos- Ehm, va bene.» mormora facendo cenno a un cameriere con la mano. 

«Ci può portare due fette di torta al cioccolato?» il cameriere annuisce e pochi secondi dopo torna con due piattini muniti di torta e forchettine da dolce.

Aidan mi guarda con tenerezza, mentre si alza, e si sistema il colletto della camicia. I miei occhi ancora bagnati lo guardano prendere in mano i due piattini e poi sorridermi.

Oddio mi sciolgo

«Vieni Diane, ti va di andare sulla spiaggia?» mi fa, mentre io annuisco e mi alzo con lui, abbandonando il tavolo, diretti alla scalinata che porta sulla spiaggia. Scendiamo pochi gradini prima di affondare i nostri piedi sulla sabbia dorata. Ci avviciniamo al bagnasciuga per poi sederci su un ceppo di legno corroso dalla salsedine. 

Aidan mi porge un piattino, che io afferro, cominciando a mangiare.

«Mi dispiace così tanto.» mormoro, con gli occhi ancora umidi «È che è tutto così ingiusto.» singhiozzo infilando in bocca un'altra forchettata.

Te ne pentirai Diane

Oh se te ne pentirai

«Lo so Diane, lo so.»

«No che non lo sa.» piagnucolo gesticolando con la forchetta, mentre il mare davanti a noi si schianta sulla spiaggia, per poi ritirarsi in splendide onde. «Lei è tutto perfetto, con una casa perfetta, una famiglia perfetta, e una vita perfetta. E io non sono nemmeno potuta andare all'università.» 

Ok

Mi sto letteralmente lamentando della mia vita privata con Aidan Robinson,

Oddio seppellitemi


«Diane, non tutto è come sembra. Ho perso la donna che più amavo al mondo, l'unica che mi facesse sentire bene, e ad ucciderla è stata mia sorella.» sussurra Aidan, mentre le lacrime sul mio volto si congelano e i miei occhi si sgranano, portandomi a voltarmi verso lui.

«Non dirmi che non lo sapevi Diane, lo sa tutto il paese.» ride lui, con le labbra sporche di cioccolato. 




Zan zaan zaaaaaaan 

Che dite? Assassina per scelta o casualità? 

Mi dispiace essere assente così spesso, ma purtroppo ho una vita piuttosto impegnativa.

Vi amo tanto, e grazie per esserci

Fatemi sapere cosa ve ne è parso di questo capitolo

A presto

Andate in pace

Lily

Cruel in loveWhere stories live. Discover now