7. Conoscenza

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Il borbottio delle altre ragazze giunge alle mie orecchie come un suono lieve, ma che comunque mi infastidisce. In realtà, tutto oggi mi irrita a causa del leggero fastidio che sento ancora intorno al collo. Ho coperto i segni rossi con diverse pennellate di fondotinta per evitare domande.

Avrei potuto dirlo a qualcuno, tuttavia dubito che mi avrebbero creduto.

Scosto l'uovo che ho sul piatto senza mangiarne neanche un po'; il cibo è l'ultimo dei miei pensieri.

Dalia mi osserva con la coda dell'occhio, però non mi chiede niente. Sa bene che è meglio lasciarmi sbollire quando sono di cattivo umore. Una volta le ho chiesto come riuscisse a capire il mio stato d'animo e mi ha risposto che i miei occhi diventano sottili e più scuri.

Ci sono due nomi sulla mia lista nera al momento: Glad e Lien. Mi sento come una bomba pronta a esplodere, però sono consapevole che la vendetta è un piatto da servire freddo, quando i tuoi rivali hanno le difese abbassate.

La porta della sala da pranzo si apre ed entra Gardenia che sfoggia il suo consueto abito arancione, con una gonna più ampia rispetto a quella di ieri.

«Buongiorno a tutte. Oggi ogni gruppo si allenerà separatamente. Sarete condotte in stanze diverse e, prima di iniziare, farete la conoscenza del principe a cui siete designate» spiega, facendo comparire un ampio sorriso quando pronuncia le ultime parole.

Dietro di lei compaiono le altre accompagnatrici che chiamano i loro gruppi. Dalia si alza, ma io le afferro l'orlo della maglietta per trattenerla. Se qualcuno osa toccarla come hanno fatto con me ieri non ne usciranno vivi. «Occhi aperti.»

Lei fa un cenno di assenso senza voltarsi e solo dopo capisco perché: Gardenia sta osservando ogni mia mossa. Seguo il mio gruppo e mi fermo dietro a Heather per averla sott'occhio.

«Seguitemi» tuona la nostra referente per poi uscire dalla porta.

Arriviamo alle scale principali e ci inoltriamo lungo il corridoio alla nostra sinistra mentre vedo il gruppo di mia sorella andare in quello opposto. Ci fermiamo davanti a una porta battente decorata con ghirigori floreali di colore nero.

Gardenia posa il suo sguardo su ognuna di noi e si schiarisce la voce. «Questo è forse il momento più importante. La prima impressione che il principe avrà su di voi è quella che conta. Ricordate che è lui a scegliere chi tenere con sé. È lui che dovete conquistare.»

Vedo comparire un sorriso sinistro sul volto di Heather, mentre la ragazza bionda al mio fianco tenta di fermare il tremito leggero che ha alle mani intrecciandole tra loro.

La nostra accompagnatrice afferra la maniglia e la abbassa. «Andate, sarà lui a scegliere l'ordine di presentazione.»

La ragazza con i capelli corti, che credo si chiami Calla, fa un passo in avanti, però Heather la urta per entrare per prima. Rimango in disparte e aspetto che tutte siano entrate prima di compiere un passo in avanti.

«Signorina Iris,» mi chiama Gardenia proprio quando solo sull'uscio, «giochi bene le sue carte» afferma senza guardarmi negli occhi. Si gira e si incammina nella direzione in cui siamo venute, lasciandomi perplessa a osservare la sua camminata fluida.

Lei dovrebbe essere la prima a volere il mio fallimento.

Confusa, entro nella stanza e la prima cosa che noto sono i divanetti in pelle nera che risaltano grazie al bianco delle pareti e del pavimento. Vicino alla porta-finestra aperta è posizionato un pianoforte, anch'esso nero, che sembra aspettare nella sua immobilità che qualcuno si accorga della sua esistenza.

Cerco nella stanza Glad, ma di lui non c'è traccia. Le altre ragazze sono già sedute sui divani centrali con una postura eretta, pronte ad accogliere al meglio il principe. Sbuffo e mi avvicino alla porta-finestra con la tenda bianca che oscilla a causa della leggera brezza dell'esterno. Esco e un raggio di sole lambisce il mio viso, sciogliendo un po' il nodo che sento nello stomaco. Le mie iridi chiare si abituano con difficoltà alla nuova luminosità, ma quando ci riescono rimango spiazzata dalla distesa verde del retro del palazzo reale. Siepi basse dividono diversi giardini, ognuno aventi fiori dalle tonalità diverse.

Iris - Il regno di FloraWhere stories live. Discover now