8- Un gran figo

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«Se lo tocchi ti dò fuoco.»
«Tanto non vivi più qui.» soffia Kendall inviperita.
«Tocca Aidan e probabilmente tornerò a casa.» mormoro stringendo il polso di Kendall. Poi i miei capelli vengono tirati e la mia testa scatta indietro.
«Jamie lasciami!» urlo agguantandolo per la camicia e tirandolo giù sul divano con me mentre Kendall scappa via.

«Sei una stronza.» mi dice lui mentre si agita sotto di me. Rotoliamo a terra, sul parquet chiaro, e dopo averlo morso cerco di liberarmi.
«Devo salvarlo! Mi licenzierà!»
«Brutta stronza non pensi a tuo fratello?!»
«Tu non mi paghi J! Lui sì.» urlo scalciando per liberarmi da mia fratello.

Sto per alzarmi in piedi quando lui mi afferra un braccio e mi trascina di nuovo a terra, facendomi battere la testa.
«Mio Dio che testa di cazzo! Loren deve finire l'università!»
«La aiuterò io! Non devi farlo tu!» urliamo, ci agitiamo, scalciamo e tiriamo pugni l'uno all'altro.
«Mollami J. Mollami!»
«È troppo tardi tanto! Kendall sarà già nuda!»

«Ti castro se non mi lasci andare J! Non posso perdere l'ennesimo lavoro!»
Mi attacco con tutte le mie forse allo stipite della porta scalciando per liberarmi di J.
«Non ci riuscirai!» urla lui attaccandosi al mio piede, mentre cerca di alzarsi.
«Ah ma che hai bevuto? Non posso lasciarli soli! Sono pazze!»
«Al massimo gli faranno uno spogliarello.» Jamie soffoca una risata mentre io mi tiro su i pantaloni.
Il rumore degli schiaffi che mollo a mio fratello risuona nella stanza, lui urla e io mi libero finalmente. Esco dalla stanza cominciando a scendere le scale che portano al piano terra ma le sue urla mi fermano.

«È incinta! Billie è incinta!» mi volto verso Jamie, ancora al primo gradino, e mi aggrappo alla ringhiera.
«Billie la tua ragazza? Quella Billie?» mormoro prima che tutto diventi nero.

***

«È morta?»
«Sembra morta.»
«Evviva, posso prendere i suoi vestiti?»

Se mi sveglio ti ammazzo Kendall.

«Scherzi K?»
«Posso anche lavorare per Aidan.»

Non ci provare seduttrice a tradimento.

«Non è colpa mia! Le ho detto che Billie era incinta ed è svenuta.»

Ma come faccio ad avere un fratello tanto coglione?

«Ah certo, ti sembrano cose da dire?»

Grazie Loren.

«Non è colpa mia!»
«Ho sentito questa frase troppe volte!»
«Diane? Ci sei?»
«Sono morta.»
«Non ancora. Ma svieni spesso.»
Apro gli occhi lentamente e i primi che si scontrano con i miei sono quelli di Aidan.
«Da quando conosco te.» mugolo tenendomi la testa mentre mi giro su un fianco. Metto a fuoco il resto delle persone e poi mi infiammo.
«E tu come cazzo hai fatto a mettere incinta Billie?!» urlo afferrando il braccio di Jamie. Lui cade accanto a me e mi fissa con quegli occhi verdi che si ritrova.
«Non è colpa mia! Non so come sia potuto accadere e-»
«Ah lo dite tutti! Tu, Kyle, il prossimo sarà Kevin!» urlo schiaffeggiandolo. Lui risponde tirandomi i capelli e quando cominciamo a rotolare di nuovo uno addosso all'altro sento la nonna che urla e la voce di Aidan che dice qualcosa.
«Non dirmi che sei incinta di Kevin!» urla Jamie prima di beccarsi un pugno sul naso.
«C'è mancato poco!» urlo mentre lui mi rifila un pugno nella pancia.

Prima che io possa buttarmi nuovamente addosso a mio fratello sento due braccia che mi sollevano.
«Si può sapere che ti prende?» gli occhi chiari di Aidan mi fissano mentre lui mi tiene ferma per le spalle.
«Niente, va sempre così.»
«Diane sei incita?»
«Che cosa?! No!» lui lascia le mie spalle sospirando ed io fisso Jamie ancora a terra.
«Io e te dobbiamo parlare.»
«Va bene, io porto il figo del tuo capo a bere in cucina.» Kendall cerca di spingere Aidan verso la cucina, ma lui rimane fermo, mentre ancora mi fissa.
«Andiamo a casa Diane.» mormora lui con le mani in tasca. Ignora Kendall ed esce dalla stanza.
Io annuisco sconfitta e rifilo un'ultimo calcio a Jamie mentre lo seguo fuori dal salotto. Infilo la giacca e chiudo la porta alle nostre spalle.

«Diane! Diane!» mi volto ormai a metà del vialetto e scorgo Loren venirmi incontro.
Mi porge una teglia di pollo coperta con della carta stagnola.
«Non fartelo scappare, il tuo capo è un gran figo.» mi sussurra lei, mollandomi la teglia tra le mani prima di voltarsi, schiaffeggiarmi con la coda bionda e andarsene.

«Merda Loren! Scotta!» impreco lasciando che la teglia cada sul prato.


***

«Ti volevo parlare.»
«Ti ha spogliato? Ti prego dimmi di no.»
«Ma di chi parli Diane?»
«Di Kendall!»
«Stavo dicendo, che ti volevo parlare.»

Ma certo, non rispondere.

«Mi vuoi licenziare vero? Io non volevo ti giuro, mi dispiace così-»
«Diane stai un po' zitta? Fammi parlare.» tuona Aidan protendendosi verso di me.
«Sì sì, parla. Tranquillo.»
«Grazie.» sbotta lui. «Dicevo che se per te è un problema occuparti anche di Anastasia, posso chiamare un'altra ragazza ad occuparsene. Nel tempo in cui Kyle scompare intendo.»
«Anastasia? Oh no, non è un problema.»
«Va bene allora.» mormora lui, tirando fuori dalla tasca un pacchetto di sigarette.
«Fumi?» gli chiedo rimanendo appoggiata alla poltrona del suo studio.
Lui ovviamente non risponde.
«Sai che fa male?» gli chiedo ancora, ma lui continua a guardare fuori dalla finestra mentre accende la sigaretta.
«Allora io va-»
«Hai da fare?» mi chiede di scatto lui.
«No, perché?»
«Andiamo fuori, vieni.» pronuncia lui senza esitazioni.

Ma sì, decidi tu.

«V-va bene.» sussurro mentre lui apre la porta-finestra dello studio e mi fa cenno di seguirlo sul giardino posteriore, una delle tante uscite che dà sulla piscina.

Aidan si siede sull'erba, ed io poco dopo faccio lo stesso, mantenendo mezzo metro di distanza.
«Perché non vieni più vicina?»
«Non credo ce ne sia bisogno, e poi penso che-»
«Diane?»
«Sì?»
«Vieni qui senza fare storie.» ordina lui, facendo l'ennesimo tiro.

Io ve lo dico, non sono responsabile delle mie azioni stasera
Zeus aiutami tu a non saltargli addosso.

Cruel in loveWhere stories live. Discover now